Il respiro lento è l'unico suono che scandisce il tempo del mio risveglio. Sento il suo odore delicato e anche il calore del suo corpo su metà del mio, fatta eccezione per la sua gamba sinistra che è piegata ed è su entrambe le mie cosce.
È la quarta festa che Spen organizza in questa settimana ed è la quarta notte che V ed io passiamo insieme.
Se non amassi questa casa, gliela regalerei a Spen, visto che la sfrutta per le feste più di me. Ma sono anche convinto che se mi trasferissi sulla luna, troverebbe il modo di venire ad organizzare feste anche lì. Riesco a starci davvero per poco tempo e poi mi rifugio qui, dove non arriva nessun suono. Arriva solo Vivian, dopo un po', si siede accanto a me e chiacchieriamo, punzecchiandoci come sempre, prima di crollare. Poi, alle prime luci dell'alba vado via, vado a correre, per liberare un po' la mente e cercare di capire cosa cazzo sto facendo.Non solo trascorriamo insieme intere giornate a lavoro, adesso anche la notte.
Stanotte però, non mi sono sentito di lasciarla. Mentre eravamo qui l'ha chiamata Eminem, che ho scoperto essere Margaret, per avvertirla che il fratello la cercava: ha parlato con lui in camera, è ritornata con gli occhi gonfi, non ha voluto raccontarmi niente ed è crollata dopo poco.
In questi giorni non abbiamo girato molto, ma fra le prove ed il maledetto table read, siamo stati ugualmente molte ore sul set oggi e ho avuto la sensazione che la conversazione con Ben l'abbia stremata ulteriormente.Si è lamentata tutta la notte, alternando mugugni incomprensibili a frasi sconnesse, ma adesso è tranquilla e la sua mano è aperta sul mio petto.
Quanto a me, io mi sento stranamente bene, in pace, dopo tanto tempo, anche se non sono più abituato a svegliarmi accanto a qualcuno.
Fuori è ancora buio e l'orologio segna solo le cinque del mattino, ma io devo alzarmi, devo andare a correre.Le accarezzo i capelli per svegliarla, ma ciò che ottengo è solo farla muovere e toccare il mio collo prima con la punta del naso, poi con le labbra e, nel frattempo, il suo corpo aderisce al mio ancora di più. E che sia strizzato in un tubino verde, con i seni schiacciati sul mio petto, non fa altro che farmi sospirare e rimanere esattamente dove sono.
È una continua lotta, contro me stesso e contro le sensazioni che riesce a darmi pur non facendo nulla di erotico o volutamente sensuale. Provo anche a litigarci: prima, per farla arrabbiare le ho detto che mi ricordava una lucertola, ma non funziona. O, almeno, funziona per pochi minuti: poi trovo il modo per farmi perdonare. E lei lo fa, senza pretendere nulla.
So che forse non è giusto, che non è un comportamento corretto da parte mia, normalmente non lo avrei mai fatto, ma c'è qualcosa in lei che mi attira come un magnete ed io mi sto attaccando troppo, senza che ci sia stato qualcosa più di un bacio.
E non posso andare oltre.
Non posso proprio.Riapro gli occhi e lei è ancora nella stessa posizione che dorme placidamente.
Ripensandoci, dopo la nottattaccia che ha avuto sarebbe un peccato svegliarla e poi, posso andare a correre anche stasera.
STAI LEGGENDO
Limen
RomanceLimen vuol dire soglia ed è facile confonderlo con limes, che significa confine, proprio com'è facile sovrapporre i due concetti, anche se sono diametralmente opposti. La soglia è qualcosa da varcare, il confine è qualcosa da non attraversare, se no...