Hermione lo aveva osservato in silenzio, per un lungo istante e la tensione si era improvvisamente fatta più evidente.
Come un mantello era calata su di loro e lo spazio era divenuto più stretto, troppo stretto.
Il respiro di Ginny era corto, rarefatto e assolutamente sconvolto, quasi si trovasse in preda al panico.
Sulle sue guance quasi rosse erano scivolate due grosse lacrime di rabbia e furia.
Neville si era ritratto all'indietro tremendamente spaventato dal balzo del preside.
Il suo cuore batteva assurdamente forte.
"Avete attaccato" sibilò furibondo, e il vetro del mobiletto si incrinò con un rumorino inquieto "Alecto Carrow"
Si girò con uno scatto rabbioso e si ritrovò di fronte a lei, arrabbiata e troppo euforica per essere intimorita da lui "Hai idea di quello che hai combinato?"
"Che importanza ha?!" Sbottò, quasi spavalda.
"Ne ha invece!" Replicò esasperato "Scommetto abbiate anche trovato il gesto.. impavido!"
Ginny sobbalzò intimorita nell'ufficio del preside e abbassò il capo.
"Stava torturando Neville! Che cosa diavolo avrei dovuto fare?! Guardarla mentre lo ammazzava!? Ho vissuto quelle torture! Non voglio che qualcun'altro soffra!" Battè il piede a terra con forza e sentì la sua caviglia fremere di dolore.
"Invece di pensare agli altri pensa a te stessa!" Ruggì di rimando l'uomo accecato dai sentimenti "Tu non sai che razza di persona sia Alecto! Assolutamente imprevedibile! Hai rischiato di venir uccisa all'istante da lei"
Quando Minerva era corsa ad avvertirlo di ciò che si vociferava per i corridoi, la preoccupazione e il timore che fosse successo qualcosa a lei, aveva preso il sopravvento e si era precipitato giù.
"Beh" replicò quasi urlando e lo colpì con i palmi sul petto per spostarlo, ma l'unica cosa che ottenne fu di irritare ancora di più il possente mago "Sono viva a vegeta!"
"Certo che si! Ma perchè sei mia moglie! L'unica cosa che l'ha fermata è questa! Ma voi tre" sibilò incenerendoli "Voi tre stupidi ragazzini intrepidi non avete minimamente idea del rischio che avete corso!"
"Un rischio necessario dato che ci siamo salvati la pelle!"
Snape avanzò di un passo ed Hermione dovette retrocedere furiosamente "non parlare con me di rischi mia cara"
Mia cara?
Che diavolo..?
"Si dia il caso, mio caro, che parlo di rischi quanto mi pare e piace"
'I rischi si devono evitare il più possibile e tu dovresti ben saperlo!
Eravate perfino in svantaggio! Dannazione!Longbotton non sarebbe di certo morto!"
"Stava piangendo! Per questo l'ho aiutato!"
"Hai idea di quanta gente abbia visto piangere in tutta la mia vita?! Ho visto piangere anche te!"
"E cosa hai fatto?" Urlò in preda al dolore adesso.
Si sfiorò la clavicola, proprio dove Bellatrix aveva infilato la daga "Cosa hai fatto?! Niente! Mi hai guardata mentre mi facevano del male! Mentre mi straziavano!" Snape sembrò sbiancare all'improvviso, colto da un malessere mentale e dal senso di colpa.
Quanto si sentì malata e schifosa Hermione per averglielo ricordato.
Per star usando quell'argomento contro lui e per qualche istante le venne da piangere.
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Pensieri di Sabbia
FanfictionUn petalo di ciliegio che si perde nel vento. Un soffio delicato, dolce e deciso che trasporta l'anima lontano, verso il mare, verso l'oscurità. Il preludio della notte in un trionfo di ombre e spettri. Nel silenzio del temporale. Nel silenzio della...