|Capitolo 34|

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POV Zabdiel

"Un chee?" urla Graice sgranando gli occhi.

"Le ragazze mi hanno detto tutti i sintomi che hai e sono tutti riconducibili a quello" dico con tono fermo.

Graice abbassa lo sguardo portandosi una mano tra i capelli.

"Facciamo così,domani mattina ti accompagno io a prenderne uno,ok?" dico mettendole una mano dietro la schiena per poi accarezzargliela.

"Va bene,ma non una parola con nessuno,Zabdiel" dice con tono serio.

"Tranquilla" rispondo giurando.

Vedo le ragazze raggiungerci con delle facce non proprio sorridenti.

Sophie era visibilmente delusa,Cloe era visibilmente provata mentre Alex era visibilmente strana.

Da quanto tempo non la vedevo,l'ultimo ricordo che avevo di lei era quello del giorno dell'incidente.

Dopo quel giorno i ragazzi fecero un patto decidendi di chiudere ogni tipo di rapporto con loro perché il ricordo di ciò che era successo li destabilizzava parecchio.

Io e Richard decidemmo di assecondare il patto ma non lo mantenemmo perché non era quello che volevamo.

Avevamo anche provate a tenere in segreto le chiamate ed i messaggi che mandavano a Graice ma non ci eravamo riusciti.

"Alex come stai?" chiedo avvicinandomi a lei, per poi abbracciarla.

"Sto bene" dice lei ricambiando l'abbraccio.

Aveva qualche cicatrice sul volto ma lei era rimasta la stessa di sempre.

"Meglio che vado a recuperare i miei amici" dico ridacchiando.

Saluto le ragazze una per una per poi allontanarmi da loro.

                                 ~~~~~~~~~
Il mattino seguente

POV Graice

Cercando di fare meno rumore possibile raccolgo le mie cose per uscire di casa ed andare da Zabdiel.

Non avevo chiuso occhio tutta la notte.

Questa cosa del test di gravidanza mi metteva ansia.

Chiamo Zabdiel per chiedergli dove fosse.

In meno di due minuti arriva e ci dirigiamo di corsa verso la prima farmacia nei dintorni.

Acquisto il test di gravidanza ed esco dal negozio dove Zabdiel mi stava aspettando.

"Non sono sicura di volerlo fare..." gli dico ansiosa.

"Graice,un bambino è la cosa più bella del mondo" dice cercando di rassicurarmi.

Effettivamente aveva ragione ma insomma,ho solo 19 anni,ho da poco iniziato l'università ed avere un bambino sicuramente non era nei piani.

"E mo come si usa sto coso?" Chiedo a Zabdiel che scoppia a ridere.

Lo guardo confusa.

"Graice cosa vuoi che ne sappia io?" dice continuando a ridere. "Di sicuro non puoi farlo per strada" aggiunge.

"A genius" dico ironica.

"Graice,io adesso devo andare,vai a casa e leggi le istruzioni,noi ci sentiamo per messaggio" dice Zabdiel salutandomi ed allontanandosi da me.

Torno a casa e,sempre con molta cautela,entro senza svegliare nessuno.

Mi dirigo verso il bagno e leggo le istruzioni di quell'aggeggio che mi avrebbe detto se aspettassi un bambino o meno.

Eseguo attentamente tutti i passaggi.

Prendo un bel respiro per poi guardare il test.

Due linee rosse compaiono sul display.

I miei occhi si riempiono di lacrime.

Decido di calmarmi un attimo per poi prendere il cellulare e cercare la chat di Zabdiel.

"Sarai un ottimo Zio" gli scrivo invitandogli la foto del test.

La sua risposta non tarda ad arrivare.

Nuovo messaggio da Zabdiel:
"Voy a ser tíooo,lloroo."
Visualizzato

Nuovo messaggio da Zabdiel:
"Credi che il padre sia Richard?"
Visualizzato.

Graice
"90%" si,é suo"
Visualizzato

Graice
"Promettimi che non gli dirai nulla Zabdiel,per favore"
Visualizzato

Nuovo messaggio da Zabdiel:
"Farò il possibile"
Visualizzato

Poso il cellulare e continuo a guardare il test incredula.

Aspettavo un bambino.

Cosa avrei dovuto fare adesso con Richard?
Avrei dovuto dirglielo oppure avrei dovuto tenerlo per me crescendolo da sola?

In quel momento nella mia mente passava di tutto ma tutti i miei pensieri non facevano altro che ricadere sull'esserino che portavo in grembo.

¿Vivir por un sueño o soñar para vivir?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora