Pranzare con Taissa è sempre un'avventura.
Oggi mi ha portato in un nuovo ristorante, a Venice. Glielo ha consigliato una food blogger amica sua.
Si è persa circa tre volte e siamo passati davanti al locale almeno quattro, se non cinque volte, prima di entrare e ottenere un tavolo esibendo un codice ricevuto tramite l'account di questa ragazza.Il posto è carino, sembra di essere in un giardino pensile, anche se siamo nella sala interna, con pareti interamente ricoperte di foglie e fiori veri.
Mi sembra di essere su un'isola del Pacifico e si respira un'aria rilassante, non fredda di condizionatore, per fortuna,
oltre che profumata a causa dei fiori.
Ma io amo troppo la carne e penso che, a meno che non tornerò con lei, questa sarà la prima e l'ultima volta che ci mangerò.
O almeno, spero di mangiare qualcosa e non semi o germogli come se fossi un uccello.Il nostro tavolo è nell'angolo del locale, contornato da piante rampicanti con dei fiori gialli che rivestono le due pareti. Sul tavolo di legno c'è un biglietto giallo, con su scritto Malibu in una grafia elegante.
- Che c'è!? Mi piace questo soprannome, lo sai! E poi potremmo rischiare di trovarci addosso i paparazzi, se dessi il mio nome vero. - dice sorridendo Ty, mentre si accomoda e si scatta una foto.
- Sì, perché taggarti qui li farà stare lontani. - rispondo scuotendo la testa.
- Era troppo bello questo muro, non potevo non farmi un selfie! Guarda! - ribatte facendo spallucce e mostrandomi lo schermo.
- Allora, Zuma, - inizia, mettendo il cellulare al centro del tavolo, dopo un attimo di silenzio in cui ci ha smanettato ancora, e dopo aver assaggiato il centrifugato di benvenuto che la cameriera ci ha offerto - cosa le hai fatto? -
Era già in ritardo per iniziare questa conversazione.
- Niente. - dico facendo schioccare il collo.
- Mh? -
- L' ho provocata un po'. -
- Mh? -
- L' ho provocata. -
- Mh!? -
- L' ho provocata molto. -
Per tutto il viaggio in macchina, dagli studios fino al motel dove alloggia, Vivian non mi ha rivolto la parola nonostante abbia provato a parlare con lei.
Taissa ha tentato di convincerla che un account ufficiale le avrebbe solo potuto fare del bene, a livello professionale. Ha cominciato a parlare di algoritmi, popolarità e Dio solo sa cos'altro pur di persuaderla a crearne uno pubblico, senza successo.
Non ha ascoltato lei, che pare le stia simpatica, per cui non oso immaginare quante me ne abbia dette, nella sua testa, quando anch'io ho provato a dirle che Taissa non si arrenderà finché lei non le darà ascolto!
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Limen
RomanceLimen vuol dire soglia ed è facile confonderlo con limes, che significa confine, proprio com'è facile sovrapporre i due concetti, anche se sono diametralmente opposti. La soglia è qualcosa da varcare, il confine è qualcosa da non attraversare, se no...