Chapter 12

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Capitolo spinto, se volete saltatelo.

Si riaccesero solo poche luci che illuminavano leggermente il salotto, il palco era l'unico posto illuminato bene, e lì si poteva vedere Lauren con un microfono in mano, un secondo dopo una base cominciò a suonare in tutta la casa. Quando però Lauren cominciò a cantare e a muoversi sorprese tutti.

"Up in bed, all alone
Wondering where you've been
Ten past three
I know the club closed at two A.M"

Nessuno si aspettava un'esibizione da parte sua, c'era chi riprendeva e chi la fissava estasiata e basta.

"I've already been through about seven scenarios
'Bout what it was that changed your mind
Knowing very well that you told me you'd come home
And it happens every time"

Lauren si sentiva se stessa, sentiva quelle parole, riusciva a percepirle, le bruciavano la pelle e il cuore.

"Wish I had no expectations
I wish that I could get it through your head
With no confrontation
I really wish we could talk about it instead
All these tears that I cry while I'm turned to the side
And you're in the same fucking bed
Wish I had no expectations
But I expect, you expect, we expect"

La forza nella sua voce fu altissima, incredibile, la sua diamine di voce roca estasiava Camila, le faceva battere il petto fortissimo.

"No, I don't mean to pry
I don't need no play by play (Nah)
All I need from your side is for you to communicate"

Keana dal canto suo era più che felice, Lauren Jauregui stava cantando una canzone mai rilasciata per il suo compleanno.

"Respect for my time, respect for my space, respect for my energy
'Cause I've been waiting here all night for you to warm me up
And you haven't once thought of me"

Dinah, Norman e Ally fissavano Lauren confuse, quando aveva scritto quella canzone? E sopratutto, quando aveva preparato un' esibizione del genere?

"Wish I had no expectations
I really wish that I could get it through your head
With no confrontation
I really wish we could talk about it instead
All these tears that I cry while I'm turned to the side
And you're in the same fucking bed
Wish I had no expectations
But I expect, you expect, we expect"

Dopo il secondo ritornello Lauren cominciò a darsi alla pazza gioia ballando sensualmente, posò il microfono e cominciò a muoversi naturalmente, come le suggeriva il cuore, visto che la testa era annebbiata, nella stanza in quel momento si sentivano vari fischi, persone che boccheggiavano e urli di vario tipo, nessuno avrebbe mai pensato che Lauren avrebbe potuto fare una cosa del genere, nemmeno Camila, che davanti al balletto sexy della corvina rimase sbigottita, le sue curve erano perfette e anche lei, le luci si sposavano perfettamente con la sua pelle pallida, e si sarebbero sposate perfettamente anche con i suoi occhi, se non fossero stati chiusi. Lauren riprese il microfono e con ancor più forza e sentimento di qualche minuto prima riprese a cantare.

"Oh, I wish I had no expectations
I wish I could get through your head
With no confrontation (Confrontations)
I really wish we could talk about it instead (Instead)
All these tears that I cry while I'm turned to the side
And you're in the same fucking bed
Wish I had no expectations (No)
But I expect, you expect, we expect"

Quando la canzone finì una miriade di applausi fece sorridere la corvina, aveva dato tutta se stessa in quella canzone, c'era una parte di lei scritta lì dentro, parole non dette, molte parole non dette. Prima di scendere dal palco disse

"Questa canzone era per la festeggiata Keana! Auguri!" Tutti applausero di nuovo e Lauren sorrise, si recò però verso la porta sul retro, non aveva voglia di stare dentro, voleva rilassarsi. Si tolse i tacchi e si sedette al bordo della piscina, chiuse gli occhi e si godette la tranquillità che quel posto le dava mischiato con tutto ciò che aveva fumato e bevuto.

"Lo" La chiamò Camila "Posso sedermi?" Chiese titubante, era ancora scioccata ed abbastanza e citata per ciò che aveva fatto Lauren, non riusciva ancora a crederci. La corvina annuì e Camila eseguì, poi, curiosa chiese: "Quando hai organizzato tutto questo?"

"Non era organizzato" Lauren osservò gli occhi di Camila sgranarsi e si corresse "O meglio, io avrei solo dovuto cantare, e non...fare quella specie di ballo" Camila le sorrise rassicurante.

"Stai tranquilla, sei andata anche fin troppo bene" Lauren virò di scatto la testa e fece scontrare i suoi occhi con quelli di Camila che la guardava imbarazzata, la corvina si avvicinò alla cubana con un sorriso beffardo, portò la bocca all'orecchio di Camila e sussurrò:

"Ti sono piaciuta quindi?" Camila deglutì per la vicinanza di Lauren, le stava causando fin troppi brividi e temeva che la corvina se ne accorgesse.
"Rispondimi Camz" Camila chiuse gli occhi e ansimò, non riusciva a trattenersi, annuì semplicemente e Lauren si staccò e cominciò a togliersi il vestito di pelle sotto gli occhi sbarrati della cubana.

"C-cosa stai facendo Lauren?" La corvina sorrise e quando rimase in mutande e reggiseno si buttò in acqua, poi rimergendo disse

"Un bagno, vieni?" Camila rimase completamente sbigottita a quella richiesta, Lauren le stava davvero chiedendo di entrare in acqua con lei? Scosse la testa freneticamente e Lauren sbuffò "Camz, o entri tu e non bagni il vestito o ti faccio entrare io, e fidati che non sarà piacevole" La cubana deglutì e cominciò a togliersi il vestito, Lauren rimase senza fiato, ora più che mai avrebbe voluto avere Camila fra le sue braccia.
La più piccola entrò titubante e Lauren si avviò immediatamente verso di lei, poi cominciò a schizzarla, Camila all'inizio restò confusa, ma poi partì una vera e propria battaglia di schizzi, e stranamente la cubana stava vincendo, Lauren allora si avvicinò a lei e le afferrò i fianchi, la cubana si bloccò immediatamente e il sorriso che aveva sul volto sparì, Lauren si stava avvicinando sempre di più e fece in modo di far avvinghiare le gambe di Camila sulla sua vita. Quando furono naso a naso Lauren si permise di analizzare ogni tratto del viso di Camila, dai suoi occhi color cioccolato alle sue labbra rosee e con una forma unica.

"L-Lauren, cosa stai facendo?" Chiese Camila. Lauren si limito a non rispondere, e poi, come spinta da una forza esterna fece scontrare le sue labbra con quelle di Camila in un bacio veloce e casto. La cubana ci rimase di stucco, Lauren l'aveva appena baciata. La corvina osservò la reazione di Camila e poi mormorò:

"Ah, fanculo" Dopodichè si fiondò di nuovo sulle labbra di Camila facendole scontrare violentemente, le assaporò per qualche secondo e poi leccò il labbro inferiore della cubana per chiederle il permesso che immediatamente le venne concesso, fecero scontrare e danzare le loro lingue in una danza unica e mai scontata, Lauren abbassò le mani dai fianchi di Camila ai suoi glutei, li strinse facendo gemere la cubana, Lauren si staccò dalle sue labbra e passò a baciarle il collo.

"Lauren...sei ubri-" Non ebbe tempo di finire la frase che Lauren le succhiò il suo punto debole del collo e la fece ansimare. Per la corvina quella era musica, gli ansimi e i gemiti di Camila erano il suono più soave che avesse mai sentito. Dopo averle lasciato qualche succhiotto Lauren si avventò di nuovo sulle labbra della cubana mordendole e succhiandole famelicamente e avvicinò una mano all'elastico del costume di Camila, la cubana strabuzzò gli occhi e disse
"Lauren ci potrebbero vedere..." La corvina se ne infischiò altamente e alzò la parte sopra del costume di Camila scoprendo una parte del suo ben di dio, poi, dopo averlo osservato si avventò su uno dei seni e cominciò a massaggiare l'altro, Camila non riuscì a reprimere i gemiti anche se ci provò, la mano libera di Lauren si scontrò con il centro della cubana e cominciò a muovere due dita sul suo punto più debole mandando la più piccola in estasi, erano due mesi che sognava quel momento ed ora che stava accadendo stava cercando di goderselo al meglio, anche perché sapeva che Lauren era fusa e ubriaca, e forse i suoi freni inibitori erano allentati, voleva concentrarsi solo sul momento. Lauren poi inserì un dito nell'entrata di Camila facendola gemere stridulamente. Lauren aumentò i movimenti e le spinte e in poco tempo Camila venne, la più grande la baciò ancora sulle labbra e poi si staccò dalla cubana, quando incontrò i suoi occhi si accorse di ciò che aveva fatto e corse fuori dall'acqua boccheggiando scuse incomprensibili. Camila la seguì cercando di ricomporsi, ma era tardi, la corvina si era già vestita ed era appena scappata via, la cubana si lasciò cadere a terra e mise la testa fra le mani, ma che cazzo era appena successo?

If I Ain't Got You • CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora