"Non ci sarebbero stati due cuori così aperti, gusti così simili, sentimenti così all'unisono."(Jane Austen)
Strinsi la mano di almeno venti persone che non conoscevo, e sentii le grida ben attutite di quindici bambini che giocavano a rincorrersi, felici nei loro travestimenti e totalmente assorbiti dall'atmosfera di festa.
Quest'ultima era davvero stata organizzata fino all'ultimo dettaglio. Ogni bambina aveva una coroncina e una maschera, mentre i bambini avevano una spada e una corona da re, a prescindere dai loro travestimenti. Le tovaglie erano a tema con Rapunzel e Ariel, così come i piattini, i tovaglioli, i bicchieri, i palloncini e...tutto. Tutto quanto.
Ogni invitato indossava una maschera, e sebbene le donne ne fossero entusiaste, la maggior parte degli uomini in quella stanza non sembravano felici quanto il sesso forte.
I miei genitori non facevano altro che distribuire da bere tra gli invitati, parlottare con i nonni di Janel, e coinvolgere il più possibile Tom, il padre di Erik, che se ne stava in disparte un po' imbarazzato, e guardando sua nipote con occhi dolci.
«Adesso posso dirti che con questi capelli sembri un'altra persona?» se ne spuntò Erik, mettendosi a fianco a me, con un bicchiere di punch in mano.
«Dovrei prenderlo come un complimento, oppure è uno dei tuoi modi gentili e da galantuomo per dirmi che com'ero prima facevo schifo?»
«Florencia Florencia... Per quale assurdo motivo prendi tutto così sul personale e vai sulla difensiva come un gattino che scappa su un albero?»
«Io non prendo tutto...»
«Fossi in te non lo negherei.» mi interruppe senza scusarsi. «Hai cambiato colore di capelli e taglio, ma non personalità, lo sa questo, vero?»
Il suo dannato sarcasmo pungente. «Già, quella è una dote permanente, sai? Rimane, nonostante la merda che ci circonda e le persone che fanno di tutto per far perdere l'autocontrollo ad altre.»
Colse in pieno la frecciatina. «Touché.» mi indicò con la mano che teneva il bicchiere. La tentazione di rovesciarglielo addosso era tanta, ma la maturità che mi spingeva a comportarmi da brava madre era di più.
Si allontanò, avvicinandosi ad una bionda con un seno da far paura e un viso perfetto.
Come poteva stare a provocarmi perennemente, H24, e poi, alla prima occasione, piantarmi in asso per una bionda che sembrava una porno star?
Evitai di incrociarlo per tutta la sera.
Lollie, l'husky di Janel e Flyn, si avvicinò scodinzolandomi e strusciandosi (per quanto potesse) sulle mie gambe, mentre mi ero concessa una tregua dal trambusto che c'era dentro, rifugiandomi nella veranda silenziosa della mia amica.
Mi sedetti sul dondolo, desiderando improvvisamente di avere una sigaretta, sebbene non fumassi da quando avevo provato per la prima volta a sedici anni.
Ma dicevano che fumare aiutasse a scaricare lo stress, e io in quel momento avevo decisamente bisogno di un intero pacchetto di sigarette.
Anche due.
«Buon Dio, Amanda, hai visto con che faccia si è presentata Florencia Crownover? Fossi stata in lei non sarei neppure riapparsa in città! Tanto meno dopo che si è separata da Roy, lasciandolo a Chicago e portandogli via la bambina. Certa gente non ha idea di cosa sia il senso del pudore.»
Trattenni il fiato.
Non era vero. Io non mi ero separata da lui. Ed era stato lui ad abbandonare me e Noely!
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Dalla tua parte
ChickLitQuando hai diciotto anni, sai poco della vita. Il mondo ancora non ha una forma distinta, e tutto sembra non avere un senso, ancora. E quando il mondo di una diciottenne viene invaso da pannolini, tutine, sonagli e ninna nanne, quel mondo assume una...