Confessioni sull'autobus.

817 80 1
                                    

«Com'è andato il week-end?» chiese Andrea, sedendosi con poca grazia sul sedile affianco quello di Margherita. Un sorriso malizioso vigeva sul suo volto, mentre le porte dell'autobus si chiudevano e il conducente partiva.
Margherita sorrise davanti a lui, perché altro non poteva fare. «Uhm.» balbettò un po'. «Non bene. No. Già. Tu?» cambiò di corsa l'argomento, a disagio. Il bacio di Giorgio l'aveva fatta davvero arrabbiare.
«Come mai?» Andrea aggrottò le sopracciglia vedendo l'espressione turbata di Margherita. D'istinto le accarezzò la schiena, facendola irrigidire.
«Un ragazzo.» sibilò lei, piano.
Andrea tolse la mano, scottato da quelle parole. C'era un ragazzo? Il cuore iniziò a battergli più velocemente, a fargli male. «Il tuo ragazzo? Avete litigato?» chiese dolcemente. O almeno ci provò.
Margherita lo guardò alzando di molto il sopracciglio sinistro. «Cosa ti salta in mente? No!» disse agitata. «Nessuno si fidanzerebbe mai con me.» sussurrò.
Ci fu una piccola pausa. Andrea aveva due parole in bocca, sulla punta della lingua, che voleva dire disperatamente. "Io sì!" urlava una piccola voce dentro di lui. "Io lo farei!". «Un ragazzo mi aveva chiesto di uscire, e io ho accettato, esplicitando il fatto che era un'uscita d'amici. Così sabato siamo usciti. E lui che fa? Mi porta una rosa!» esclamò Margherita, agitando le mani con fare arrabbiato.
Andrea curvò le spalle. Inclinò leggermente il capo. «Non ti piacciono le rose?» chiese con fare da bambino.
«Oh. No. Le adoro.» disse Margherita, sorridendo. «Ma gli avevo detto che saremmo usciti d'amici e siccome aveva accettato, doveva stare alle mie condizioni. Niente rose fra amici.» disse dura. «Siamo andati in una crêperia, e lui mi ha fatto incazzare perché mi ha detto che gli piaccio.» Margherita rise. «Io? Insomma, ma mi hai visto?!» disse scettica.
Andrea accennò un sorriso, nel vedere tutta quell'insicurezza, nel vedere come lei stava esprimendo così tante emozioni. Solo per lui. Ciò lo fece sorridere di più. Oh, sì, ti ho vista bene. Pensò. «Sono corsa fuori e lui mi ha raggiunto. Mi ha preso per la mano, per la mano!, e mi ha fatto girare verso di lui. Avrei voluto prenderlo a sberle e a parolacce e lui che fa? Che fa? Subito dopo avermi girato, mi bacia.» disse Margherita frustrata.
Il cuore di Andrea fece un tonfo, mentre Margherita continuava ad agitarsi sempre di più. «Ha infilato la sua sporca lingua nella mia bocca, e mentre lo picchiavo furiosamente sul petto l'ho morso. Si è staccato, ovviamente. Gli ho dato un bel ceffone.» incrociò le braccia al petto, adirata. Mise su un broncio, facendosi piccola sul sedile. «Ben gli sta, a quel coglione.» bofonchiò con le sopracciglia aggrottate.
Andrea strinse forte il suo busto, con la paura che se non l'avesse tenuto si sarebbe squarciato. Il suo cuore? In mille pezzi.
Margherita guardava ancora fuori dal finestrino, ignara di tutto ciò.
Quando un vaso si rompe, si sente. Quando un cuore si rompe c'è solo tanto silenzio.

RainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora