29. Talento nascosto

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"Dubitate di tutto, ma non dubitate mai di voi stessi

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"Dubitate di tutto, ma non dubitate mai di voi stessi."
(André Gide)


-"Non sono un bambino, puoi andare adesso"- sbottó acidamente, al che la donna rammaricata abbassò lo sguardo tristemente. Eravamo in camera sua, stavo finendo di leggere un libro che avevo comprato a New York ma che non avevo ancora finito per via del duro lavoro da Cartier. Egli se ne stava nella sua parte del materasso, io dalla mia comodamente e con la gambe incrociate. Non appena udì quelle parole che mi fecero ribollire il fegato, sollevai il capo e gli rivolsi uno dei miei migliori sguardi omicida.
-"Penso proprio che tu sia guarito"- bofonchiai, ritornando poi alle mie pagine, egli stava provando ad avvicinarsi, sua nonna era uscita di scena senza ribattere alla maleducazione di suo nipote.
-"No, resta lì dove sei"- gli puntai l'indice contro, stava provando ad avvicinarsi e a ficcare il naso sul mio libro.
-"Che c'è, perché ora fai così?"- rise sarcastico, probabilmente seccato da ciò che gli avrei detto li di a poco.
-"Perché tratti male tua nonna, lei.. è gentile con te"- continuai a sfogliare il mio libro dalla copertina rosso scuro, mancavano ancora dieci pagine. Quella mattina del trenta la febbre di Derek era nettamente calata, non aveva più vomitato ma in compenso aveva approfittato nello starsene a letto e costringendomi a restare al suo fianco. La sera prima mia madre e Megan avevano abbandonato il cottage ritornando nella loro modesta abitazione di Manhattan, John promise a mia madre che si sarebbero visiti presto che l'avrebbe invitata alla sfilata di Capodanno e poi al cenone che si sarebbe tenuto nelle ore successive, sperai egoisticamente che ella fosse troppo ubriaca per accettare, quella relazione non mi convinceva per niente.
-"Non la tratto male, è lei che insiste su tutto"- era ritornato al suo posto completamente distante dalla mia figura, aveva acceso la tv e bazzicava fra i vari canali.
-"Insiste perchè ti vuole bene Derek"- ribattei seccata, stufa del fatto che l'atmosfera e la concentrazione fossero state distrutte, chiusi rumorosamente il libro e mi alzai dal materasso sgranchendomi la schiena e il collo.
-"Dove vai?"- sul viso di egli comparve un grosso cipiglio.
-"A mangiare qualcosa sto morendo di fame"- era l'ora della merenda e Ellen aveva sempre in servo per noi tantissime carinerie.
-"Resti anche stanotte?"- aveva puntato lo sguardo alla televisione, osservando distrattamente una partita di hokey che stavano trasmettendo in diretta.
-"Si"- tentennai, dormivo bene in camera con lui, gli incubi sembravano momentaneamente spariti, scappati a gambe levate. Fui grata del fatto che Derek di notte non provasse ad avvicinarsi o a cingermi la vita con le braccia, ci limitavamo a dormire ognuno nella parte propria e questo mi fece sorridere.
-"Se prometti di essere più gentile con tua nonna"- imposi, a braccia strette al petto e adagiata allo stipite della porta prima che potessi varcarla. Avevo indossato dei pantaloni aderenti e caldi mentre sopra avevo scelto un largo maglione color bronzo.
-"Non puoi ricattarmi in questo modo"- sorrise di sghembo, osservandomi serio, fin troppo serio.
-"Certo che posso"- controbattei leggermente ironica. Egli prese un grosso respiro, non sembrava divertito come lo era solitamente.
-"Nina non sono affari tuoi va bene? Non tratto bene qualcuno soltanto perchè lo sta facendo adesso, avrebbe dovuto pensarci tempo fa quella vecchietta.."- quelle parole m'arrivarono dritte al cuore, facendomi chiudere immediatamente lo stomaco in una morsa stretta e decisa. Non avevo mai sentito parlare qualcuno in una maniera così rude e menefreghista, sua nonna avrebbe avuto più o meno una settantina d'anni e non era giusto trattarla in quel modo per i pochi anni che le sarebbero rimasti da vivere.
-"Si.. mi sa proprio di si, sei guarito"- una smorfia di ribrezzo e rabbia si impregnò sul mio viso, non gli lasciai modo di rispondere, innverosita mi piantai fuori da quella stanza sbattendo probabilmente la porta un po troppo forte.

IL CORAGGIO DI RESTARE (In corso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora