Vasco Rossi

1K 79 7
                                    

Alle 5:30 di quella stessa mattina Margherita si alzò dal letto. Andò in bagno, si lavò, si mise il profumo e il deodorante. Andò in camera sua e si cambiò la biancheria per poi indossare dei calzini neri e dei jeans del medesimo colore. Si spettinò davanti lo specchio e si scrutò. Due profonde occhiaie erano impresse sotto i suoi occhi color ghiaccio. Si truccò. Si mise una maglia bianca con su scritto "Just do it" e una giacca di pelle. Guardò fuori la finestra. Il cielo era scuro. Prese anche un cappello nero.
«Papà, io esco.» disse Margherita. 6:00.
Claudio si girò e guardò l'orologio. «Sono le sei.» borbottò.
«Non ho dormito.» disse Margherita. «Vado a schiarirmi le idee.»
E sapeva già dove andare. Al bar. Poco dopo si trovò davanti la saracinesca del bar di Giacomo, infreddolita. Affondò le mani nelle tasche e cercò di scaldarsi. Si sedette sul marciapiede e aspettò. Giacomo arrivò verso le 6:15, quando Margherita aveva già perso l'uso delle dita. «Marghe, come mai qui?» chiese strabuzzando gli occhi. Si chinò per aprire la prima serratura e poi aprì la seconda.
«Sospesa.» disse Margherita, sorridendo. «Non ho dormito. Avevo bisogno di fare un giro.» ammise.
Giacomo la guardò. «Quindi passi la giornata qui?»
Margherita rise di se stessa. «Sì..»
«Aiutami a tirare su 'sta cosa, che è difettosa.» si lamentò Giacomo, alzando di poco la saracinesca. Margherita cercò di aiutarlo, e dopo vari tentativi ci riuscirono.
Giacomo aprì con le chiavi la porta del bar, accese le luci dal contatore. «Aiutami a dare una pulita.» capitava, a volte, che Margherita si rifugiasse lì dentro per fuggire dal mondo.
Porse una scopa a Margherita, che l'afferrò saldamente. Margherita girò il cartello su "chiuso" e sorrise a Giacomo. «Che mi racconti di nuovo, Marghe?» chiese. Stava pulendo il ripiano e sistemando il caffè nel macina chicchi.
«Giorgio mi ha chiesto di uscire.» disse. Lì si conoscevano un po' tutti.
«Gli hai detto di sì?» sul volto di Giacomo c'era stampato un sorriso, uno di quelli che ti sfottono.
Margherita sospirò. «Sì, gli piaccio da una vita..» alzò gli occhi al cielo. «Ma a me non piace!»
Giacomo ridacchiò. «Pensa a spazzare, va'..» disse.
Margherita iniziò a spazzare l'enorme quantità di briciole che coprivano il pavimento, per poi chiedere un raccogli immondizia. Mise tutto lì, per poi gettarlo nel bidone fuori al negozio. «Perché non assumi qualcuno?» chiese Margherita. «Da solo non puoi fare tutto.»
Giacomo storse la bocca. «Dovrei insegnargli tutto, e poi non ci sono i soldi..» ma per fortuna ci sei tu, che ogni tanto varchi quella porta e mi aiuti, e mi migliori la giornata. Giacomo voleva bene a Margherita. La conosceva ormai da sei anni.
Margherita si diresse dietro al bancone e accese la radio che Giacomo teneva lì. Cambiò diverse stazioni prima di constatare che la musica che trasmettevano non era un granché. «Ho un CD.» disse Giacomo, e glielo porse.
"Vasco Rossi" era scritto con una calligrafia molto disordinata, ma bella. «È una raccolta?» chiese a Giacomo.
«Sì.» disse lui, continuando a sistemare.
Schiacciò play e partì la prima traccia. Delle note conosciute giunsero alle orecchie di Margherita. «Ma io questa la conosco!» esclamò, eccitata. «È.. È..»
«Ogni volta.» disse Giacomo, ridacchiando.
«L'adoro!» disse iniziando a canticchiarla, saltando le parole o sbagliandole. «E ogni volta che non sono coerente, ogni volta che non è importante, ogni volta che qualcuno si preoccupa per me!» cantò Margherita a squarciagola. Arrivò davanti a Giacomo, gli prese la mano. «Balla con me.» disse ridendo, e rise anche lui. Nessuno dei due sapeva ballare. Si presero entrambe le mani e le strinsero, per poi muoversi un po' a casaccio. La musica si fece più lenta e i due si avvicinarono. Margherita appoggiò la testa sul petto di Giacomo e gli strinse la vita con le braccia, mentre si muovevano lentamente. Giacomo sorrise e lasciò un bacio sulla testa di Margherita, per poi stringerla a sé.
La musica finì. Margherita si staccò da Giacomo e sentì il silenzio che c'era nell'aria. Poco dopo partì la seconda canzone, Margherita sorrise. «Mi piace, Vasco Rossi.»
Giacomo le prese le mani, posizionando quella di lei sulla sua spalla, e la sua sul suo fianco. Si strinsero in quel ballo che non sapevano fare e sorrisero, lasciando che le note squarciassero il silenzio. Giacomo si avvicinò al viso di Margherita, per poi portare la bocca a pochi millimetri dall'orecchio di lei. «E ho guardato la televisione, mi è venuta come l'impressione che mi stessero rubando il tempo e che tu, che tu mi rubi l'amore.» cantò Giacomo con voce roca. Solo per lei. Nessun altro l'avrebbe potuto sentire. Si muovevano lentamente, su quel pavimento marrone, e a tratti stavano in silenzio, scrutandosi con gli occhi chiusi. La vista non era l'unico senso a loro disposizione. Si volevano bene, quei due. «E ho guardato dentro un'emozione, e ci ho visto dentro tanto amore, ed ho capito perché non si comanda al cuore...» continuò Giacomo. Aveva una bella voce. Poi si staccò lentamente da lei, guardandola negli occhi. Sorrise.
«Grazie, Giacomo. Ti voglio bene.» disse Margherita, abbracciandolo. Intanto le note, le parole, scorrevano ancora indisturbate. Il disco andava avanti, anche senza di loro.
Giacomo sorrise e strofinò una mano sulla schiena di Margherita, per incoraggiarla. Guardò l'orario. «Marghe, è tardi.» disse e abbassò il volume dello stereo, mentre la canzone piano piano finiva.
Margherita andò all'entrata e girò il cartello. "Aperto". «Me lo fai un caffè, per favore?»
Giacomo alzò gli occhi al cielo, mentre "Siamo solo noi" - sempre di Vasco - iniziava. «Ma tu sempre a scroccare stai?» chiese.
Margherita si imbronciò. «No! Oggi ce li ho ottanta centesimi.» disse cercando nelle tasche qualche spiccio.
Giacomo, vedendo la sua espressione concentrata, alzò un sopracciglio. «Davvero?»
«No..» la voce di lei era piccola, imbarazzata.
Giacomo rise. «Ma dai, lo sai che scherzo, Marghe!» disse.
Margherita sorrise.

RainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora