Hermione si svegliò tardi quel giorno.
Il letto le apparve stranamente vuoto senza la presenza rassicurante di Severus.
Allungò le braccia verso il materasso e pigiò sulla superficie: era fredda, quindi Snape si era alzato da molto.
Afferrò la divisa piegata ordinatamente sul comodino e se ne andò in bagno per farsi una doccia.
Uscì camminando scalza nelle camere e lentamente si diresse verso l'ufficio di Snape.
L'uomo non la sentì nemmeno arrivare talmente concentrato su ciò che stava facendo per rendersi conto di lei.
La ragazza appoggiò la mano sulla sua spalla e guardò oltre l'uomo cercando di capire il motivo per il quale Snape dovesse avere la cartina fisica della gran Bretagna.
Snape girò appena il viso per poterla guardare.
"Giorno" gli disse quasi dolcemente.
Snape si accigliò, truce, ma poi borbottò anch'egli un saluto.
Hermione lo liberò con un movimento fluido delle carte e gli si mise a cavalcioni sulla sedia.
La gonna si alzò scoprendo centimetri di deliziosa pelle.
Snape sospirò "Si da il caso stessi lavorando"
"Lavorerai più tardi" replicò lei con un risolino divertito.
"Ho freddo" mugugnò poi appoggiando la testa sulla sua spalle e inspirando a fondo il gusto di caffè e dopobarba al glicine.
Snape l'afferrò per i fianchi prima che scivolasse giù e la trascinò meglio sopra di lui.
Con un movimento fluido della mano accese il camino.
"Come fai a fare incantesimi senza usare la magia?"
"Controllo la magia" le rispose baciandola poi due volte a stampo.
Hermione mugolò felice dell'azione.
"Allora a cosa serve la bacchetta?"
"La bacchetta incanala la magia, la magia libera disperde molte energie"
Hermione annuì non più molto interessata a ciò che stava spiegando il mago.
Giocherellava con i bottoni del colletto.
"Non hai nessun'altro da andare a importunare?" Le chiese duro, ma anche se il suo tono di voce suggeriva la sua infelicità sulle sue labbra era apparso l'ombra di un sorriso.
La Grifondoro non gli rispose neppure.
Lo baciò appena appena e poi tornò a concentrarsi suoi bottoni.
Sentì la mano di Snape finire sulla sua caviglia, appoggiata al bordo della sedia, e risalire con movimenti lenti fino alla coscia.
Un brivido sinistro d'eccitazione le scivolò sul basso ventre.
"Perchè ti ostini a coprirti così tanto?"
"È elegante" ribattè quasi scherzando.
Hermione alzò gli occhi verso di lui e lo guardò scettica.
Snape alzò la mano e le sistemò un ricciolo dietro l'orecchio.
"Ti fidi dei Carrow che girano nel castello?" Domandò ad un tratto.
"No, per questo Rodholphus è qui ricordi?" Sbuffò "Voi due siete l'unico mezzo che ho per controllare gli studenti ed i professori"
Hermione sporse il labbro irritata "Quindi sarei un mezzo?"

STAI LEGGENDO
Pensieri di Sabbia
FanfictionUn petalo di ciliegio che si perde nel vento. Un soffio delicato, dolce e deciso che trasporta l'anima lontano, verso il mare, verso l'oscurità. Il preludio della notte in un trionfo di ombre e spettri. Nel silenzio del temporale. Nel silenzio della...