Chapter 5

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Le ragazze erano tornate da qualche ora al bus, erano circa le cinque di pomeriggio e Ally, Dinah e Normani erano andate a farsi un riposino visto il sonno arretrato. Lauren e Camila erano sedute sul divano agli antipodi, entrambe stavano fissando il vuoto, e in realtà Lauren stava cercando di trovare le parole adatte per iniziare il discorso che voleva fare a Camila, voleva sapere di più di lei.

<Camila, posso farti una domanda?> Camila virò di scatto la testa verso Lauren, sapeva benissimo che tipo di domanda l'aspettava, e anche se non era pronta avrebbe risposto sinceramente, o... più o meno sinceramente. Annuì incerta e Lauren disse <Ti piacciono le ragazze?> Camila sbuffò. Cosa c'era di difficile nel capire che non si voleva etichettare? Si alzò di scatto in piedi mettendosi sulla difensiva.

<Lauren, mi piacciono le persone, non le ragazze o i ragazzi. Pensavo di essere stata chiara prima.> Lauren annuì presa alla sprovvista e si alzò andando di fronte a Camila affrettandosi a giustificarsi.

<Si, si, si. Ovvio, sei stata chiarissima. Mi sono espressa male. Mi stavo chiedendo se ti è mai piaciuta una persona del sesso femminile.> Lauren cercò di usare i termini più giusti nella frase che aveva appena composto, e Camila lo apprezzò.

<Si, mi piace tutt'ora.> Lauren rimase un po' colpita, forse un po' era un eufemismo visto che teneva la bocca aperta da un minuto circa, e Camila si stava iniziando ad irritare. <Grazie per le belle parole Lauren.> Camila accennò ad andarsi a rintanare nella sua cuccetta, Lauren però, le afferrò il polso e la fece voltare.

<Scusa se sono rimasta in silenzio, non me lo aspettavo e basta. E non avrei comunque nulla da dirti, non sono né pro né contro. Come hai detto tu ami e basta, quindi l'unica cosa che ti posso dire è che da migl-> Lauren si bloccò, non riusciva proprio a definirsi "migliore amica". <Da persona che tiene a te, che chiunque amerai andrà bene.> Camila sorrise e attaccò le braccia al collo di Lauren, nascose la testa nell'incavo del suo collo e inspirò il suo profumo, Lauren le strinse la vita e prima di staccarsi le lasciò un piccolo bacio in fronte. Voleva dire a Camila "Ti voglio bene", ma proprio non le uscivano le parole, come se si fosse bloccata.

<Ehi, ragazze.> Vennero interrotte da Normani che dopo aver pronunciato quella frase tirò un lungo e profondo sbadiglio. Lauren rise e la statunitense si premurò di tirarle un buffetto sul braccio, Lauren la fulminò con lo sguardo e poi sorrise perversamente. Spinse Normani sul divano e cominciò a farle il solletico, si stavano punzecchiando come erano avvezze fare.

<Ehi! Sono gelosa della mia donna!> Urlò Dinah separandole, Lauren rise ma notando il sorriso falso sulla faccia della polinesiana alzò un sopracciglio, e decise di lasciarle sole. Si voltò verso dove c'era Camila prima, ma non la trovò, sospirò e andò verso la sua cuccetta sicura di trovarla lì. Ally però le disse

<Se cerchi Camila è in bagno. Si sta preparando.> Lauren aggrottò la fronte, non sapeva che quella sera avrebbero avuto un evento.

<Abbiamo un evento?> Ally scosse la testa e facendo un sorriso strano, quasi compassionevole mise una mano sulla spalla di Lauren e disse

<No. O almeno noi no, lei uscirà con Austin Mahone.> Lauren sgranò gli occhi. Austin Mahone era il soggetto più criticabile della terra, un concentrato di egocentrismo e arroganza pura, la corvina non riusciva a credere a ciò che aveva sentito. Senza aggiungere una parola si avviò verso il bagno, e aprì la porta di scatto trovandosi davanti Camila che si stava aggiustando la giacca. La cubana fu sorpresa di vederla lì. Ma Lauren era andata in quel bagno per un motivo.

<Sul serio Camila?> Camila assunse un cipiglio confuso, cosa poteva aver fatto? <Uscirai davvero con quella testa di cazzo di Mahone?>
Camila spalancò gli occhi, ma annuì. Alla fine era la verità. Lauren sbuffò. <Merda Camila ma non ti rendi conto di che persona è? Ti butterebbe tonnellate di merda addosso pur di far accrescere il suo ego, e inoltre, frequenta tutte le ragazze possibili.> Questa volta fu Camila a sbuffare.

<Primo: tu non c'entri nulla in questa storia. Secondo: con me lui è diverso.> Lauren sospirò, e prese la palla al balzo per tirare fuori la storia di quella ragazza.

<Ma a te non piaceva già una persona?> Camila annuì e abbassò lo sguardo.

<Quella persona nemmeno mi guarda, e Aus è carino con me, mi tratta bene.> Lauren assottigliò gli occhi, lo stomaco le si stava attorcigliando dal fastidio.

<Oh, vi siete dati anche un soprannome?> Camila roteò gli occhi al cielo, non capiva il perché di quella sceneggiata. Aveva già scartato una possibile gelosia perché pensava che Lauren mai si sarebbe potuta interessare a lei.

<E allora?> Lauren sbuffò esasperata, e allora, non sapendo più cosa dire, cercò di far sentire male Camila in qualche modo, voleva farle cambiare idea.

<Camila perché ti stai illudendo di essere speciale? Sei solo una delle tante.> Lauren si pentì subito dopo di quello che aveva detto, se ne pentì quando vide uno strato lucido ricoprire le iridi color cioccolato della cubana, che senza batter ciglio uscì il più velocemente possibile dal bagno, e Lauren la seguì, cercò di afferrarle il polso sotto lo sguardo inquisitore delle altre ragazze che vedendo Lauren esasperata e Camila piangere si allarmarono.

<Camz, non intendevo quello, sai che non è così.> Camila scosse la testa liberandosi dalla presa di Lauren. Poi annuì.

<Hai ragione, sono solo una delle tante e mi comporterò da tale.> Camila uscì velocemente e sbatté la porta in faccia a Lauren che si passò una mano fra i capelli. Senza dire una parola si avviò verso la sua cuccetta e si mise sdraiata.
Era stata una vera idiota, come aveva anche solo potuto pensare quella frase? Che poi, francamente pensava che fosse stata solo per l'arrabbiatura visto che mai avrebbe pensato una cosa del genere su Camila.
La frase che aveva detto Camila non faceva che tormentarla. "Hai ragione, sono una delle tante e mi comporterò da tale." Era stata così stupida. Cercò di scacciare via le lacrime che minacciavano di uscire, e fece un bel respiro chiudendo gli occhi. Ma l'immagine che le si presentava davanti ogni qualvolta compiva quell'azione non faceva altro che spaventarla. Camila che baciava Austin.

If I Ain't Got You • CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora