Giovanni non aveva mai avuto dubbi sul suo orientamento sessuale, ma era sempre stato molto curioso.
Era strano, quasi ironico, che fra tutti quanti questo ambiguo pensiero fosse stato partorito proprio dalla sua mente.
Era sempre stato un donnaiolo, sapete, il classico stereotipo di ragazzo che passa le serate in discoteca sui divanetti circondato da fighe.A letto le aveva provate tutte, dalle posizioni del kamasutra al sadomaso.
Ma non era ancora soddisfatto.
Forse era proprio quello che lo spingeva a pensare certe cose, porsi certe domande.Così una volta si era chiuso in camera sua, al buio.
Si era seduto sulla sua sedia da gaming abbandonandosi allo schienale e aveva acceso il computer.
Era entrato su pornhub, e aveva digitato quella parola.
La parola che era nella sua mente da giorni, la parola fonte dei pensieri più sconci dell'ultimo periodo, quella parola così semplice ma che racchiudeva un gran significato.
Gay.
E così gli si era aperta una nuova pagina, con il logo del sito praticamente uguale tranne che per il bollino azzurro con la scritta "gay" in basso a destra.
Aveva scelto il video la cui copertina lo ispirava di più e lo aveva aperto.Immediatamente aveva sentito una strana sensazione allo stomaco, che si era poi propagata fino al basso ventre.
Era come...non era lo stesso tipo di eccitazione che gli provocavano le ragazze.
Era difficile da descrivere, ma era sicuramente più esaltante.
Sbottonò i jeans e tirò giù la cerniera, poi infilò la mano nelle mutande e cominciò a massaggiarsi lentamente l'erezione.
Cazzo se era bello.
Aumentò progressivamente la velocità man mano che il video andava avanti; i gemiti lasciavano liberamente la sua bocca e si propagavano nell'aria circostante, senza che lui esercitasse il minimo controllo su di essi.
Il video arrivò alla parte finale, e Giovanni fece appena in tempo a prendere un fazzoletto prima di venire.Okay, era stata decisamente un'esperienza piacevole.
Ma ancora non si sentiva appagato, non poteva limitarsi a quello.
Ora doveva passare all'azione.L'occasione perfetta si era presentata qualche giorno dopo, in discoteca.
Era uscito con il suo solito gruppo di amici, ma tutti si erano dispersi tra la folla: Leo si era imboscato con Clara da qualche parte, Lever era andato a prendere da bere parecchi minuti prima e non era più tornato, gli altri erano da qualche parte a ballare.
Giovanni era rimasto solo con Andrea, su un divanetto di pelle nera.
Erano completamente soli, tutti gli altri erano in pista a ballare.
Lì la musica giungeva soffocata, quindi non dovevano urlare per farsi sentire.
Giovanni aveva pianificato già tutto, o quasi: quella sera avrebbe avuto la prova finale, quella che avrebbe determinato tutto: sarebbe andato con un ragazzo.
Ma non aveva previsto che quel ragazzo sarebbe stato Andrea.
Eppure sembrava che sarebbe andata proprio così: Giovanni aveva scoperto che approcciarsi con i ragazzi era completamente diverso dal rimorchiare una ragazza, e lui si era rivelato un disastro.
Inoltre si sentiva a disagio al pensiero di perdere la verginità anale con un perfetto sconosciuto.
Giovanni non era neanche sicuro che Andrea fosse gay, ma una volta gli era capitato di vedere (più per sbaglio che per altro) una vecchissima foto di Andrea e un altro ragazzo che si baciavano. Il suo amico lo aveva pregato di rimuovere quella foto dalla sua memoria e non fare domande, e lui lo aveva accontentato.
Ma comunque l'amico si era lasciato da poco con una ragazza, quindi se non era etero era come minimo bisessuale.Nonostante fossero in silenzio da un po' tra i due non c'era il minimo segno di imbarazzato, e Giovanni decise di interpretarlo come un segno positivo.
Prese il coraggio a due mani e parlò.
"Io...ehm..."
"Cosa c'è?"
Andrea si voltò verso di lui.
"Qualche giorno fa stavo pensando...ecco...a quella foto"
Corrucciò lo sguardo.
"Quale foto?"
"Quella con te e un tipo che...che...hai capito"
"Ti avevo chiesto di non fare domande"
Gli fece notare freddamente.
"Lo so, ma io sto avendo dei...dubbi, e sai, io e te ci conosciamo da una vita, quindi mi sono ricordato di quella foto e..."
"Dubbi su cosa, precisamente?"
Aveva uno sguardo indecifrabile, che gli faceva quasi paura.
"Dubbi su..."
Chiuse gli occhi e prese un respiro profondo.
Doveva dirglielo.
"Sul mio orientamento sessuale"
Riaprì lentamente gli occhi.
Andrea lo stava guardando con uno strano luccichio negli occhi. Si era avvicinato.
"Ah...si?"
"Già"
Le sue labbra sfioravano quelle di Giovanni di tanto in tanto, ma lui non si avvicinava mai abbastanza da fargliele assaporare.
"E quindi?"
Chiese lui con uno sguardo divertito.
Giovanni aveva avuto paura di giocare con i sentimenti di Andrea, ma solo in quel momento si accorse che era Andrea che stava giocando con lui.
Questa cosa gli fece perdere completamente il controllo.
Probabilmente era merito anche delle quattro birre che si era scolato poco prima, ma in quel momento Giovanni si ritrovò senza un briciolo di lucidità.
Mise le mani dietro il collo di Andrea tirandolo a sé, poi premette le labbra contro le sue.
Nonostante le sue "advances" inizialmente Andrea cercò di divincolarsi, ma Giovanni lo strinse così forte da portarlo a rinunciare.
Infilò la lingua tra le sue labbra e iniziò a esplorare la sua bocca, accarezzandogli di tanto in tanto la lingua come a esortarlo a ricambiare.
E dopo qualche momento di immobilità la lingua di Andrea si intrecciò attorno a quella di Giovanni, e quest'ultimo sentì un fremito puramente sessuale scuoterlo fino al midollo.
In quel momento si sentì ubriaco, più di quanto si fosse mai sentito, e di certo non era a causa della birra.
Stava baciando un ragazzo, e gli stava piacendo da morire.
Il suo sapore di ciliegia era buonissimo.
Sembrava così sbagliato, le labbra di Andrea erano molto diverse da quelle di qualunque altra ragazza.
Eppure Giovanni sentiva che tutto quello era giusto, se a lui piaceva così tanto non poteva che essere giusto.
Ritirò la lingua lasciando il ruolo di attivo ad Andrea, che subito si insinuò nella sua bocca.
Giovanni salì a cavalcioni sul bacino di Andrea, cominciando a muoversi lentamente su quest'ultimo.
Il minore gli strinse i glutei, per poi baciarlo ancora più appassionatamente.
Si staccarono dopo una decina di secondi per riprendere fiato.
"Di sopra...ci sono delle stanze..." riuscì a biascicare Andrea.
Giovanni annuì energicamente per poi scendere e aiutare il biondo ad alzarsi.
STAI LEGGENDO
Raccolta di oneshot Camperkiller
FanfictionIl titolo è abbastanza autoesplicativo, direi. Non so che altro dire, quindi vi lascio a questa raccolta di folli e brevi racconti che la mia mente partorisce solitamente verso le 3:00 di notte, quando faccio tutto tranne che dormire. Spero che vi p...