Lauren fissava il soffitto della camera dove era sdraiata insieme a Zayn. Era ancora a casa di Harry, gentilmente le aveva permesso di restare per quanto voleva, e Zayn l'aveva convinta. Zayn. Zayn. Zayn. Il suo sguardo si spostò sul volto del ragazzo sdraiato al suo fianco, dormiva profondamente, ed era bellissimo. In quel periodo era l'unico che le faceva le cose bene, era l'unico che la indirizzava sulla strada corretta, l'unico che in tutto quel mare di merda si era dimostrato ragionevole. L'aveva convinta a parlare con Brad, e alla fine aveva capito le sue motivazioni e l'aveva perdonato del tutto.
Qualche ora prima
"Ci potreste lasciare soli?" Chiese Brad dopo che Lauren ebbe parlato un po' con Zayn, Louis e il corvino sorrisero a Lauren prima di uscire dalla stanza, e il moro sospirò.
"Spiegami, per favore. Spiegami perché mi hai mentito su una così importante per me" Brad abbassò lo sguardo, si sentiva una merda.
"Io...ho avuto paura di perderti" Laurne stava per interromperlo, ma lui non le lasciò il tempo. "Lauren, sei diventata la persona più importante della mia vita, avevo tremendamente paura che la tua reazione potesse essere quella dei miei compagni di band, mi hanno accusato di essere un mostro, una persona confusa, solo perché non voglio definire la mia sessualità in alcun modo" Lauren abbassò lo sguardo.
"Non ti fidi di me, quindi" Dedusse triste la ragazza, Brad scosse la testa furiosamente e le afferrò la mano.
"Lauren, mi fido di te, ciecamente. Ed è proprio perché sei l'unica persona di cui mi fido che ti ho tenuto nascosto questa cosa. Quando i ragazzi hanno reagito così la paura di perderti si era impossessata di me, se dovessi perderti ne morirei Lauren" Lauren sbarrò gli occhi, mai le avevano detto quelle parole, era dannatamente strano sentirle, ma bello, molto bello.
"Mi hai mentito su qualcos'altro?" Mormorò la corvina. Brad scosse la testa.
"Assolutamente no" Lauren sorrise leggermente e si strinse contro il petto del ragazzo.
"Ti voglio bene, Big Wolf" Sussurrò contro il suo petto.
"Anche io, nanetta"
Ora corrente
Senza accorgersene Lauren passò il dito in rassegna di tutti i tratti di Zayn, dalla sua fronte, al suo naso, e infine alla sua bocca. Amava Camila, certo, era solo incantata da cotanta bellezza, Zayn si era sempre dimostrato un ragazzo menefreghista, mentre adesso stava addirittura dormendo accanto a una ragazza senza averci fatto nulla. Lauren era felice del suo cambiamento, e si voleva attribuire un po' di merito, una volta tanto le piaceva pensare di essere utile a qualcuno.
Zayn dal canto suo era confuso, non si era mai comportato così con nessuno, mai aveva mostrato le sue debolezze, e ora voleva farlo con Lauren, voleva farle vedere la sua parte migliore, quella che aveva tenuto nascosta a tutti, ma sapeva che Lauren era innamorata di Camila, e la cubana di lei, quindi non voleva intromettersi, ma non riusciva a evitare Lauren, quando l'aveva chiamato in lacrime era corso da lei immediatamente, quando invece sarebbe dovuto stare al bar in cui era andato per dimenticare le sue labbra rosee per un attimo, e magari concentrarsi su qualche altro tipo di labbra, e soprattutto di qualche altra ragazza.
Quando sentì qualcosa fargli il solletico aprì gli occhi di poco, quel poco che bastava per vedere la ragazza che gli stava fottendo il cervello davanti a lui, sdraiata sul suo petto, con una mano sulla sua guancia. Sorrise istintivamente, e con voce roca, visto che si era svegliato qualche secondo prima, chiese: "Non riesci a dormire?" Lauren scosse la testa.
"Sto pensando, non riesco a togliermi dalla testa l'immagine di Camila che fa ciò che mi ha fatto, ho avuto paura di lei Zayn" Il corvino sospirò.
"Lauren, devi parlarle, devi capire perché si è comportata così, se davvero la ami non sprecare l'occasione di risolvere le cose con lei. Se davvero ne vale la pena, non fartela scappare" Lauren annuì impercettibilmente, poi si chiese: "Camila ne vale la pena?" La sua risposta fu immediata: sì.
~
"Eccoti! Mi hai fatto preoccupare!" Urlò Normani quando vide Dinah con la testa appoggiata a un palo, era seduta sul marciapiede con lo sguardo perso nel vuoto. Normani era davvero preoccupata. "Dinah, parlami" Disse la statunitense afferrandole la mano, ma Dinah non accennò il minimo movimento. "Ti prego" Sussurrò Normani con voce rotta, vedere Dinah in quelle condizioni la uccideva.
"Vai via" Disse Dinah fredda, non si era dimenticata come si era comportata Normani, da quando erano andate via da casa di Harry l'aveva completamente ignorata.
"No, non vado via" Disse Normani decisa, amava Dinah, anche se non voleva accettarlo. Dinah sbuffò, e si girò incontrando gli occhi di Normani, che subito notò la patina lucida.
"Vai via!" Urlò la polinesiana fuori di sé, voleva stare da sola e pensare, erano fin troppe informazioni da processare, e pensare alla sua migliore amica mentre faceva quelle cose a Lauren non faceva altro che farle venire il voltastomaco.
"Ho detto che non me ne vado!" Urlò Normani altrettanto alterata. Dinah la guardò per qualche secondo, e poi scoppiò a piangere, ovviamente, si rifugiò fra le sue braccia.
"Shh, Dinah ci sono io" Sussurrò Normani al suo orecchio, e la polinesiana si staccò singhiozzando.
"Non è vero, Normani. Non ci sei tu, un momento mi parli e quello dopo mi ignori. Come posso contare su di te?" Normani abbassò lo sguardo, la polinesiana aveva ragione.
"Io..." Dinah scosse la testa mentre le lacrime scendevano copiosamente dai suoi occhi.
"Tu niente Normani, non puoi dire più niente, non posso fidarmi di te, non potrò mai se continui così" Normani sospirò.
"Per me è difficile questa situazione Dinah" Dinah sorrise ironicamente continuando a piangere.
"Secondo te per me non è difficile?! Ti ho detto che mi sto innamorando di te Normani, e tu hai paura! Dimmi come posso reprimere i miei sentimenti e farò tutto il necessario, ma dimmi come, perché io ci ho provato in tutti i modi, ma il tuo nome è scritto sul mio cuore con il pennarello indelebile" Normani sentì un colpo al cuore, quelle parole per lei erano molto importanti.
"Non reprimerli, allora" Disse Normani tuffandosi sulle labbra della polinesiana che la accolse, la statunitense sentiva anche il sapore delle lacrime salate di Dinah, oltre al solito gusto di menta, con i pollici le asciugò le lacrime e poi si staccò piano.
"Mani, ti prego, dimmi che non ti tirerai indietro, non lo sopporterei" Normani sorrise scuotendo la testa.
"Non lo farò, te lo prometto" Dinah sorrise leggermente e si rifugiò tra le braccia di Normani un'altra volta.
"Sfogati, Dinah" Mormorò Normani capendola alla perfezione.
"Non saprei che dirti, so solo che sono infinitamente dispiaciuta per Lauren, e che Camila ha sbagliato, e sta sbagliando. Come potremo guardare ancora in faccia Lauren sapendo che Camila la sta tradendo?" Normani le lasciò un bacio fra i capelli.
"Non lo so, piccola. Vedrai che si risolverà tutto, ci sono io qui con te" Dinah annuì, credeva davvero alle parole di Normani. Si risolverà tutto. Forse però non avrebbe dovuto crederci.
So che è molto corto, ma devo ancora studiare per domani e oggi pomeriggio mi sono riposata visto che è qualche settimana che non dormo praticamente nulla, sorry.