Ansimante e affaticata Hermione si trascinò fuori.
La sua mano tremava e la bacchetta rischiò di sfuggirle di mano.
La ripose con cura dentro la manica e andò a guardare l'uomo dai lunghi capelli biondi che la osservava con un cipiglio severo sul volto.
"Sarebbe stato più saggio se avessimo smesso due ore fa" mormorò passandosi una mano sul viso forse per nascondere anche lui la stanchezza.
Le sue dita sfioravano un taglio sulla guancia provocato da un eccesso di magia della Grifondoro.
"No, va bene così" replicò con urgenza lei, tirandosi in piedi.
Per un attino Lucius temette di vederla stramazzare al suolo, ma quella, appoggiato il braccio al muro si tirò su e riprese colore.
"Oh Salazar! se Severus viene a sapere che ti ho sfiancata così tanto.." scosse il capo per scacciare il pensiero.
"Gli spiegherò" replicò lei con un sorriso tenue.
Osservò l'ora e stirò le labbra in un'espressione quasi preoccupata.
"Devo andare" disse e quasi inciampò nel tappeto verde e oro.
Il Malfoy scrollò le spalle "Non esagerare, devi dormire, hai bisogno di riposo"
Hermione non fece nemmeno finta di ascoltarlo.
Prese la porta ed uscì.
I corridoi a quell'ora della sera erano completamente vuoti.
Il coprifuoco era suonato da un pezzo e nessuno, nemmeno i fantasmi sembravano desiderosi di trovarsi tra le grinfie dei Carrow di ronda.
Prese le scale del terzo piano e si ritrovò a passeggiare di fretta sotto delle vecchie arcate esterne.
La luce della luna passava tra le colonne e l'aria freddissima di Novembre le stava congelando le dita.
Si strinse nel mantello di Snape ed aumentò il passo per raggiungere la sua destinazione.
Fortunatamente non incontrò proprio nessuno.
Si mise a correre.
Per nessun vero motivo, ma sentiva di doverlo fare.
Di voler correre li, proprio quella notte.
Si precipitò sulle scale della torre quasi cadendo sui gradino e facendosi male e poi con un balzo arrivò.
Si guardò intorno, nel buio della sera cercandolo con gli occhi, ma a parte lei non vi era nessuno.
Nessuno.
Sconsolata calmò il suo respiro agitato, mentre la delusione prendeva strada nel suo cuore.
Perchè si era aspettata addirittura di trovarlo?
"Oh, mi stavi aspettando?" Una voce soffusa, maliziosa e quasi malinconica che fece breccia dentro di lei.
Soffocò un grido di spavento che uscì più come un rantolo.
La Snape si voltò verso la fonte per cercare di vederlo.
Da dietro una colonna scivolò fuori Rodholphus nel suo completo grigio.
"No" mentì "Non ti stavo aspettando.."
Il rosso ridacchiò "Allora perchè sei qui?"
Hermione fece un passo indietro, ora un po' a disagio, ma poi pensò che alla fine.. non stava facendo nulla di male.
Era una cosa innocente.
Un rapporto.. innocente.
Forse se avesse mentito, se gli avesse detto che era qui per puro caso Lestrange non le avrebbe dato peso.
STAI LEGGENDO
Pensieri di Sabbia
FanfictionUn petalo di ciliegio che si perde nel vento. Un soffio delicato, dolce e deciso che trasporta l'anima lontano, verso il mare, verso l'oscurità. Il preludio della notte in un trionfo di ombre e spettri. Nel silenzio del temporale. Nel silenzio della...