|Capitolo 27|

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Attenzione: il capitolo contiene scene di sesso esplicite.

POV Graice

Avevo mollato i ragazzi in discoteca con una scusa.

Era l'1:40 ed io ero appena arrivata in hotel.

Cerco la stanza del fatidico incontro che non mi è stato difficile trovare.

La porta era socchiusa e su quest'ultima vi era un post-it attaccato con su scritto "No te imaginas lo que siento".

Prendo un bel respiro prima di aprire la porta ed entrare.

Le luci erano spente ma la camera era illuminata da tante piccole lanterne poste in varie direzione e sul pavimento vi erano dei petali di rosa che indicavano una direzione.

Seguo i petali e mi ritrovo davanti alla vetrata che portava al balcone.

Su quest'ultima vi erano altri post-it rossi attaccati in modo tale da comporre una frase.

"Quiero ser el que llena de felicidad"

"Cada espacio de soledad"

"Dejame ser tu luz"

Era questa la frase che componevano quei bigliettini.

Istintivamente sorrido abbasando lo sguardo.

Non mi aspettavo tutto questo,non da lui.

Sento due braccia abbracciarmi da dietro ed una testa appoggiarsi sulla mia spalla.

"Cosa significa tutto questo?" chiedo mentre gli accarezzo le mani,restando ferma nella mia posizione.

"Que estoy enamorado de ti" sussurra.

Si stacca dall sua posizione permettendomi di mettermi di fronte a lui.

Era bello come il sole.

Sento le sue mani sui miei fianchi mentre le mie braccia si posizionando attorno al suo collo.

Senza neanche accorgermene le sue labbra sono sulle mie e le nostre lingue erano entrate in contatto già da un po' dando vita ad un bacio appassionato.

Come se le nostre labbra non aspettassero altro che assaporarsi l'una con l'altra.

Devastante fu l'effetto di quel bacio.
Devastò il mio stomaco e la mia mente che non riuscì più ad elaborare nulla di sensato.

Appagante perché mi sentii piena fino all'orlo.

Sento le mani di Richard scendere sempre più giù ed il mio battito cardiaco accellerare ad ogni suo tocco.

Mi sollevò dal pavimento facendo stringere le mie gambe attorno al suo bacino per poi indietreggiare fino al letto.

La mia maglietta finì sul pavimento assieme alla gonna che indossavo rimanendomi solamente in intimo.

La sue labbra passarono dalla mia bocca al mio collo fino a scendere all'incavo dei seni.

La scia dei suoi baci arrivò fino all'elastico del mio intimo facendo rabbrividire.

Quando le sue labbra tornarono al punto di partenza gli sfilai la camicia sfiorando il suo petto definito.

Ero a cavalcioni su di lui e potevo sentire il suo bacino gonfio premere contro il mio facendomi gemere.

Si sfilò i pantaloni e con uno scatto mi ritrovai sotto di lui.

Sentii le sue dita sfiorare il mio centro facendomi chiudere gli occhi ed inarcare la schiena per il piacere.

Iniziò a giocare con il mio intimo fino a sfilarmelo completamente per poi fare lo stesso con il suo.

La mia belle nuda iniziò a bollire al contatto con la sua ma la situazione divenne ancora più calda quando lo sentii entrare lentamente in me.

Il mio battito cardiaco andava a tempo con l'aumentare della velocità delle sue spinte.

"Ti amo" sussurra Richard nel mio orecchio.

"Ti amo anche io" dico all'orlo del piacere.

Non era stato il primo,eppure per la prima volta mi sentivo completamente piena.

                                      ****

POV Richard

Dalla porta della camera da letto vedo Graice dormire coperta solo da un lenzuolo.

Era un qualcosa di indescrivibile,così come lo era stato il nostro momento.

Per la prima volta, dopo tanto tempo, ero riuscito a sentirmi di nuovo completo.

Con lei non era solo sesso,era amore allo stato puro.

Non sapevo da quel momento in poi cosa ne sarebbe stato di noi,ma di una cosa ne ero certo: io volevo lei ed avrei fatto di tutto pur di farla rimanere per sempre mia.

Guardo l'orologio e mi accorgo che sono le quattro del mattino ed i ragazzi ancora non sono rientrati.

Mando un messaggio a Zabdiel per accertarmi che sia tutto ok.

Mentre sono intento a scrivere al cellulare sento il telefono di Graice vibrare insistentemente.

Vedo quest'ultima allungare il braccio con gli occhi ancora socchiusi per poi rispondere alla chiamata.

"Pronto" le sento dire con voce impastata dal sonno.

"Alex ancora dovete tornare a quest'ora?" chiede confusa.

"Cosa significa che devo venirvi a prendere io?" continua a chiedere.

"Ok,va bene,dieci minuti e sono da voi" dice per poi staccare la chiamata.

Si posiziona al centro del letto coprendosi con il lenzuolo del mio letto e fissando il vuoto.

"Ma ciao amore mio" la distolgo dai suoi pensieri lasciandole un bacio a stampo.

"Chi era?" le chiedo,poi,sedendomi dietro di lei,poggiando la mia testa sulla sua spalla.

"Era Alex,sono appena usciti dalla discoteca ma non possono venire in hotel perché le loro madri sanno che sono da me quindi devo andare a recuperarle" spiega sbadigliando.

Si alza senza lasciare andare il lenzuolo dal suo corpo come se si vergognasse di mostrarsi ancora una volta nuda davanti a me.

"Che fai ti vergogni di me?" chiedo con faccia maliziosa.

Lei sorride per poi raccogliere le sue cose per rivestirsi ed avvicinarsi alla porta.

"Ci vediamo dopo per la colazione?" chiedo guardandola.

"Va bene" dice sorridendo per poi aprire la porta.

"Che fai,te ne vai senza salutarmi?" chiedo facendo labbruccio.

Si avvicina a me lasciandomi un paio di baci a stampo per poi andare via.

¿Vivir por un sueño o soñar para vivir?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora