|Capitolo 3|

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POV Graice

Libri,fogli,articoli di giornale,computer e caos sparso per tutta la stanza.
Questo è quello che vedo da un paio di settimane.

Il mio percorso universitario,seppur voluto fortemente, mi occupa la maggior parte del tempo.

In questo momento mi trovo nel mezzo tra un progetto da portare a termine e un esame da dare,ma il mio studio intenso viene interrotto dalla suoneria del mio cellulare che vibra insistentemente.

"Pronto" rispondo con tono irritato.

"GRAICEE" urla la persona dall'altro lato del telefono.
"Sono Alex e sono ufficialmente a Milano" prosegue.

Al sentire la sua voce sorrido d'impulso.

"Mi niñaaa. Che cosa ci fai a Milano?" Risponde con tono interrogativo.

"Ma come?! Graice,hai dimenticato che sabato ci sarà il concerto?" Mi risponde lei ridacchiando.

Cazzo è vero,con tutto quel caos avevo dimenticato anche il concerto che attendevo praticamente da mesi interi.

"Oddio,Alex,questo studio mi sta letteralmente mandando fuori di testa" le dico con tono stanco. "Comunque no,non l'avevo dimenticato,l'avevo solo archiviato momentaneamente" aggiungo ridendo.

"Senti Graice,io e Cloe siamo per Milano e ci chiedevamo se volevi fare un giro con noi" mi propone Alex.

"Tesoro,sai quanto desidero vedervi ma sono in uno stato grave,ho un esame domani e un progetto da terminare" dico con tono stanco.

"Tranquilla Graice, allora ci vediamo sabato" mi rassicura.

"Si,ovvio,state attente voi due. A sabato" rispondo staccando il telefono.

La sua voce mi ha rallegrato la giornata e mi ha ricordato di dover cercare in mezzo a tutte quelle scartoffie dove fossero i biglietti per sabato.

Così decido di prendermi una pausa momentanea dai miei studi e di mettermi alla ricerca.

                           ~~~~~~~~~~

POV Cloe

"Cosa ti ha detto?" Chiedo indicando il telefono.

"Domani ha un esame da dare e a quanto pare è parecchio in crisi per lo studio,tanto da aver dimenticato del concerto" dice Alex portandosi una mano sulla fronte e ridacchiando.

"Quindi non può accompagnarci" aggiunge poi facendo labruccio.

"Quella ragazza è piena di voglia di fare,dà sempre il massimo in tutto,mi stupisce sempre di più" penso tra me e me.

"Dai Alex,allora andiamo che sennò non arriviamo in tempo" dico distogliendomi dai miei pensieri.

Mentre proseguiamo il nostro percorso mi rendo conto che siamo arrivati all'hotel nel quale entriamo senza ripensarci due volte.

Ci dirigiamo verso le scale quando ad un certo punto sento Alex scuotermi fortemente il braccio tanto da farmi voltare verso di lei.

"Cloe,cloeee,CLOE" ripete insistentemente Alex,visibilmente in ansia.

"Ma che ti prende locaaa?" Le rispondo staccandomi dalla sua presa ed accarezzandomi il braccio che era diventato rosso.

Tenta di dire qualcosa ma non riesce e così si limita ad indicare  qualcuno seduto ai divanetti nella hall dell'hotel.

"Dio mio,Alex,ma quel ragazzo somiglia maledettamente a Zabdiel" gli dico confusa.

"NON SOMIGLIA CLOE,QUELLO È ZABDIEL" mi risponde urlando tanto da far girare il ragazzo che ci guarda con faccia confusa per poi sorridere ed avvicinarsi a noi.

¿Vivir por un sueño o soñar para vivir?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora