Silenzi.

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Andrea si affacciò nella classe di Margherita, a ricreazione, quel venerdì. Tutte le ragazze si mossero veloci per aggiustarsi i capelli e il trucco, ma lui aveva occhi solo per lei, per Margherita, che aveva i capelli tutti scompigliati e il trucco colato. «Ciao Perla.»
Alessia spalancò la bocca. «Andre, ma che fai? Perdi tempo con lei?» a grandi falcate la bionda raggiunse i due. Margherita fece scattare la mascella, ma non disse nulla. Nella sua testa, in quel momento, c'era solo un grande amico appeso al soffitto.
«Lasciami in pace, Ale. E lascia in pace pure lei.» disse Andrea, senza guardarla. Era appoggiato con i gomiti sulla parte vuota del banco, e guardava Margherita concentrato.
«Come vuoi, amore.» disse Alessia, accarezzandogli la schiena.
Margherita guardò Andrea negli occhi, spostandosi con la sedia. Troppa vicinanza. «Guarda che puoi andarci, dalla bionda.» bofonchiò.
Andrea la guardò. «Perché stamattina non c'eri, sull'autobus?» chiese.
«Puoi andarci, da Alessia.» ripeté Margherita.
«Non mi interessa di Alessia.» disse Andrea fra i denti. «Perché non c'eri stamattina? Perché hai il trucco colato?»
Margherita alzò gli occhi al cielo, iniziando a scarabocchiare sul foglio. Andrea le fermò il polso. «Rispondimi.»
«Non qui.» tutti gli occhi erano puntati su di loro. Allora Andrea la lasciò andare e i due si diressero di fuori, camminarono per i corridoi. Margherita prese il foglio dalla felpa e lo diede ad Andrea.
Andrea lo lesse. «Cosa vuol dire?» era confuso. Aveva pianto per un caffè freddo?
«Giacomo è morto.» disse Margherita, con lo sguardo dritto davanti a se. «Quello è il suo biglietto d'addio.» spiegò.
Andrea rimase senza parole. Margherita gli tolse il foglio dalle mani e se lo rimise in tasca. «Lo conoscevo da sei anni ed era il mio più grande amico.« disse, non sapeva bene a chi. Quelle cose voleva dirle e basta. «Mercoledì ci ho passato tutta la giornata insieme.. Lo facevo spesso. Mi rintanavo nel suo bar e stavo lì le giornate intere.» si morse il labbro, sorridendo, mentre gli occhi le diventavano lucidi.
Andrea si stoppò e l'accolse fra le sue braccia. «Te l'avrei presentato..» disse in un singhiozzo. «Gli saresti piaciuto.» colpì il petto di Andrea, mentre iniziava di nuovo a piangere.
«Shh, Marghe. È tutto ok.» disse Andrea. Margherita scosse la testa.
«Perché l'ha fatto?» urlò. Nel corridoio pieno di gente calò il silenzio. Erano sempre tutti pronti ad ascoltare le disgrazie altrui, per sentirsi fortunati.
Andrea l'abbracciò nuovamente. Nel corridoio si udiva solo il suono dei suoi singhiozzi.
«Fatevi i cazzi vostri.» disse Andrea per Margherita, perché sapeva l'avrebbe detto, se non fosse stata così male.

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