Capitolo 22

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Un'altra settimana è volata. Ho lavorato tanto, tra il tribunale e gli appuntamenti, non ho avuto tempo per pensare. Per fortuna. Mercoledì siamo stati tutti insieme a cena dai miei. Ho invitato anche Marlen che appena è entrata mi ha messo davanti la conversazione che ha avuto con Trevor. Io sono scoppiata a ridere e con me tutti quanti. Voleva sapere come il biondino insipido come lo ha definito lei, avesse il suo numero. Io ho alzato le spalle e ho ribattuto "miracoli della tecnologia" mi ha ucciso con lo sguardo. Ma poi quando ho visto che la conversazione era bella piena gli ho chiesto come mai il biondino insipido avesse avuto diritto di replica. Ma lei mi ha completamente ignorato e ha cominciato a mangiare con gli occhi nel piatto e la faccia rossa. E allora siamo scoppiati di nuovo tutti a ridere.

È venerdì pomeriggio, ho chiuso da un po' lo studio e sono al supermercato. Devo fare un po' di spesa, ho il frigo vuoto e non posso mangiare solo insalate già pronte. Mentre guardo gli scaffali, sento una vocina di una bambina forte e chiara "papà, papà ma quella non è la ragazza della foto?" io mi giro di scatto e mi trovo davanti Tim bloccato a guardarmi. Ha nel carrello una bambina bionda riccioluta che credo sarà Olly e tiene per mano una bambina più grande con i lunghi capelli cioccolato e gli occhi colore dell'oro che mi fissano. Mi indica con le manine. Poi lascia la mano del papà e viene verso di me. Io la guardo dall'alto mentre lei continua a fissarmi. "Tu sei la ragazza della foto?" io allora mi piego sulle ginocchia e mi metto alla sua altezza. "Foto?" lei si avvicina al mio orecchio e con fare losco mi dice "la foto che tiene nell'ufficio." Si guarda intorno come se stesso spifferando un nuovo mistero della fede e io mi copro la bocca per non fargli vedere che sto sorridendo. "Si, lui tiene una foto, nel suo cassetto, una foto dove vi baciate." E sorride smorfiosa. Io alzo lo sguardo verso Tim e lui è viola. Ma lei continua innocentemente "l'ho trovata qualche tempo fa. Ma papà mi ha detto che era un segreto che non dovevo dire a nessuno. Neanche alla mamma. E io so mantenere i segreti." "Se era un segreto perché l'hai detto a me?" lei alza lo sguardo come per pensare "ma per te non è un segreto c'eri anche tu nella foto." Gli accarezzo i capelli. "Giusto!" mi alzo e ci guardiamo. "Lauren lascia in pace la signorina che sta facendo la spesa" la piccola lo guarda e con una spontaneità disarmante gli dice "papà perché sei tutto rosso?" scoppiamo tutti a ridere. Anche Tim che forse vorrebbe solo scavare una buca e buttarsi dentro. Per rompere l'imbarazzo, do la mano a Lauren e le dico "io sono Jenni ma tu puoi chiamarmi JJ se ti piace di più" lei afferra la mia mano e dice "io sono Lauren e questa piccola qua è mia sorella Olly e lui, vabbè tu lo conosci già è il mio papà" accarezzo la testa riccioluta di Olly che ha la pelle scura di Tim e gli occhi verdi. "Piacere di conoscerti Olly. Siete davvero delle bellissime bambine!" Tim continua il suo monologo muto. Parla attraverso le gradazioni della pelle. Ormai verde. Credo sia molto in imbarazzo. Forse pensa al fatto che siamo detti in macchina dal ritorno da Waltport. Forse crede che io stia soffrendo. Non lo so che pensa, ma gli voglio dimostrare che seppur non avrò mai un figlio mio io adoro i bambini. I miei nipoti sono la mia vita. Non potrei stare tanto tempo lontano da loro, sono tutto per me. La piccola Lauren spezza questi miei pensieri. "Anche tu sei bellissima. Come la mia mamma" e io vorrei sprofondare. "Papà voglio anche io mettermi il rossetto come Jenni!" E io sorrido. "Lauren ti ho già spiegato che il rossetto è per le signorine grandi non per te!" "Ma io ho 7 anni!" "Appunto sei ancora piccola" ma lei mi tira il giaccone e mi fa abbassare verso di lei "Jenni voglio mettere il rossetto come te, puoi convincere il mio papà" gli accarezzo il viso "Lauren tu non hai bisogno del rossetto sei bellissima così, ci sarà tempo vedrai" e sento Tim dietro dire "speriamo più tardi possibile." E sorrido. Mi alzo ma prima gli do un bacio sulla guancia e lei mi abbraccia. Mi getta le braccia al collo e mi dà un bacino e il mio cuore scoppia. Forse Tim se ne accorge e dice alle sue figlie "su torniamo a fare la spesa! Che dopo vi porto al McDonald" e le bambine gridano di gioia. Poi Lauren dice "vieni anche tu con noi? Dai Jenni ci divertiamo. Il papà fa le facce buffe ci fa morire dal ridere" io mi blocco. "Lauren, Jenni non può venire con noi ha altri impegni." "Ti prego papà ti prego" e grossi lacrimoni gli fanno brillare gli occhi. Tim mi guarda io lo guardo. "e che facce buffe fa il tuo papà?" lei mi prende la mano e con un sorriso a pochi denti che credo gli stiano cadendo dice "vedrai vedrai" e io camminando mano nella mano con quella bambina che è la sua copia sputata, so che ora vedrò un pezzo di quel futuro che non avrò mai.

Arriviamo al Mc con la sua macchina. Tim toglie prima Olly dal sediolino e la bambina allunga le braccia verso di me. Io senza pensarci due volte, la prendo tra le braccia. Lei prima mi guarda con fare sospetto poi mi sorride con i suoi dentini piccoli piccoli. E io mi sciolgo davvero. L'accarezzo e lei dice solo "bella" e io gli rispondo "oh tu sei molto più bella". Mi prende un riccio tra le mani paffute e tira forte io lancio un gridolino e lei scoppia a ridere. "hai visto? Ho i capelli ricci come i tuoi!" lei continua a tirare e a ridere mentre io ad ogni tirata fingo smorfie di dolore. Me la metto a sedere sul fianco e la mantengo con una mano. Poi sento che Lauren mi prende l'altra e così entriamo nel McDonald con Tim che si blocca a guardarci. Infatti mi giro a guardarlo e lo trovo ad osservare con occhi pieni di commozione noi che camminiamo tutte insieme. Gli faccio segno di muoversi e lui viene verso di noi. Ci sediamo al tavolo, Tim va a prendere le nostre ordinazioni io resto con le bimbe. Lauren mi fa mille domande, che lavoro faccio. Perché non sono sposata. Perché non ho figli. Perché sono vestita così elegante e non in tuta e scarpette come la sua mamma. Insomma un interrogatorio. Balbetto risposte vaghe. Ma Tim ci salva portando il cibo. Mentre mangiamo Lauren sgancia una vera e propria bomba. "Jenni lo sai che la mia mamma e il mio papà stanno divorziando?" io quasi mi strozzo con la coca cola mentre Tim inizia a tossire. "La mamma dice che il papà non le vuole bene più. Che non vuole stare più con noi perché..." e si blocca e mentre Tim lo vedo imprecare tra i denti, allora cerco di aggiustare il tiro "Lauren tesoro, il papà vorrà sempre bene alla tua mamma e vorrà sempre stare con voi. Ma non nella stessa casa. Avrà una casa tutta sua e voi potrete andare ogni volta che volete." Sospiro "purtroppo i grandi a volte si vogliono bene ma non si amano più. Ma ciò non vuol dire che non ami voi con tutto se stesso. Vero papà?" Tim mi guarda "certo. Voi siete tutta la mia vita" e guarda Lauren. "Ma non ami più la mamma?" "Gli voglio un gran bene. Insieme abbiamo creato voi che siete la cosa più bella al mondo. Ma non andiamo più d'accordo sotto lo stesso tetto e noi vogliamo andare d'accordo per il vostro bene e quindi abbiamo deciso di separarci." Lei ci pensa un po' su e poi dice "ok. Papà e ora tu ami Jenni?" Tim si blocca. Non parla. Io credo di svenire eppure dico "io e il tuo papà ci siamo amati, ricordi la foto?" lei annuisce. "Ma è stato tantissimo tempo fa, poi ha conosciuta la vostra mamma e poi siete nate voi e credo che lui ora ami solo le sue piccole donne." Lei continua ad annuire e riprende a mangiare il suo panino. Io riesco di nuovo a respirare e Tim rilassa le spalle tese. Sospiro, cavolo questa bambina è una mitraglietta di perché. Ci penso e scoppio a ridere tutti mi guardano e io dico solo "Lauren sei troppo intelligente per la tua età!" Lei mi fa un sorriso smagliante e poi continua a magiare. Riprendiamo tutti a mangiare e Tim fa davvero quelle facce buffe che fanno davvero ridere. Olly ha il viso pieno di maionese, per fortuna porto sempre con me delle salviette imbevute, ne prendo una e comincio a pulirle le manine e il musino. "ecco bella patatina ora sei tutta pulita" e lei mi ringrazia con un bellissimo sorriso. Ancora una volta mi sciolgo, volto il viso per buttare la salvietta e trovo Tim intento a fissarmi, con un sorriso che gli prende anche gli occhi. Le maledette fossette in sfoggio e io arrossisco abbassando lo sguardo. Tra me e me mi dico "Dio aiutami."

Fiori D'arancio. Ancora noi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora