Sabato mattina.

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Alle luci dell'alba, dopo una nottata passata a parlare di tutto tranne che dei baci che si erano scambiati al cimitero, Andrea e Margherita si misero in macchina.
Andrea mise in moto e Margherita poggiò la fronte sul finestrino. «Mare, tutto bene?»
E no, non andava tutto bene, non andava bene per niente, ma lei sorrise. «Sì, Andre. Sono solo un po' stanca.»
«Dai, tanto oggi è sabato: puoi dormire finché ti pare.» la rincuorò. «Poi dopo io e Cristian passiamo a farti visita, ti va?»
Margherita annuì, cercando di non apparire strana, ma Andrea se ne accorse: qualcosa non andava.
Fermò la macchina sotto casa di Margherita, lei fece per aprire lo sportello ma Andrea la bloccò. «È per il bacio?» le chiese.
Margherita aggrottò la fronte. «Sei strana per il bacio? Non ti è piaciuto?» Andrea voleva capirla.
Margherita lo guardò negli occhi. «No, Andre, non è per quello
«E cos'è, allora?» disse Andrea fra i denti.
Margherita sospirò. «Siamo due casini. Sei d'accordo?» Andrea annuì. «Finiremo per distruggerci.» disse.
Andrea scosse il capo. «Non ti farei mai del male, Margherita.»
«Non intenzionalmene.» disse lei.
Andrea digrignò i denti, avvicinò il suo viso a quello di lei. «Ripeto: non ti farei mai del male.»
«Ok.» rispose Margherita. «Fatto sta che finiremo per ammazzarci.»
Uscì dalla macchina e questa volta Andrea non la fermò.
Aprì la porta di casa, Claudio si precipitò da lei. «Dove sei stata?» era visibilmente arrabbiato.
Margherita lo guardò senza rispondergli. «Margherita, non puoi fare come ti pare!» disse Claudio.
«Lo so, papà. Diamine, sono stata via qualche ora.»
«È l'alba.» sibilò.
Margherita chiuse la porta. «C'è stata la cerimonia, ieri. Non volevo tornare a casa.» cercò di spiegare.
Claudio si passò le mani sul viso. «Mi hai fatto preoccupare.»
«Mi dispiace.» disse Margherita in un sussurro.
Claudio la tirò in un abbraccio stretto e, questa volta, Margherita ricambiò.
«Ti voglio bene, papà.»
«Vatti a struccare, Marghe. Fatti una doccia e dormi.» istruì Claudio.
Margherita accennò un sorriso e si tolse il vestito mentre camminava. Si tolse anche le Converse e si mosse veloce verso il bagno.
«Pensa se c'era qualcun altro!» la riprese il padre.
Margherita alzò un sopracciglio. «Non c'è mai nessuno, qui.»
Si chiuse la porta dietro di sé e finì di spogliarsi, per poi entrare in doccia. Rimase sotto l'acqua fredda per più di un'ora, prima di iniziare a lavarsi.
Dopo poco uscì, e si struccò.
Avvolse un asciugamano attorno al suo corpo e si asciugò i capelli, per poi andare nella sua camera. Si infilò le mutande e una maglietta per poi andarsene a letto.
Quando si svegliò e andò in cucina per prepararsi un po' di latte e Nesquik, non poteva immaginare di trovare Cristian e Andrea seduti a tavola con suo padre.
Prese una tazza dalla mensola più alta e Andrea quasi non si strozzò con il caffè che stava bevendo, alla vista del suo sedere e di gran parte della sua schiena. Cristian spalancò semplicemente la bocca, guardando l'amico.
Claudio fece capolinea in cucina in quel momento, e «Margherita!» urlò.
Margherita si girò. «Sì?»
«Cazzo.» disse Claudio.
«Giusto, giusto. Le buona maniere.» Margherita gli fece l'occhiolino. «Buongiorno Cristian.» gli disse abbassandosi al suo livello, per poi dargli un bacio sulla guancia. «Buongiorno Andrea.» disse ripetendo le stesse azioni.
«Vatti a vestire.» disse Claudio fra i denti, notando le occhiate dei due.
Margherita rise per poi andare in camera sua a vestirsi. Si truccò anche, per poi andare in cucina. «Va bene così?» chiese facendo una giravolta su se stessa.
«Dovresti smetterla di girare per casa col culo di fuori, Margherita. Seriamente.» la riprese Claudio.
«Che ne potevo sapere, io!»
Prese la tazza e la riempì di latte, per poi metterci il Nesquik. «Niente caffè?» le chiese Cristian. Storse il naso facendo no con la testa.
Si sedette a tavola con loro. «Sono le 11:39.» li informò Claudio. «Se uscite poi, magari, potreste fermarvi a pranzo.»
«Certo,» disse Andrea. «appena Margherita è pronta usciamo.»
Quando finirono di fare colazione uscirono di casa e vagarono per le strade deserte. «Come mai non c'è nessuno?» Margherita prese il pacchetto di sigarette insieme all'accendino dalla sua salopette.
Se la mise fra le labbra per poi accenderla, ignorando le parole cariche di rabbia di Andrea. «Oggi è 1º novembre.» disse. «È per questo che è tutto chiuso.»
Aspirò il fumo dalla sigaretta, per poi buttarlo fuori dai polmoni. «Dovresti smetterla di fumare.» le disse Andrea.
«Andre, rilassati.» gli disse Margherita, alzando gli occhi al cielo.
Andrea le prese la sigaretta dalla mano e la lanciò lontano. «Dovresti smetterla di fumare.» ripeté fra i denti, a qualche millimetro dal suo viso.
«Te l'avevo detto, Andre, che ci saremmo ammazzati.» gli disse all'orecchio. Poi si allontanò e gli sorrise, lasciandolo di stucco.

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