Seduta sulla ringhiera della torre Hermione osservava pensierosa l'atmosfera tranquilla.
Da li poteva osservare lo scintillio del lago e l'incresparsi delle sue acque.
Poteva guardare la foresta nera dilatarsi nelle proprie ombre e misteri.
Nel buio crescente quasi riusciva a scorgere Hogsmeade.
Se socchiudeva gli occhi infatti vedeva le sagome di un paio di tetti.
Si strinse un po' nel mantello del Marito e lasciò che un paio di lacrime le scendessero dal viso.
"Sto bene" aveva detto quasi convinta a Ginny e a Neville.
I suoi due amici si erano lanciati uno sguardo allarmato, ma nessuno dei due aveva chiesto altro.
"Non sto bene" sussurrò a se stessa e lasciò che le sue parole si spezzassero fra cielo e terra.
Non era un dolore fisico ciò che le stava distorcendo le emozioni negli ultimi giorni, piuttosto si trattava di qualcosa di logorante e triste dentro di se.
Una ferita che sembrava frastornarla.
Si guardò le mani così pallide alla luce della mezza luna.
Si sentiva così persa, lontana da Harry.
Da quanti mesi non lo vedeva?
Fin troppi! Le poche notizie che arrivavano erano mescolate assieme ad altre, esagerate e distorte.
Le lettere che giungevano erano quasi tutte composte da poche righe e non parlavano quasi mai del lavoro che stava compiendo il prescelto.
Quando aveva saputo che Harry era dovuto fuggire in tutta fretta una notte e che a George era stato tagliato l'orecchio dal proprio marito aveva perso un battito!
Sconvolta aveva sgridato Snape per la sua brutta mira.
L'uomo l'aveva semplicemente ascoltata irritato e imbarazzato al tempo stesso, ma quando aveva finito era tornato a dedicarsi alle proprie faccende.
Erano già passate tre settimane dall'inizio della scuola e lei era stanca.
Ogni secondo un pezzo di lei si perdeva nell'angoscia, nella malinconia.
Era stanca di venire a sapere continuamente di quello che facevano i Carrow, era stanca di vedere la gente scansarsi mentre camminava, era stanca di non veder mai Severus scendere a cena ed era stanca di non capire più nulla di quella situazione.
Fino all'anno prima tutto gli sembrava chiaro: I buoni erano dalla parte di Harry e Albus e i cattivi dalla parte del Signore Oscuro.
Scosse il capo.
Non era davvero così, la realtà non aveva buoni e cattivi.
Lei.. da che parte stava?
Ciò che provava di più era la vergognosa delusione e la rabbia per non riuscire ad arrivare a capo del Mistero di Silente.
Si prese il capo fra le mani e piantò le unghie nella pelle.
Suo marito aveva ucciso Silente, ma per quale motivo?
Certo Neville aveva detto qualcosa riguardo alla brama di potere, ma Snape era davvero un uomo dall'animo troppo complesso per desiderare solo potere.
Appunto.. lui era complesso quindi poteva anche darsi che la Morte di Silente facesse parte di un piano molto più ampio e se ciò era davvero così.. scoprire il Mistero di quest'ultimo l'avrebbe solo condotta ad un altro enigma ancora più grande.
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Pensieri di Sabbia
FanfictionUn petalo di ciliegio che si perde nel vento. Un soffio delicato, dolce e deciso che trasporta l'anima lontano, verso il mare, verso l'oscurità. Il preludio della notte in un trionfo di ombre e spettri. Nel silenzio del temporale. Nel silenzio della...