"A volte tutta la vita si riduce ad un unico, folle gesto."
(Dal film Avatar)Ero ansiosa, il volto pensieroso e serio di John non aiutava di certo a migliorare il mio stato di panico e di preoccupazione. Mi ero recata nel suo ufficio, datone la mia poca esperienza con gli accessori volevo disperatamente che egli mi desse il suo parere, se stavo camminando verso la giusta via. Venni accompagnata da Collin, che assieme a John scrutava con intensità i miei schizzi, di tanto in tanto si scambiavano qualche occhiata complice o qualche cipiglio perplesso. Poi, fu l'ora del verdetto John chiuse il mio quaderno porgendolo gentilmente.
-"Mi piace Stefens.. entro domani vorrei che tu finisca la collezione, siccome andranno in produzione per la sfilata di Capodanno voglio che sia fatto tutto in estremo anticipo. La settimana prossima è Natale"- concluse sorridendo da un orecchio all'altro, poi mi concentrai sulla frase iniziale, terminare la collezione per domani? ciò implicava disegnare al massimo altri venti pezzi, non ce l'avrei mai fatta.
-"Spero di farcela.."- tentennai, provando a sorridere anch'io.
-"Ce l'ha farai Stefens, sono convinto. Hai un gran potenziale"- sorrise nuovamente, poi osservò l'orologio sul suo polso quello in acciaio lucente.
-"E' ora, scusate ma ho una riunione di briefing"- s'alzò dalla sua sedie girevole marrone e ci porse un sorriso cordiale, prima che però abbandonasse il suo studio, mi puntò.
-"Oh, appena hai notizie per Portland non esitare a dirmelo, così preparò i biglietti per te e per Derek"- quella frase mi lasciò l'amaro in bocca oltre al fatto che non potei ribattere per via della fretta che aveva. Sospirai affranta, ero fiera di dove ero arrivata, fiera del fatto di aver lasciato casa per inseguire finalmente il mio sogno ma a quanto pare tutto nella vita aveva il suo grande prezzo.
-"Cosa vai a fare a Portland?"- s'incuriosì Collin nel mentre raggiungevamo l'ascensore.
-"Storia lunga"- tagliai corto seccata, egli per fortuna non insistette bensì scrollò lo spalle con nonchalance. Quando ritornai al mio ufficio e all'ispirazione che purtroppo mancava quel giorno, qualcuno bussò allo stipite della mia porta che era rimasta aperta. La visione di Jessie mi fece ritornare il sorriso.
-"Si può?"- quando puntai i suoi occhi scuri, sorrisi rassicurata, incitandola ad entrare.
-"Jess, ma certo che puoi entrare che domande!"- si sedette sulla sedia in acciaio di fronte alla scrivania con due caffè che poggiò su quest'ultima.
-"Ho pensato che alle undici del mattino ci stesse bene un po di caffè"- ridemmo insieme mentre afferrai la tazzina di caffè e ne sorseggiai un pizzico.
-"Come sta Finch? non riesco mai ad incrociarlo"-
-"Oh si sta bene, è molto impegnato con il reparto delle collane John è molto insistente"-
-"Già..."- confermai a bassa voce.
-"Tu piuttosto, come vanno le cose con Derek?"- ammiccò la mia amica, assumendo un tono di voce malizioso.
-"Tutto come dovrebbe andare, insomma si comporta normalmente almeno per ora"- scrollai le spalle con nonchalance.
-"Be'abiti a casa sua ma non è detto che lui debba tenerti prigioniera"- si finse offesa incrociando le braccia al petto.
-"Non sono sua prigioniera, ma hai ragione mi dispiace se vi ho trascurato un po.. che ne dite se domani sera andassimo a cena tutti e tre insieme?"- sorrisi a fior di labbra per la brillante idea che avevo avuto, amavo la loro compagnia sapevano sempre come farmi ridere.
-"Ottima idea, e con il concorso come va?"-
-"Credo bene insomma.. io disegno abiti, è un po diverso trasferire la tua ispirazione su un oggetto come "un orologio" o un accessorio"- sbuffai seccata, sorseggiando il mio caffè.
-"Be' io pensavo l'avessi capito, Cartier è molto famoso per i suoi gioielli. Io spero di far parte delle vincitrici, credo di essere brava come Product Manager"-
-"Io credevo amassi la moda e che fossi qui per questo"- dissi sbalordita ridacchiando leggermente.
-"Certo amo moltissimo la moda, lavorarci è stupendo ma mi piace molto di più far quadrare i conti"- ridemmo insieme, quella pausa mi fu di grande aiuto tant'è che non appena ella lasciò il mio ufficio fui colta da un improvvisa ispirazione, sperai che bastasse per disegnare altri diciannove modelli.
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IL CORAGGIO DI RESTARE (In corso)
RomanceNina Steffens è una giovane ragazza di 23 anni che vive a Manhattan assieme a sua madre, dipendente dall'alcol, e lavora in un asilo assieme alla sua collega Kim. Il suo sogno nel cassetto è di diventare una famosa stilista di moda. Dopo aver rotto...