9

3.4K 129 19
                                    

Neville si assicurò la bacchetta nella tasca dei pantaloni e ansimò a metà tra lo spavento e la determinazione.

"Non ci sarà bisogno di quella" lo riprese Hermione con un'occhiata.

Passarono sotto un paio di arcate ed evitarono accuratamente un gruppo di studentesse di Tassorosso che tornavano nei dormitori.

"Non mi fido di loro Herm" rispose con un sussulto il ragazzo.

Ginny annuì "Per questa volta.. devi dare ragione a Neville" alzò gli occhi al cielo "Non mi guardare così Hermione"

La strega svoltò in uno stretto corridoio e raggiunse finalmente il quadro di un uomo vestito interamente di blu.

Il vecchio mago li spiò attraverso le folte sopracciglia grigie e digrignò i denti "Che volete? Suvvia! I Grifondoro non possono entrare qui non lo sapevate? Nessuno ve lo ha detto?"

"Lasciali passare" biascicò una voce dietro di loro "Loro sono con me"

Nervoso e quasi malaticcio Draco superò i tre ragazzi e fece un cenno svogliato al quadro.

Riluttante esso si aprì "I Carrow lo verranno a sapere"

Il giovane Malfoy si voltò con uno scattò furioso e Neville balzò indietro spaventato dal movimento brusco "Tu non dirai, niente!" sibilò "Niente! A quei due, men che meno di loro, mi sono spiegato?"

Il mago deglutì a vuoto ed annuì rapido e affrettato.

Draco si girò verso di loro e fece cenno di passargli davanti, un ombra scura che gli ammalava il volto "Vi stavo aspettando, siete quasi in ritardo"

I tre Grifondoro ignorarono la provocazione ed entrarono

La Sala Comune di Serpeverde era disposta in maniera diversa da quella di Grifondoro, ma non era così buia e tetra come Ginny se la immaginava.

Al posto delle poltrone rosse, i Serpeverde avevano lunghi ed eleganti divanetti verdi con ricami color argento.

I tavolini non erano di legno, ma di vetro scuro e i tappeti erano quadrati e non rotondi.

Nell'insieme davano al posto un tocco di bellezza quasi poetica e magnetica.

Draco scacciò un paio di studenti del primo anno e prese posto in un angolo già occupato da Blaize Zabini che riservò una lunga e tagliente occhiata a Neville, e da Pansy Parkinson.

"Qualcuno sa che noi siamo qui?" Domandò bruscamente Ginny sedendosi cupa e rigida di fronte ai tre ed a dando subito al punto più spinoso

"No" rispose Zabini attirando a se un cuscino che appoggiò sotto il suo braccio "Nessuno a parte noi"

"Definisci noi" ringhiò Ginny ed Hermione la vide strusciare la mano contro la bacchetta.

"Non fidarti" sussurrò Neville "Potrebbero averlo detto ai Carrow per quanto ne sappiamo"

"Oh, Longbotton non si fida di noi" ridacchiò Pansy.

Neville si alzò e fece per prendere la porta "Andiamo Hermione, stare qui è un rischio che non possiamo correre"

"È un rischio necessario" rispose la ragazza "Ed è più rischioso andare a lezione di Babbanologia che stare qui"

Draco richiamò il silenzio con uno schiocco di dita "Basta così, facciamo in modo che tutto ciò avvenga il più in fretta possibile.

Nessuno di noi ha voglia di restare un minuto di più"

Hermione annuì trovandosi d'accordo e si sporse verso il ragazzo "In che rapporto vi trovate con i Carrow?"

Pensieri di SabbiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora