Proprio non vuole entrarmi in testa, la realtà.
Nell'attimo in cui non ho capito chi fossi e dove mi trovassi, ho pensato che fosse tutto un sogno, un mio viaggio mentale particolarmente realistico. Ma il vociare che avverto quando i fischi nelle orecchie si arrestano, mi fa capire che è tutto vero e che, ovviamente, ho fatto un'altra Vivianata.- Siediti, Vivian. Così. - la voce di Taissa mi sembra venire dall'oltretomba.
- E se fosse un aneurisma? -
Cosa?? Un aneuche??- Oh, Cora! Non dire sciocchezze! - Non so chi sia questa Cora ma so per certo che voglio nessuna cosa che mi sembra pericolosa per la mia salute.
- Porca Sonia. - dico in un soffio, toccandomi la testa. Ad alta voce. Una Vivianata nella Vivianata. Questa vale più punti.
- Vedi, Ty? Dice cose senza senso! Non significa nulla porca Sonia.
È un aneurisma! O un ictus! - continua con tono concitato la Cora che non conosco e che ha visto troppi medical drama.- Nessun ictus, lo dice anche da lucida. Tieni. Prendi, Hannah. -
Apro gli occhi lentamente e la mano di Sky Moore, che vedo un po' sfocato, è aperta, col palmo rivolto verso l'alto. Al centro c'è... non so che c'è.
- Cosa sono? Cristalli? Vuoi drogarmi!? -
- Sì. Col sale dei cracker. - replica sarcastico, mi afferra il polso e fa cadere quelle che adesso so essere pietre di sale, sul palmo della mia mano, per poi alzarsi e far spazio ad altri volti che mi si avvicinano.
Tra essi metto a fuoco subito quello di Taissa: i suoi occhi azzurri mi osservano preoccupati e la sua voce turbata mi suggerisce di fare come dice Sky Moore.
Eccone un'altra che pende dalle sue labbra.
Poi, alzando la voce di almeno un'ottava, consiglia agli altri di allontanarsi e farmi aria.- Chiamo un medico? - chiede la Cora che non conosco.
Scuoto la testa, mentre comincio a sentire la sapidità in bocca - Non ho mangiato. È stato questo. Sto bene, grazie a tutti. -
Finalmente il mio cervello sembra essersi ripreso anche se, dopo questa magistrale Vivianata,
vorrei sparire fra le pieghe e i cuscini di questo divanetto viola.Oh porca Sonia!
Basta, Vivian. Concentriamoci sulla realtà, non sui sogni.- Sicura di star bene? - mi volto, verso la voce di prima e, a scoppio ritardato, la collego al volto di Cora - A volte possiamo avere piccoli ictus senza nemmeno percepirli, sai? Sicura che non vuoi che chiami il mio medico? -
Cora Brown, la conosco.
Cioè, io mo ricordo di lei, dubito che lei si ricordi di me.
Ci siamo incrociate dietro le quinte di un talk show a cui sono stata invitata ai tempi di Baby sitter per amore.
Esile e minuta, ha dei grandi occhi resi ancora più ammalianti da un'affascinante discromia:
uno è nocciola e l'altro azzurro.
I capelli lunghi e scuri le incorniciano il viso con onde naturali ma spesso li raccoglie in elaborate trecce, come oggi, e per questo mi ha sempre dato l'idea di una fatina o di un essere sovrannaturale, non mi sorprenderei di vederla spiegare le ali. Tuttavia, la sua aria fresca e sbarazzina, fa letteralmente a pugni con la sua propensione alla tragedia. O, magari, ha solo visto troppi episodi di Grey's Anatomy.
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Limen
RomanceLimen vuol dire soglia ed è facile confonderlo con limes, che significa confine, proprio com'è facile sovrapporre i due concetti, anche se sono diametralmente opposti. La soglia è qualcosa da varcare, il confine è qualcosa da non attraversare, se no...