Guardo questi fiori da circa 20 minuti. Mi giro il biglietto tra le mani, l'ho letto e riletto migliaia di volte. Credo di aver imparato a memoria il numero. Mi alzo dal divano, aggiro il tavolino su cui ho appoggiato i fiori e prendo il telefono. Faccio partire la telefonata. Una voce rauca e incazzata nera dall'altro lato "avvocato che cazzo succede?" "Marlen buongiorno" dico squillante. "Buongiorno un cazzo! Non urlare che ho un post sbornia atroce. Perché mi chiami di sabato all'alba?" Cammino verso la terrazza "uno non è l'alba, sono le nove passate" "appunto l'alba, che succede?" "Ho bisogno di parlare con qualcuno subito, raggiungimi. Credo di stare per impazzire. Questo profumo mi sta mandando fuori di testa. Ti voglio subito qua e porta il caffè, con latte caldo e panna tanta panna. E porta pure qualche ciambella. Al cioccolato." Dall'altro capo del telefono sento uno strusciare di lenzuola e poi un urlo "oddioooo caffè con panna e ciambelle. È proprio un emergenza!! Ok ok dammi 10 minuti e arrivo. E sappi che questi sono straordinari. Ricordatelo al prossimo stipendio." "Marlen veloce" e stacco. Potevo chiamare Tess o Roxy o anche Jamie. Ma in effetti è davvero l'alba di sabato e con i bambini è un disastro. E poi non voglio trascinarli in questa crisi nervosa, starebbero male per me e non voglio.
Marlen arriva dopo 20 minuti. Apro la porta e il ciclone entra in casa "ho fatto prima possibile!" farfuglia tieni con la bocca un sacchetto bianco grande, che credo siano le ciambelle. Porta in mano 5 caffè. Con le braccia mantiene una borsa gigantesca. Mentre appoggia tutto sul piano della cucina la guardo meglio. Ma mi sbaglio o ha ancora il pigiama e sopra un grosso impermeabile nero. Ai piedi gli anfibi. Si volta verso di me, completamente struccata. Ed è bellissima, che dono i 25 anni! Si guarda intorno. Guarda me ancora in vestaglia e camicia da notte. E poi guarda sul tavolino. E arriccia la fronte. "Ricevere fiori da un ragazzo fighissimo è un'emergenza??" dice infuriata "cioè questo Joey bello come il sole, ti manda i fiori per due giorni consecutivi e tu la chiami emergenza da caffè con panna e ciambelle" io resto muta, prendo il biglietto e glielo passo "porca merda" "appunto porca merda!" si siede sul divano e rilegge il biglietto "le ciambelle non bastano, qua ci vuole alcool molto alcool!" io mi metto le mani sul viso. Suonano il campanello. Io sbianco. "E chi è adesso? Se è un altro fioraio mi butto giù" lei si alza va verso la porta "niente paura. Sono le ragazze, le ho avvisate sul gruppo prima di venire." Io sbarro gli occhi "gruppo?" Apre le porta e Taylor Madison e Jamie entrano tutte agitate "abbiamo fatto prima possibile." Dice Taylor affannata. Sono in piedi tutte e tre davanti a me. Io sul divano, le guardo dal basso. Loro guardano i fiori, e vedo Jamie aprir bocca per parlare. Alzo la mano per zittirla. "Gruppo? Avete una chat di gruppo senza di me?" dico arrabbiata ed incrocio le braccia al petto. Madison alza la mano come a chiedere il permesso di parlare. "Permesso concesso" "Tu non puoi starci." "E perché mai" lei fa un sorriso e alza il sopracciglio "perché il gruppo si chiama troviamo un uomo a JJ!" e tutte scoppiano a ridere tranne me, in effetti dovrei solo piangere. Le guardo una ad una, ancora disgustata. "Chi vi dice che voglio un uomo?" allora Jamie si accomoda in poltrona, le altre la seguono. "Oooo noi lo sappiamo che non vuoi un uomo. Ecco perché abbiamo creato il gruppo!" Mi alzo e vado a prendere i cappuccini. "E poi perché non l'abbiamo fatto pure per Marlen questo gruppo, non capisco" mi siedo sul divano e tutte mi guardano stranite e Taylor sbotta "davvero??" io annuisco e sorseggio il cappuccino e Madison continua "perché ha 25 anni? Perché ha uomini a volontà? Perché stamattina ha impiegato più tempo a cacciare dal letto il ragazzo di ieri sera che venire qui a piedi?" E la venticinquenne rincara la dose "e perché non fai sesso da tre anni? Tre anni cazzo!!! Ma come diavolo ci riesci!" mi metto le mani sul viso perché sento che sto diventando rossa dalla vergogna. Mentre Taylor Madison e Jamie esclamano in coro "3 anni?" allora mi alzo e sbotto "l'emergenza non era il sesso!!!!!" indico i fiori "l'emergenza era questa" "un mazzo di fiori?" dice Madison allibita. Allora Marlen passa il biglietto a Madison che lo guarda e dice "cazzo" poi lo allunga a Taylor "porco cazzo" e lo passa a Jamie che lo legge ed esclama "maledettissimo porco cazzo" io sospiro "appunto. Ed ora?"
Mangiamo le ciambelle, beviamo i cappuccini e facciamo finta che l'emergenza sia rientrata. Ogni tanto noto che qualcuna di loro lancia uno sguardo ai fiori e le vedo aprir bocca come a dire qualcosa ma poi tacciono. Ho capito che neanche loro sanno che dirmi. "I vostri figli?" Jamie sorride felice "con i nostri mariti, il sabato ci danno la giornata libera" "ooo che bel gesto!" ma poi Marlen si alza e sbotta "si si bel gesto! E il tempo? E domani che cucinate? E stasera che pigiama indossate" dice furiosa, ci guarda tutte in faccia "ragazze vi voglio bene, ma non mi sono svegliata all'alba per parlare di queste cazzate" io tento di replicare sul fattore alba ma lei mi blocca con un sguardo assassino, taccio. "Siamo qui per l'emergenza. E voglio risolverla. Andare a casa, farmi una doccia e dormire fino a lunedì! Allora?" io guardo lei, poi loro e Madison dice "ha detto che ha bisogno di te, sai perché." E cosi gli racconto di venerdì nel mio studio. "Quindi vuole divorziare e a quanto pare da questo divorzio dipende il suo lavoro, ma non hai altre informazioni!" Scuoto con la testa "no solo questo, perché poi gli ho detto di andare via. E poi stamattina sono arrivati questi." Jamie allora mi si siede accanto e dice "lo sai vero che non mollerà fin quando non accetterai almeno di parlarci, vero? Lo conosci, prende le persone per sfinimento" Lo so, cazzo se lo so, non si arrenderà fin quando non avrà quel che vuole. Ma non so se vuole davvero il mio aiuto o altro. Ed è l'altro a spaventarmi. Siamo sempre stati paglia e fuoco. Ed ora che sono qui sola e lui si è appena separato, ho paura che stando vicino scatti la scintilla. E dopo dieci anni di abbandoni, silenzi, parole taciute, segreti, rabbia repressa, questa scintilla scatenerà un incendio, manco prendesse fuoco l'Amazzonia intera e tutta l'acqua del mondo sia diventata ghiaccio. Taylor mi guarda in viso, seria cosa rarissima e dice "chiamalo, dagli un appuntamento. Ascolta quello che vuole dirti. Poi valuta tu se sei in grado di aiutarlo" "certo che sono in grado di aiutarlo" lei si alza, si avvicina a me, mi prende la mano "lo so che come avvocato sei capace di aiutarlo ma da donna, la stessa che 10 anni fa è scappata via da lui, sei in grado di aiutarlo?" e li cala il silenzio. "Questo non lo so. Vorrei dirti che si, vorrei dirti che saprei affrontare la cosa. Che è una vecchia storia. Che quando lo guardo non sento più niente. Vorrei, ma non posso" un lacrima mi bagna il viso. "Vorrei non sentire questa morsa alla bocca dello stomaco, vorrei non aver tremato davanti a lui dopo averlo rivisto dopo dieci anni. Vorrei ma non posso. Perché il solo rivederlo mi ha devastato. Il solo parlarci mi ha fatto male da cani. Il solo ricevere questi fiori, sentirne profumo mi ha fatto tornare dieci anni indietro. E sto di merda!" altre lacrime scendono lente e allora Taylor mi asciuga il viso con i pollici mentre mi tiene il viso tra le mani "mi dispiace dirtelo, ma il passato va affrontato. Non puoi sempre scappare. La vita prima o poi ti chiede il conto. È ora di pagare." Si alza e raggiunge le altre che si sono alzate per raggiungere la porta. Madison urla un "Chiamalo" e mia sorella dice a Marlen "Cancella quel gruppo, non ci servirà più!" "Perché?" "Vedrai, vedrai" loro escono e io rimango li, sul divano seduta a guardare i fiori sul tavolino. Li fisso. Li prendo, li avvicino al viso. Inspiro e quel profumo mi invade. E come se mi avesse dato una dose di coraggio. Prendo il bigliettino, prendo il telefono digito il messaggio e velocemente invio.
Jenni: Lunedì ore 12.00 allo studio. JJ
Neanche due secondi ricevo la risposta.
Tim: Ok. Grazie.
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Fiori D'arancio. Ancora noi.
Genç Kız EdebiyatıJenni ha 31 anni è un avvocato matrimonialista e la sua vita a Los Angeles è tutta lavoro e carriera. Ma dopo anni trascorsi così, decide di tornare a casa. A Roseburg, Oregon. Non è più la ragazzina insicura e timida che a 21 anni scappa dalla sua...