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Quando Draco Malfoy aveva fatto la sua entrata scenica nella Stanza delle Necessità, seguito da una decina di Serpeverde del sesto e settimo anno, molti si erano tirati indietro sconvolti e guardinghi, ma la presenza dei Serpeverde era stata via via ignorata fino a quando quasi tutti non si erano abituati a loro.

Certo battute e occhiate fulminatrici continuavano a tendere l'aria, ma sia Hermione che Draco erano piuttosto soddisfatti di ciò che stava avvenendo.

Era probabile che la presenza oppressiva del Signore Oscuro superasse la diffidenza tra le casate.

La Snape aveva poi parlato attentamente con tutti i presenti sul piano da eseguire e con l'aiuto del trio d'argento avevano controllato palmo a palmo il passaggio segreto di Salazar

Arrivati a metà però erano rimasti molto delusi nel constatare che vi era una barriera magica a sbarrargli la strada.

Avevano discusso sull'ipotesi di trovare un altro passaggio, ma Ginny aveva ricordato loro che in qualsiasi caso avrebbero dovuto usare un incantesimo per spezzare i sigilli.

Per giorni interi Hermione e qualche Corvonero avevano lavorato duramente, entrando di soppiatto nella biblioteca e cercando un qualsiasi incanto che avesse potuto sciogliere la magia.

Alla fine con stupore generale erano stati una coppia di Serpeverde e Tassorosso a trovare il giusto incantesimo.

Era stata una certa Cassandra di Serpeverde a interessarsi nella riuscita dello sblocco magico così che alla fine Hermione aveva incaricato lei di sciogliere la maledizione.

Una settimana e mezza dopo la barriera era stata indebolita da continue forzature e dopo qualche giorno si era completamente frantumata.

i Serpeverde si erano conquistati l'appoggio e la gratitudine di tutti gli altri in quel modo

Non era rimasto altro da fare se non ispezionare la seconda parte del tunnel che era risultata più pericolante dato che era stata sottoposta per giorni interi a sforzi magici.

Hannah e Cho avevano ricompattato il corridoio con incanti e protezioni e infine Hermione era finalmente sbucata al di là di Hogwarts.

Più dell'atmosfera era stato il burbero Aberforth a metterla a disagio con le sue lunghe occhiate scettiche i suoi continui ed irritanti borbottii ed era stato davvero difficile convincerlo ad aiutarli.

Alla fine aveva ceduto, più per frustrazione che per desiderio.

L'Ordine aveva stabilito un giorno adatto ed ora non aspettavano altro che Lee Jordan si presentasse dal vecchio Silente per entrare nel castello.

Unici problemi erano I Carrow, Snape e il Lestrange.

Come tenerli occupati?

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Hermione si morse il labbro con forza.

Si distese sul letto appena sfatto e fece scivolare una mano al di sopra delle mutandine nere.

Ascoltò Severus passeggiare nel bagno e tirare giù la maniglia della porta al che lanciò un piccolo gemito di piacere mentre si premeva proprio li, dove avrebbe preferito trovarci le sue mani.

Si concentrò sull'idea di sentirlo su di se e lentamente si lasciò andare in una sequenza di vampate calde e piacevoli, incapace di incanalare i suoi pensieri su ciò che doveva fare e concentrandosi piuttosto sulle eccitanti sensazioni tra le sue gambe.

Percepì il materasso del letto abbassarsi all'improvviso e due mani più forti scacciare le sue da quel punto perfetto.

Hermione assaggiò le labbra di lui per qualche istante prima che con baci e carezze scivolassero sul suo orecchio.

Pensieri di SabbiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora