|Capitolo 28|

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POV Graice

Saluto Richard con un paio di baci a stampo per poi uscire dall'hotel.

Era stato tutto così bello ed intenso che sembrava un sogno.

Mi sento di buon umore nonostante abbia la mentre stracolma di domande riguardanti tutto ciò che era successo e tutto ciò che ne sarebbe stato di noi.

Le strade di Milano erano deserte a quest'ora,c'é un vento freddo che toccava ogni parte della mia pelle, così decido di aumentare il passo.

Cammino per vari minuti fino ad arrivare all'entrata della discoteca dove trovo Zabdiel,Erick e Sophie e poco distanti da loro Joel,Alex,Christopher e Cloe.

"Ma dov'eri finita?" chiede Alex avvicinandosi seguita dagli altri.

Non rispondo e mi limito a trascinarle via con me. "Ci vediamo più tardi" aggiungo salutando i ragazzi.

****

"Casa dolce casa" dice Sophie buttandosi a peso morto sul letto seguita da Cloe.

Alex entra in casa sbattendo pesantemente la porta per poi sedersi sulla poltroncina poco distante dal letto su cui erano le altre due.

Alex guardava sott'occhio Cloe lanciandole delle occhiate fulminanti.

Qualcosa non andava tra di loro ma non riuscivo a capire cosa fosse successo,forse avevano solo bisogno di riposare,così decido di rimandare a domani tutti i discorsi.

"Ragazze,struccatevi e mettete questi" dico porgendogli tre felpe.

Non avevo pigiami in più per loro ma non potevo lasciarle dormire con i vestiti.

Vedo le ragazze struccarsi velocemente per poi indossare le felpe nel silenzio più totale.

Dopo neanche mezz'ora si erano quasi tutte addormentate lasciandomi sola con i miei pensieri.

Mi siedo al tavolo della cucina ripensando a ciò che era successo poche ore prima.

Come sarebbe andata adesso la situazione tra di noi,o meglio,cosa eravamo io e Richard dopo questa notte?

****
Vengo svegliata dalle urla di qualcuno intento a litigare pesantemente.

Ero talmente tanto persa nei miei pensieri che non mi ero resa nemmeno conto di essermi addormentata con la testa sul tavolo della cucina.

"Sei un egoista Alex" sento dire a Cloe.

"Io sono egoista? Tu ti vivi la tua storiella nascosta con Christopher e poi io sono l'egoista" urla Alex in preda ad una crisi nervosa.

"Alex io non sapevo che avesse baciato anche te" cerca di spiegare Cloe.

Entro nella camera da letto spostando l'attenzione delle due ragazze su di me.

"Sai che c'è? Andatevene a fanculo tu e lui pure" dice Alex uscendo di corsa da casa mia.

Tento di seguirla ma la perdo di vista così decido di tornare indietro a parlare con Cloe.

"Mi spieghi cosa succede?" chiedo confusa.

Cloe si siede sul letto visibilmente combattuta,prende un bel respiro ed inizia a spiegare.

"Quindi mi stai dicendo che Christopher fa doppio gioco con entrambe?" chiedo nervosa.

"Esatto,ma nessuna delle due sapeva niente" risponde. "Ieri sera io e lui ci siamo baciati e, a quanto pare, Alex ci ha visti." spiega scoppiando in lacrime.

Alle lacrime di Cloe impulsivamente mi alzo dal letto su cui ero seduta.

Christopher poteva essere anche la persona più famosa del mondo ma non doveva giocare con i sentimenti delle persone in questo modo,soprattutto se quelle persone erano le mie migliori amiche.

Non avrei permesso a nessuno di farle piangere o litigare,o almeno,non in quel modo.
E come se non bastasse tutto ciò mi aveva messo di cattivo umore rovinando la mia felicitá.

"Cloe non ti muovere da qui nel caso dovesse tornare Alex chiamami,io torno subito" le dico sbattendo la porta.

Mi dirigo verso l'hotel cercando di essere il più calma possibile.

Arrivo all'entrata e mi precipito in direzione della stanza di Christopher.

Busso violentemente alla porta che dopo qualche secondo viene aperta da Joel.

Lo supero senza neanche salutarlo.

Vedo Christopher seduto sul letto assieme ad Erick intento a ridere di un qualcosa che a momento non mi interessava.

"Guarda chi c'è quiii,ciao belle tette" dice l'ecuatoriano continuando a ridere.

Ero già al limite della mia poca pazienza e quella frase era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.

Non c'era proprio niente da scherzare,la situazione non mi riguardava ma se non l'avessi risolta io,probabilmente Alex e Cloe avrebbero continuato a via con questa tresca.

"Ascoltami bene Christopher." dico puntandogli il dito contro.

"Sarai pure il nostro idolo,famoso,il cazzo che ti pare. Ma non ti azzardare a giocare con i sentimenti delle persone" continuo urlando sotto sguardo spaventato di Erick.

"Le persone non sono i tuoi giocattoli e non sono intercambiabili. SCEGLI UNA O L'ALTRA OPPURE SPARISCI PER SEMPRE" dico furiosa.

Vedo Joel tirarmi per un braccio per paura che potessi,da un momento all'altro, mettere le mani in faccia al suo amico.

"Di cosa stai parlando Graice" chiede Erick confuso e spaventato.

Joel non si era intromesso se non per trattenermi ed aveva un volto rassegnato, a quanto pare sapeva anche lui a cosa mi riferissi.

"Il tuo amico sa bene di cosa sto parlando" gli rispondo guardando male Christopher che non aveva emesso un fiato.

Era rimasto lì seduto,imperterrito.

In quel preciso istante il mio telefono squilla mostrandomi il numero di Alex.

Tiro un respiro di sollievo,il fatto di saperla in giro in una città che non era la sua,incazzata e per giunta da sola,mi metteva ansia.

"Alex,dove sei?" chiedo subito.

Ma la voce dall'altra parte del cellulare mi lascia senza parole.

Mi si forma un nodo alla gola e le mie mani iniziano a sudare dal nervoso.

"Arrivo subito" dico staccando la chiamata di fretta correndo fuori dalla stanza.

"Graice che cosa succede??" sento gridare a Joel alle mie spalle.


Spazio autrici:
Ciao a tuttii.
Come procede la lettura?

Come finirà tra Cloe,Christopher ed Alex?
Con chi ha parlato Graice a telefono e perché era così agitata?

Siete curiosi di saperlo?
Lo scopriremo insieme nel prossimo capitolo.

A presto
M&C🌻

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