Chapter 8

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Il giorno dopo le ragazze si ritrovarono in camerino a cambiarsi per il concerto imminente, portavano dei semplici vestiti bianchi, ognuno con la sua particolarità, quello di Ally con delle perline, quelli di Normani e Dinah con dei brillantini, quello di Camila con un fiocco e quello di Lauren beh... non era bianco, ma tutto nero con due strisce bianche al termine del vestito. Odiava il bianco, ma non sulle altre persone, su di lei. Odiava come si sposava con la sua pelle pallida. Preferiva il nero, si intonava alla perfezione con i suoi occhi e il contrasto con la sua epidermide era davvero unico. Sorrise guardandosi allo specchio. La truccatrice aveva già fatto il suo lavoro un'oretta prima quindi avevano vari minuti per rilassarsi prima dello show. Lauren sospirò e si buttò a peso morto sul divano fissando un punto vuoto della stanza.

Camila. Era l'unica cosa che le passava in quel momento per il cuore. Perché diavolo le piaceva? Il suo cervello le diceva che era solo una sua cara amica che aveva conosciuto un paio di mesi prima e con cui aveva una chimica bella e strana, nulla di più. Invece il suo cuore continuava a ripeterle che i sentimenti che in quel momento sentiva per Camila non si provavano spesso, e quindi di non lasciarsela scappare, ma evidentemente, Lauren non riusciva a dare ascolto a nessuno dei due perché era maledettamente indecisa.

<Ragazze, muovetevi, cinque minuti e iniziate.> Lauren virò di scatto lo sguardo verso il suo manager, che in quel momento aveva parlato, macchinosamente annuì e si diresse verso l'uscita della stanza ancora scossa per tutti i suoi pensieri, a volte mettere a tacere il cuore era più difficile di mettere a tacere il cervello. E in quel momento le stava accadendo proprio quello, il suo cuore non riusciva a fare silenzio. Andarono dietro le quinte, e quando le diedero il permesso entrarono. Lauren si stampò sul volto un sorriso completamente finto, ma che doveva per forza esserci. La folla le acclamava, urlava. Voleva che cantassero, e senza perdere altro tempo Dinah introdusse la prima canzone.

<Siete pronti per Miss' Movin On?> La folla urlò facendo capire alle ragazze di cominciare, e così fecero. Il sorriso sul volto di Lauren non si spense, si era addestrata a tenerlo ben saldo.
Il problema arrivò all'ultima canzone, quando dovettero cantare Red di Taylor Swift.

"Loving him is like driving a new Maserati down a dead-end street
Faster than the wind, passionate as sin ending so suddenly"

Ally chiuse gli occhi probabilmente ricordando e rievocando certe sensazioni che la canzone le provocava.

"Loving him is like trying to change your mind once you're already flying through the free fall
Like the colors in autumn, so bright just before they lose it all"

Normani sorrise e guardò con la coda dell'occhio Dinah, cosa che però in quel momento passò inosservata a Lauren, era concentrata sul non piangere.

"Losing him was blue like I'd never known
Missing him was dark grey all alone
Forgetting him was like trying to know somebody you never met
But loving him was red
Loving him was red"

"Touching him was like realizing all you ever wanted was right there in front of you
Memorizing him was as easy as knowing all the words to your old favorite song"

Lauren si stava trattenendo con tutte le sue forze, ma ormai i suoi occhi erano lucidi e non poteva farci niente.

"Fighting with him was like trying to solve a crossword and realizing there's no right answer
Regretting him was like wishing you never found out that love could be that strong"

Una lacrima solitaria solcò il suo viso seguita da tante altre, non cercò nemmeno di asciugarle, continuò semplicemente a cantare. Non voleva nascondere le sue emozioni. Per una volta voleva che solo una persona la capisse. Quando incontrò lo sguardo di Camila vide che anche lei stava piangendo, e lo distolse immediatamente anche se nella sua testa si stava ripetendo: "Ehi Camila, sto quasi singhiozzando sopra un palco per te, perché non lo capisci?" Ma d'altronde, anche se lei non lo sapeva, era un pensiero molto egoistico visto che Camila aveva taciuto i suoi sentimenti per due mesi e lei non si era accorta proprio di niente.

"Losing him was blue like I'd never known
Missing him was dark gray all alone
Forgetting him was like trying to know somebody you never met
But loving him was red
Oh red"

"Oh, Burning red"

Lauren cominciò a singhiozzare e fece un respiro profondo, doveva calmarsi.

"Remembering him comes in flashbacks and echoes"

Sentendo la voce di Camila la situazione non faceva che peggiorare. Portò una mano davanti agli occhi per qualche secondo e sentì la mano di Normani posarsi sulla sua schiena ed accarezzarla. Lei sapeva.

"Tell myself it's time now, gotta let go"

"But moving on from him is impossible
When I still see it all in my head"

"Oh losing him was blue like I'd never known
Missing him was dark gray all alone
Forgetting him was like trying to know somebody you never met
'Cause loving him was red
Loving him was red
'Cause loving him was red
His love was like driving a new Maserati down a dead-end street"

Le ragazze salutarono i fan e velocemente si recarono nei camerini, Lauren, che stava ancora piangendo si recò velocemente in bagno e si chiuse dentro cominciando a singhiozzare rumorosamente. Come era finita a piangere in un bagno dopo un concerto? Perché diamine stava sentendo quelle cose per Camila? Pensando a lei tutto diventava bello, e immaginando le sue labbra riusciva solo ad immaginarsi le loro bocche scontrarsi per creare la magia. Ma non poteva essere così.

<Laur? Apri per favore. Sono Mani.> Lauren continuò a singhiozzare cercando però di calmarsi e si alzò. Aprì la porta e si fiondò fra le braccia di Normani. Aveva bisogno di qualcuno che in quel momento l'avrebbe aiutata, e la statunitense aveva intenzione di farlo. <Ehi, stai tranquilla, ci sono io. Perché hai pianto e stai ancora piangendo?> Lauren cercò di limitare i singhiozzi respirando a fondo, ma non accennavano a diminuire.

<Ca...Cam...Camila.> Disse a fatica, cominciò a respirare più velocemente e Normani imprecò a bassa voce, le prese la faccia tra le mani e asciugandole le lacrime costrinse Lauren a incontrare i suoi occhi.

<Laur, sono qui. Sfogati con me.> Lauren scosse la testa, e tirando su con il naso varie volte uscì dalla stanza tornando in camerino.
Appena entrò tutti si zittirono, doveva avere un aspetto davvero orribile, guardò Camila di striscio e vide che anche il suo trucco era un po' sbavato, e la stava guardando con apprensione. Sospirò e tirò un'altra volta su col naso. Aveva bisogno di tranquillità. Andò dal suo manager e velocemente gli disse

<Rog, ho bisogno di andare al tour bus immediatamente, posso?> Il suo manager annuì indicandole un autista e lei sorrise, Camila si affrettò ad alzarsi e ad afferrarle il polso. Lauren appena sentì le loro pelli a contatto tremò.

<Lo, voglio venire con te.> Lauren scosse la testa, lei se ne stava andando proprio per non incappare in Camila, voleva stare sola, completamente, e ricominciando a piangere scosse la testa un'altra volta.

<Cam...Camila vo...voglio andare...da sola.> Gli occhi di Camila assunsero una patina lucida, vedere Lauren così la uccideva. Non voleva vederla stare male, la logorava all'interno. Lauren si voltò ricominciando a singhiozzare e seguì l'autista. In quel momento qualcosa si era rotto, ma allo stesso tempo si stava formando.

If I Ain't Got You • CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora