~ Ignoranza ~

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- Vivian

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- Vivian... come? -

- Lewis. Prendiamo anche qualcosa da mangiare? -

- No, solo da bere va benissimo. E perché la chiami Hannah? -

- Mi sembra Hannah Montana. A te no? -

- No. A me sembra una gran figa. A te no? -

- Ho chiuso con le bionde. Adesso voglio passare alle more peccaminose. - dico sorridendo e mimando delle fiamme, muovendo le dita con le mani a coppa, rivolte verso l'alto.
Ovviamente, non è vero.
Attualmente c'è spazio solo per una donna nella mia vita, né bionda né bruna, una su cui posso contare praticamente sempre.

- Io ci proverei. -

Spencer, il solito.
Mentre il vecchio Lou poggia sul tavolo della cucina l'occorrente per preparare i cocktail, il mio maggiordomo mi sorride perché starà pensando quello che penso io: con chi non ci proverebbe?
Con un uomo, non ci proverebbe, ma se nel suo raggio d'azione c'è un essere vivente di genere femminile, è automatico che Spencer Howe ci provi.
E lui sa che io so che è così, infatti, non serve che risponda alla sua affermazione: mi basta scuotere la testa e lui scoppia a ridere, come se gli avessi detto a voce cosa penso esattamente.
Del resto, siamo cresciuti insieme, lo conosco come le mie tasche.

- Lo farai? - chiedo sorseggiando il Lynchburg Lemonade che Spencer ha preparato.

- Non penso sia una da una botta e via. - e con questa risposta mi fa capire che è fuori dal suo radar, almeno per adesso - Tu? -

Sbuffo dal naso. Se ripenso al disgusto che ho letto nei suoi occhi il giorno del provino, penso che preferirebbe morire sola anche se fossi l'ultimo uomo rimasto sulla Terra.
Immagino cosa possa pensare di me, cioè quello che pensano tutti, e, onestamente, di una che si ferma alla prima impressione non saprei che farmene - No. Sai che tipo di donna mi piace. Scommetto che una monaca di clausura ha una vita più emozionante della sua. No, non mi interessa. -

- Eppure l'hai difesa, mio prode cavaliere! - esclama mentre manda giù il suo Long Island analcolico.

- Che avrei dovuto fare!? Dovevi vederla! Non avrà mai avuto un'esperienza simile, a giudicare dalla sua espressione terrorizzata. E poi, quel verme mi fa schifo, lo sai. -

- Perciò, - continua - mi sono perso una quasi scazzottata col vecchio, caro, zio Jeff! -

- Ci siamo persi! Tutta colpa tua, Iceman. Dovevi proprio portare in camera quelle due! - mi volto verso Cliff che è appena entrato in cucina e si sta sfilando la cravatta regalandomi un'occhiata con i suoi occhi scuri - Fa caldissimo! Accendi l'aria condizionata, per Giove! -

- Stavamo per andare fuori. E comunque non se ne parla, ho fatto il pieno a New York. - replico aprendo la porta finestra - Cazzo, sono fissati con l'aria condizionata lassù! E poi si lamentano del cambiamento climatico! La città è piena di campagne di sensibilizzazione, poi entri in un negozio e sei improvvisamente in Siberia! -

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