Siamo davanti alla grande scrivania della Dottoressa Lovely. E se ero reticente a cambiare ginecologo, quando lui stesso mi ha consigliato la dottoressa e ha detto il suo nome mi è spuntato un sorriso. E un po' mi sono convinta. Infondo non potevo andare a Los Angeles ogni volta per fare una visita. Non fa bene a me e non fa bene al piccolo fagottino che porto in grembo. Mi metto una mano sulla pancia ancora piatta e sorrido. Sono incinta e ho paura tanta paura, ma non faccio altro che sorridere. Alzo la testa e trovo Tim che fissa la mia mano. Mi stringe forte l'altra e sorride sicuro. É passata una settimana da quando abbiamo saputo del bambino. Ho chiamato subito il mio dottore, che mi ha detto di fare la beta, per capire di quante settimane ero e se la gravidanza era ben impiantata. Dai risultati si evince che la gravidanza è forte, perché dovrei essere di qualche settimana in più da come sono alti i valori della beta. Ma il primo rapporto lo abbiamo avuto poche settimane fa e quindi posso essere incinta solo di meno settimane. Il dottore ha detto che è un buon segno. Vuol dire che la gravidanza è ben impiantata, ciò nonostante mi ha dato riposo assoluto, niente stress emotivi, niente sforzi. E così ho passato l'ultima settimana a casa, sul divano. Tim ha passato tutto il tempo possibile con me. Si è praticamente trasferito da me. Mi ha coccolato in tutti i modi possibili. I miei genitori quando hanno saputo la notizia sono esplosi dalla gioia, mia mamma mi ha stretto tra le braccia piangendo. Mio padre mi ha accarezzato il viso, con gli occhi pieni di lacrime, poi ha guardato Tim che mi portava dell'acqua e l'acido folico che devo assumere tutti giorni, e gli ha messo una mano sulla spalla. Si sono guardati, hanno annuito e senza dirsi niente, credo che siano accettati. E io sono scoppiata a piangere. Le ragazze vanno e vengono, fanno le pulizie, fanno le lavatrici, sistemano casa, mentre io gioco con i miei nipoti. Mi sento in una bolla d'amore e prego giorno e notte il Signore che non scoppi. Subito dopo l'ordine tassativo del dottore di riposo assoluto ho chiamato Trevor e gli ho delegato tutte le mie pratiche. Per il sommo piacere di Tim, che ancora lo chiama Trevor il coglione. Dal canto suo Trevor appresa la notizia mi ha fatto un grosso augurio e mi ha dato il suo appoggio completo. Marlen porta avanti e indietro le pratiche dal mio studio a quello di Trevor e non la vedo molto contenta di questo, anche se credo che la sua titubanza non dipenda solo dall'andare avanti ed indietro. Credo che stare a stretto contatto, tutti i santi giorni con Trevor la metta in agitazione. Vedremo.
La dottoressa, guarda tutte le mie cartelle cliniche e poi ci guarda. "Ok, signora Dorey. Ho letto tutto e non le mentirò" io annuisco agitata. "Lei è affetta da PCOS e questo rende le cose un po' complicate, ma non impossibili." E io sospiro. "Al momento, la sua beta è buona. Ciò significa che la gravidanza è ben impianta. Ma per sapere per certo di quante settimane è, dobbiamo effettuare un ecografia, poiché non abbiamo come riferimento l'ultimo ciclo, che manca da un po' come lei ha detto. Perciò venga con me e facciamo l'ecografia." Io annuisco e la seguo. Mi sdraio sul lettino, slaccio i jeans e mi scopro la pancia. Tim è affianco a me e mi prende la mano. Mi infonde sicurezza, ma vedo che anche lui è preoccupato. La dottoressa mette il gel e appoggia la sonda sulla mia pancia. E io inizio ad affannare, sento il cuore esplodere. La dottoressa se ne accorge. Mi guarda con comprensione. Sposta la sonda sul mio ventre, poi ci indica un puntino piccolissimo sullo schermo. "Vedete questo puntino?" e noi annuiamo "questo è il vostro bambino." E io scoppio a piangere e le lacrime mi offuscano la vista. Tim si avvicina al viso e mi bacia una guancia "non piangere amore" ma io nego con la testa "sono lacrime di gioia, sono lacrime di gioia" e tiro su con il naso. "E di gioia devono essere" dice la dottoressa mentre continua a guardare lo schermo. "Lei è di 6 settimane, la gravidanza è ben impianta. Questa è la camera gestazionale, questo cerchietto bianco è il sacco vitellino e questo bozzo qui di circa 5 millimetri è l'embrione. È tutto nella norma." Sospiro forte, e altre lacrime mi scendono. Tim si avvicina all'orecchio "visto amore, tranquilla è tutta nella norma." E io annuisco. Mi rivesto e ci rimettiamo davanti alla scrivania. "Allora quello che possiamo fare ora è ben poco. Manca circa metà del tempo alla fine del primo trimestre e quindi in questo tempo voglio che lei stia attenta. Niente stress, niente sforzi" ma Tim la interrompe "su questo abbiamo già provveduto. Lei sta al casa sul divano, tranquilla ha un'intera squadra al suo servizio. Starà a riposo" la dottoressa sorride e io divento rossa. "Allora si riposi, prenda le vitamine. Mangi poco ma di qualità e stia tranquilla andrà tutto bene" e io annuisco, non riesco a fare altro. "Di solito vedo le mie pazienti ogni mese, ma per lei è meglio vederci ogni due settimane. Così stiamo tutti più tranquilli. Se non avete altre domande" ma Tim attira l'attenzione della dottoressa. "Dottoressa possiamo avere rapporti? È pericoloso per il bambino?" io sorrido imbarazzata e la dottoressa se ne accorge. "Potete avere rapporti, ma con attenzione. Senza esagerare" lui annuisce sorridendo.
Appena entro in macchina, apro la cartellina e guardo la foto dell'ecografia. Guardo questo miracolo, accarezzo la foto con le dita. Alzo lo sguardo e trovo Tim a fissarmi. Mi attira a sé. "É perfetto, tu sei perfetta. Dio Jenni ho il cuore che mi sta esplodendo. Sono così, così felice." Lo abbraccio forte. "Lo sono anch'io. Sono davvero felice. Così felice che ho paura di perdere tutta questa felicità" lui mi prende per le spalle e mi costringe a guardarlo in viso "Jenni andrà tutto bene. Il nostro bambino crescerà dentro di te bello e forte. Ed avrà i tuoi occhi neri come la notte e i tuoi ricci ribelli. E se sarà una bambina sarà bellissima ed intelligente come la sua mamma" e io mi tuffo tra le sue braccia. "E se sarà maschietto?" cerco di sdrammatizzare, perché anche lui ha bisogno di essere rassicurato e non sempre travolto dalle mie paure. "Cazzo se sarà un maschietto, sarà bellissimo come il suo papà!" e scoppiamo a ridere. "Si, sarà bellissimo come te. E si vede che muori dalla voglia di avere un maschio. Infondo tu già hai due bambine. Vuoi un emozione diversa. È normale lo capisco." Ma lui non sorride più mi prende il viso, ma io non volevo infierire. "Non sminuire l'emozione che sto provando, ti prego. Si ho già due figlie e le amo da impazzire, non fraintendere quello che sto per dire. Ok?" e io annuisco "ma è la prima volta nella mia vita, che davanti alla possibilità di diventare padre sono felice. Felice davvero. Perché quando ho saputo che lei aspettava sia Lauren sia Olly, ero tutto tranne che contento. E credimi mi viene una gran fatica dirlo, ma è la verità. Solo quando ho visto i loro occhi ho capito la felicità dell'essere genitore" gli accarezzo la guancia. Gli sfioro le labbra "ma ora, a 31 anni saperti incinta di me, dopo tutto quello che abbiamo passato, che tu hai passato. Io sento crescere dentro di me un'emozione indescrivibile. Credimi. E non mi frega un cazzo se è maschio se è femmina, io voglio questo bambino perché è parte di te, di noi. Lo voglio nella stessa maniera in cui ho voluto te in tutta la mia vita. E credimi non c'è cosa al mondo che ho desiderato di più." Lo bacio, lo bacio forte. Gli bacio la fronte, il naso, le guance. Bacio ogni minima parte del suo viso, mentre gli sussurro "portami a casa, voglio fare l'amore con te"
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Fiori D'arancio. Ancora noi.
ЧиклитJenni ha 31 anni è un avvocato matrimonialista e la sua vita a Los Angeles è tutta lavoro e carriera. Ma dopo anni trascorsi così, decide di tornare a casa. A Roseburg, Oregon. Non è più la ragazzina insicura e timida che a 21 anni scappa dalla sua...