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Porca Sonia!

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Porca Sonia!

Ho appena chiuso fuori quell'idiota raccomandato e, per appoggiarmi alla porta, ho dato anche una testata. Che cretina integrale.

Ma che diamine ci fa qui fuori Sky Moore!?
Io lo sapevo che accettare il passaggio da Taissa sarebbe stato un errore. Cosa vuole!?
Farlo entrare, io? Ma è impazzito!?

Lo Stai attenta a quello di Margaret mi è risuonato nel cervello come un allarme.
Già poco fa, al telefono, mi ha domandato della mia mattinata e mi ha chiesto se si fosse comportato bene con un terzo grado che nemmeno L'FBI avrebbe potuto fare meglio. Se sapesse che è stato qui manderebbe una S.W.A.T. all'istante.

Deve parlarmi!
Deve ancora offendermi e dire che pensava di parlare con una ragazza intelligente, il che significa che mi ritiene stupida?
Oh no, non ho voglia di ascoltare altre offese. No, grazie.
Perché, poi? Perché stavo per fare qualcosa che lui fa praticamente sempre!?

Però... se è arrivato fin qui dev'essere importante.
E se si trattasse di lavoro?
Se si trattasse di Jeff che ha preso provvedimenti visto quello che stavo per fare stamattina?
E se George non mi volesse più per quello che è quasi successo con Jeff? E se qualcuno mi avesse vista discutere con Sky Moore?
E se la mia carriera fosse stroncata così, oggi, adesso!?

- ASPETTA! - grido aprendo la porta di scatto, ma lui non è più qui fuori a guardarmi come un cane bastonato.

- PORCA DI QUELLA PORCA DI SONIA! - mi abbandono alle mie personali imprecazioni colpendo lo stipite della porta con il pugno chiuso, quando sento dei passi dal fondo del corridoio pavimentato che costeggia gli ingressi.

- Poi sarei io, il violento! Se continui così dovrai pagare i danni. - Sky Moore cammina indicando la porta con un breve cenno del capo; mani nelle tasche anteriori, camicia arrotolata che scopre gli avambracci e sigaretta fra le labbra. Un sorriso quasi impercettibile nasce lascia il posto ad un' espressione seria - Povera Sonia. Ho l'impressione che tu la ami quanto ami me. -

- Molto di più. - dico sbuffando e incrociando le braccia.

Più Sky Moore si avvicina e io più percepisco il suo profumo da spaccone, che si intensifica ancora quando arriva sulla soglia della porta e mi domanda - Mi fai entrare? -

- Si tratta di Jeff? - chiedo, mentre sento crescere l'agitazione.

- Jeff? No! - esclama lui stupito.

- Allora riguarda George! Qualcosa non va a lavoro? - domando ancora, cercando di non tentennare e respirare bene.

- A lavoro è tutto ok. È una cosa personale. - Sky Moore muove un altro passo e mi guarda dritto negli occhi - Posso entrare? -

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