Percepì chiaramente la mano di Harry premerle sulla bocca prima che lei riuscisse anche solo a fiatare.
Soffocò il suono di angoscia dentro di lei e sgranò gli occhi, cercando di osservare la scena pericolosa davanti a lei.
Estese la sua magia e inglobò il ragazzo nella sua barriera magica, celandolo.
Si accucciarono zitti dietro l'ombra e in silenzio, terrorizzati ascoltarono i due uomini parlare.
"Mio signore, crede sia davvero necessario.. entrare ad Hogwarts?"
Era incertezza quella che ascoltò nella sua voce intessuta di ombre?
Il cuore di Hermione smise di battere per qualche secondo e la paura tornò ad assaggiare i suoi pensieri
"Si" replicò Voldemort, il tono annoiato di chi voleva concludere la conversazione al più presto "E il tuo aiuto non mi serve, non più almeno" fece una pausa prima di riprendere il discorso "Ormai tutto è sotto il mio controllo, esattamente come avevo previsto"
La voce sussurrata si arrampicò alle pareti e raggiunse la mente di Hermione come un'ondata di acqua fredda.
Si ritrovò a disprezzare ancora di più quell'uomo e senza farci troppo caso si accarezzò la cicatrice sulla clavicola.
La carne fremette sotto le sue dita intirizzite dal gelo della notte
"Posso cercare Potter, mio signore, posso portarlo da voi"
La voce scura dell'uomo non tradiva nessuna emozione, ma Hermione percepì l'energia del mago dilatarsi per qualche istante.
Al suono di quelle parole, Harry, dietro di lei si mosse a disagio e impaziente.
"No, lui verrà da solo" non ammise repliche, per quanto Severus avesse fatto il gesto di rispondergli "Ti ho chiamato qui perché ho un problema più urgente" e scacciò il sospetto del Mangiamorte con un veloce gesto della mano.
Poi i due ragazzi sentirono i suoi passi nella stanza.
Il legno scricchiolò sotto i suoi piedi nudi, scalzi.
Videro il pallidissimo Essere alzare la bacchetta.
La bacchetta di Sambuco, si rese conto Hermione.
Dunque era tutto vero!
Silente aveva posseduto la bacchetta e per una sfortunata coincidenza era finita proprio nelle mani sbagliate.
Aggrotto le sopracciglia irritata dall'idea.
Se tuttavia, la sua teoria era giusta.. l'oscuro non era in grado di controllare la bacchetta.
"Non funziona"
Un sorriso divertito si dipinse sulle sua labbra color ciliegie.
Harry e solo Harry Possedeva la bacchetta, ed era ad Harry che essa avrebbe risposto.
Ma il pensiero rimbalzò dentro di lei con più forza di quanta in realtà avesse e si contorse con nuovo orrore nelle sue viscere.
Salì sulla spina dorsale e scosse il suo corpo e le sue sensazioni di nuovo.
Fulminata.
Harry ha preso la bacchetta a Draco
Sì, ed era stato proprio Draco a disarmare Silente, ma Voldemort.. non lo sapeva.
Voldemort non poteva sapere che la bacchetta era passata in altre mani.
E i suoi occhi corsero su Snape con una nuova consapevolezza.
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Pensieri di Sabbia
FanfictionUn petalo di ciliegio che si perde nel vento. Un soffio delicato, dolce e deciso che trasporta l'anima lontano, verso il mare, verso l'oscurità. Il preludio della notte in un trionfo di ombre e spettri. Nel silenzio del temporale. Nel silenzio della...