Quando Lauren aprì gli occhi, sorrise. Camila dormiva beata vicino a lei, con la testa sul suo petto, era così carina. Lauren decise di alzarsi e andarsi a fare una doccia. La serata con Camila era stata davvero perfetta, unica e stupenda. Lauren si era concessa a lei per la prima volta, e lentamente si stava innamorando di Camila. Mise un pantaloncino e una maglietta e uscì dal bagno, Camila dormiva ancora come un algelo, e Lauren si godette quella vista fino a quando la vibrazione del suo cellulare non la portò alla realtà, guardò chi era e vide che era Taylor, sua sorella, titubante rispose: "Pronto?"
"È colpa tua! Tutta colpa tua!" Le gridò la voce rotta dalle lacrime della più piccola, Lauren strabuzzò gli occhi.
"Tay che succede?" Sentire i singhiozzi di sua sorella non era esattamente il massimo.
"Mamma, mamma è finita in ospedale per il troppo stress, ed è solo colpa tua! Perché diamine te ne sei dovuta andare così?! Sei una diamine di irresponsabile!" Lauren spalancò gli occhi, sua madre era finita in ospedale?
"Mamma è in ospedale?" Chiese ancora incredula.
"Sì, papà l'ha portata stanotte, è solo colpa tua!" Lauren sentiva gli occhi pungere, voleva piangere.
"Tay, ti prego, non dire così"
"È la verità Lauren, ti odio!" Lauren dopo aver sentito quelle parole era distrutta, sua sorella, un pilastro della sua vita, la odiava. Lanciò il telefono a terra con rabbia e si lasciò cadere in un pianto disperato con la schiena appoggiata alla porta della stanza, cercò di non singhiozzare per non svegliare Camila, ma non ci stava riuscendo, così, con le lacrime che non smettevano di scendere corse via, e si diresse verso la camera di Brad.
Quando bussò freneticamente, il ragazzo corse ad aprire preoccupato, e in un nano secondo si trovò Lauren tra le braccia, quando si accorse che delle lacrime calde stavano rigando il suo pallido viso la strinse più forte e la condusse verso il letto, la fece sdraiare sotto di lui e la sovrastò con il suo corpo, voleva farla sentire protetta, importante.
"Lau, io ci sono, che ti prende? Che hai?" Lauren pianse ancora di più, singhiozzava, e non riusciva più a respirare bene. Quello che le aveva detto Taylor l'aveva distrutta.
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Il risveglio di Camila fu bellissimo, aprì piano gli occhi credendo di trovarsi davanti Lauren, ma la parte del letto della più grande era fredda e vuota. Immediatamente pensò al peggio, credeva che la corvina si fosse pentita, ma quando si alzò e trovò la porta socchiusa e il telefono della corvina spaccato a terra l'ansia prese il sopravvento. Immediatamente si vestì e andò nella camera delle altre, appena Dinah aprì sorrise, ma vedendo la faccia di Camila chiese: "Tutto okay?" Camila scosse la testa, e porgendole il telefono di Lauren disse
"Era in camera, quando mi sono svegliata non c'era, e non c'è nemmeno qui, dove può essere?" Camila era in preda all'ansia, poteva essere capitata qualsiasi cosa a Lauren, e lei non era stata lì per proteggerla.
"Hai provato a chiamare Brad?" Intervenne Ally coscienziosamente, Camila scosse la testa e compose il numero del moro, che dopo qualche squillo rispose.
"Bradley!" Quasi urlò Camila "Dimmi che Lauren è con te, ti prego" Camila sentì Brad sospirare.
"Sì, è qui" Camila si rilassò.
"Grazie al cielo, dove siete?" Chiese.
"All'ospedale" Camila sbarrò gi occhi, e tutta la preoccupazione di prima tornò a galla.
"Come all'ospedale? Che cos'è successo?" Chiese preoccupata.
"Lauren ha avuto un attacco d'ansia" Camila spalancò gli occhi e disse