~ Attenzione ~

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Maledetta attenzione!Ero così sovrappensiero che non ho fatto caso che Margaret stesse camminando verso il vano dell'ascensore: mi sono voltata di nuovo a guardare quei due dei che osservavano i miei movimenti ed era fatta, ero dentro

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Maledetta attenzione!
Ero così sovrappensiero che non ho fatto caso che Margaret stesse camminando verso il vano dell'ascensore: mi sono voltata di nuovo a guardare quei due dei che osservavano i miei movimenti ed era fatta, ero dentro.
La discesa l'ho trascorsa praticamente vicino alle porte, accanto al facchino, pregando in tutte le lingue che conosco, cioè due, di farmi uscire da lì il prima possibile. Ero fin troppo concentrata nel conto alla rovescia e a sperare che nessuno salisse così da rallentare la discesa, che non ho ascoltato nessuna delle ramanzine di Margaret.
Ho ripreso a respirare solo fuori. Porca Sonia.

- Capito? Insomma! Sto parlando con te! -

Mi volto verso Margaret mentre lei cammina al mio fianco nel parcheggio - Scusa, Eminem. Potresti ripetere? -

- Cos'è che ti ha sconvolto di più, esattamente? Aver risposto o aver ottenuto il ruolo al novantanove per cento? -

- Cosa? -

-  Non è ancora ufficiale, ma dovresti essere Liv. -

- Cosa!? -

Margaret mi sta guardando scuotendo la testa - Cos'è che non capisci, esattamente? -

- Allora aveva davvero ragione! - dico sovrappensiero, ripensando alle parole di quell'idiota raccomandato.

- Sì. Insomma, George deve comunicarlo ai produttori ma non dovrebbero esserci problemi. -

Frena l'entusiasmo, Vivian.
Non voglio illudermi.
Non voglio pensare che avrò davvero un cucciolo per il mio compleanno e poi si rivelerà essere un'orrida borsa verde pistacchio, con tanto di "Anche questa puoi portarla a spasso!"

Siamo arrivate in macchina e il mio cuore ha ripreso a battere in maniera più regolare.

- Non sei contenta? - chiedo a Margaret che sta in religioso silenzio mentre siamo sulla via del ritorno.

- È che... È che questo show è impegnativo, Viv. Non è come Baby sitter per amore... -

- Lo so benissimo, Eminem. Per questo ho mandato il video. - replico osservando le auto che mi sfrecciano accanto.

- Ti massacreranno. Ci hai pensato? -

- Sì. Può essere. Ok, sicuramente. - mi correggo, guardando Margaret che alza le sopracciglia in segno di disapprovazione.

Restiamo in silenzio per un po', ma gli scatti continui del caschetto grigio mi dicono che, molto probabilmente, Margaret sta sostenendo una conversazione mentale con me o con se stessa, così comincio.

- Cosa. -

- Nulla. -

- Eminem. Cosa. -

- Nulla, ho detto. -

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