Capitolo 60- Venimi a prendere

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Quell'incontro con Adriano mi ha fatto capire che attraverso il dialogo è possibile giungere ad un compromesso, tanto che mi è quasi passata per la testa l'idea di invitare Niccolò alla festa di stasera, ma poi ho capito di essermi illusa di vivere una vita diversa da quella che in realtà vivo. Di conseguenza ho rinunciato, anche se in questo momento me ne sto pentendo, dato che ho questo vestito rosso lungo che mi copre fino a gran parte del tacco delle décolleté e non ho idea di come riuscire ad arrivare a fine serata. Sono seduta su un divanetto, sperando che a nessuno venga voglia di fermarsi e sedersi al mio fianco.

-Fiamma, sei bellissima stasera, come sempre del resto.- Come non detto: Luca con il suo smoking scuro mi squadra da capo a piedi, nonostante io sia seduta, e la mia posizione non renda giustizia alla bellezza dell'abito.

-Tu invece stai sbavando davanti a qualcosa che non potrai mai avere, come sempre del resto.- Mi alzo in piedi ed esco dalla sala, in cui si sta svolgendo questa festa, di cui devo ancora capire a fondo la motivazione, controllando che i miei genitori siano abbastanza impegnati ad ammirare l'opera d'arte moderna, donata da un amico di famiglia per ricordare mio nonno.

-Ho fatto lo stronzo l'altro giorno in classe, mi dispiace.- Mi segue giù per le scale, ma io mi fermo sul pianerottolo tra il terzo ed il secondo piano, rischiando quasi di ritrovarmi in una situazione imbarazzante, nel momento in cui mi giro verso di lui all'improvviso, trovandomi a pochi centimetri dalle sue labbra.

-No, è diverso. A te non dispiace per niente. Ti senti figo davanti ai tuoi amici con quel tuo atteggiamento da bad boy. Vuoi insultarmi davanti a loro perché ti sei sentito ferito nell'orgoglio quando ti ho rifiutato. A me personalmente non interessa niente, ma ti prego, non dirmi che ti dispiace.- Gli punto l'indice contro, premendo la punta del dito contro il suo torace senza staccare gli occhi dai suoi. Io penso veramente quello che gli ho appena detto, ma lui  sembra aver interpretato le mie parole diversamente.

-Fiamma, sei l'unica che mi tiene testa.- Soffia sul mio collo, facendomi rabbrividire, nonostante io non riesca a capirne il motivo. Appoggia le mani sui miei fianchi ed io non riesco a reagire immediatamente, probabilmente perché mi ha colta di sorpresa. -Sei bella quando ti arrabbi e quando arrossisci a causa della nostra vicinanza...- Scuoto la testa, capendo di star per fare un'enorme cazzata, e lo allontano velocemente, anche se oppone una leggera resistenza.

-Goditi la festa, Luca.- Recupero il cellulare dalla borsetta e scendo di corsa le scale di casa, fino ad arrivare al soggiorno, dove mi confondo tra alcuni invitati, i quali probabilmente non gradivano molto la confusione del piano di sopra.

Messaggio a Nic❤️
Quanto tempo impieghi per venire da me?

La sua risposta arriva quasi all'istante, cosa che mi stupisce molto, in quanto lui non è il tipo di persona che trascorre la sua serata con il cellulare in mano. Se qualcuno mi avesse chiesto di immaginarmelo, avrei scommesso di trovarlo al parcheggio con i suoi amici con una birra ed una sigaretta in mano, magari parlando della partita della Roma.

Messaggio da Nic❤️
È successo qualcosa?

Messaggio a Nic❤️
Ho bisogno che Peter Pan mi porti nella sua Isola che non c'è

Messaggio da Nic❤️
Hai avuto fortuna: sono più vicino di quanto credi.

Messaggio a Nic❤️
Portami una birra: ho bevuto troppo champagne.

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