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Faceva freddo e il buio che precedeva le prime luci dell'alba quella mattina sembrava più scuro e lungo del solito.

Spettrale.

Lentamente, mentre Snape gli faceva strada lungo il sentiero, un raggio di luce comparve all'orizzonte e tutto il giardino del castello venne improvvisamente illuminato di schizzi pallidi.

Sarebbe stato uno spettacolo meraviglioso se non fosse stato per l'uomo che gli camminava accanto.

L'Oscuro scivolava tra i fili d'erba bagnati guardando con sguardo carico di eccitazione davanti a lui.

Raggiunsero il limitare del bosco.

Sembrò solo allora accorgersi di Severus.

"Torna al castello" ordino freddamente "Ti raggiungerò io tra un po'.

Sveglia i professori, devo parlare anche con loro"

Senza far trasparire la diffidenza e la confusione, Snape annuì e si voltò, deciso a tornare il più velocemente possibile dentro Hogwarts.

○○○

"Alzatevi" disse con un fruscio d'abiti.

I piedi scalzi che sfioravano appena la nuda pietra del castello "Severus, non sei obbligato a inginocchiarti davanti a me, lo sai che ti considero mio pari"

Snape si alzò lentamente e tutt'attorno a lui percepì i suoi colleghi trattenere il fiato.

Anche il Lestrange si tirò su, seguito dai due Carrow che guardavano con pura adorazione l'Oscuro.

In un angolo, Severus sentì Horace tremare dal terrore e lo maledì.

"Loro invece.."

E Snape annusò il pericolo, con un improvviso sentimento di orrore.

Per qualche istante, anche la magia di Rodholphus sembrò agitarsi come uno stagno sul quale era caduta una foglia.

Ma l'acqua tornò rapidamente immobile, nel momento in cui lanciò una breve occhiata al fulvo uomo.

"Noi" disse con tono fermo la donna avanzando davanti ai suoi colleghi professori "Non siamo schifosi Mangiamorte"

"Certamente" Voldemort sembrò divertito dall'affermazione.

I suoi occhi percorsero il corpo di Minerva in un modo talmente infausto che Snape ebbe timore per lei.

"Non farei mai diventare feccia come voi dei miei servitori"

E alle sue spalle, Bellatrix scoppiò a ridere, dondolandosi accanto a Rookwood.

"Vili" sputò, lanciando un'occhiata ad ognuno dei presenti "Codardi e deboli.

Nessuno di voi sarebbe anche solo in grado di fronteggiare uno dei sette.

Men che meno me"

Percepì chiaramente un basso e furioso ringhio di Rolanda e pregò Salazar che la donna si limitasse a imprecare e basta.

L'ira dell'Oscuro aumentò, trascinandosi dietro un velo di divertita impazienza.

"Immagino siano piuttosto servili con te, Severus"

Snape non mostrò lo stupore "Portano semplice rispetto"

"E non hanno mai trasgredito alle regole?"

Capì, che l'uomo davanti a lui, stava solo cercando un pretesto per torturare uno dei professori.

Per mostrar loro la sua potenza.

Pensieri di SabbiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora