"Dei fiori?" lo derise "Da quando sei così romantico?"
Snape sibilò oltraggiato "La trovavo una cosa.. carina"
Lo sentì ridere fragorosamente alle sue spalle.
A dirla tutta, anche lui stava trovando la situazione comica e ridicola, non soltanto perché lui, Severus Snape stava tenendo in mano un generoso mazzo di fiori o perché Lucius lo stava tranquillamente deridendo, ma perché Neville Longbotton li stava ora osservando come se non li avesse mai davvero visti.
I suoi occhi scorrevano tra di loro curiosi, saggiando entrambe le figure.
"È morto?"
"Tu che dici Severus?" Lucius alzò gli occhi al cielo divertito.
Un leggerissimo rossore si diffuse sul viso spigoloso di Snape "Era una domanda retorica!" replicò sconcertato e lanciò una breve, ma significativa occhiata alla lapide.
Solo dopo qualche istante, Snape smise di fingere di non aver visto il ragazzo.
Aggrottò le sopracciglia e si rivolse a lui "Signor Longbotton" la voce strascicata ed estremamente profonda "Come mai un ragazzo dal cuore generoso e ingenuo come il suo si trova proprio qui?"
Non c'era alcun bisogno di specificare il "qui" perché tutti e tre sapevano fin troppo bene dove si trovassero.
Per motivi diversi.
Il giovane Grifondoro si torturò per qualche istante le mani tra di loro, nervoso dalla domanda, ma non attese di rispondergli e Severus si ritrovò a fissarlo con stupore.
Dov'era finito il goffo e timido ragazzo?
Il giovane capace di infartare alla prima domanda che gli si poneva?
Dov'era quel Grifondoro che sembrava aver tutto, meno il coraggio stesso?
"Sono in debito con lui" rispose sincero e distolse lo sguardo per riposarlo sulla lastra chiara "E inoltre.. credo di non essere più ingenuo e generoso da un po'"
Snape si ritrovò a sollevare in angolo delle labbra in un lieve sorriso.
Appoggiò il mazzo di orchidee sulla lastra rialzata e si allontanò di qualche passo.
Tutto era immobile.
Non vi era nemmeno un alito di vento e faceva caldo, anzi caldissimo.
Lucius si permise di avvicinarsi, si abbassò di qualche centimetro e sfiorò la linea dura della pietra bianca "Poteva esserci uno di noi due al suo posto"
"Fidati Lucius, ci sono andato vicino e non è stato.. per niente piacevole"
Una nuova risatina frizzante scivolò dalle labbra del biondo.
I capelli lucenti colpiti dal sole scintillavano di luce propria.
Severus era felice per lui.
Malfoy, era più saggio e intrigante di prima.
L'uomo sconfitto era stato spazzato via così come tutti i segni della guerra che erano completamente scomparsi.
Dalle occhiaie al velo di barba incolta che aveva lasciato spazio ad un viso affilato e glabro.
Erano rimasti in due.
Di nuovo, Severus si ritrovò a fissare la tomba di un suo amico.
Non vi erano ghirigori sulla lapide, ne frasi.
Vi era solo un triste nome.
Un triste nome di una persona che aveva passato parte della sua vita calpestato da tutti.
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Pensieri di Sabbia
FanfictionUn petalo di ciliegio che si perde nel vento. Un soffio delicato, dolce e deciso che trasporta l'anima lontano, verso il mare, verso l'oscurità. Il preludio della notte in un trionfo di ombre e spettri. Nel silenzio del temporale. Nel silenzio della...