His name

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Vi è mai capitato di "possedere" un nome?
Cioè, no, dire possedere è sbagliato.
Intendo che lo hai sentito, usato e pensato così tante volte che è come se fosse tuo, che è come se stonasse sulle labbra degli altri.

È più o meno quello che provo quando penso al suo nome.
L'ho usato per tutta la vita.
Dapprima, per richiamare un compagno di giochi.
Compagno di giochi che è poi diventato amico, poi grande amico, poi...

Quando penso a lui in generale, invece...
È un turbinio confuso.
Ricordi felici affollano la mia mente, ricordi dolci, amari, belli e brutti.

Il ricordo di noi da bambini, a uno dei nostri primi incontri, che giravamo per casa sua.
"Che casa grande!"
Lui rideva prendendomi per mano.
"Uaaaaaaaau, ma che lavoro fa il tuo papà?"

Il ricordo di noi adolescenti, una tenda e un sacco a pelo, in mezzo a un prato.
La sua risata e una birra ghiacciata.

Ricordo il primo bacio, sotto casa, illuminati da un lampione.
È stato un po' un caso.
E la mia promessa.
"Mai ti farò del male. Ti giuro, mai, mai"
Ricordo la felicità nell'accorgermi che mi credeva, nel vedere ogni dubbio svanire dai suoi occhi grandi.

Ma più di tutto ricordo la prima volta che l'ho guardato bene.
Penso sia stato allora che mi sono innamorato di lui.
L'ho guardato, e mi sono accorto che era proprio come me.
E non sapevo se fosse una cosa buona, ma ho realizzato quanto stessi bene con lui.
Quanto mi facesse sentire a mio agio, al sicuro.

Perché con lui ero e sono libero di fare ciò che mi mette in imbarazzo, che mi riempie di vergogna, ma che amo comunque fare.
E lui mi sorride, e io capisco che mi ama anche per quello.
Capisco che ama ogni mia sfaccettatura, ogni lato del mio carattere.
Mettersi a nudo davanti a due occhi pieni d'amore è più facile di quanto si creda.

E viviamo il nostro amore con leggerezza, giorno dopo giorno.
Leggerezza.
Mi piace questa parola.
Mi ricorda...
Ecco, altri ricordi.
Tanti, troppi ricordi.
Ma con lui è inevitabile prendere ogni singolo momento e rinchiuderlo in una teca di cristallo. Perché è troppo perfetto.

Ricordo il calore del suo corpo sulle mie gambe, il mio mento poggiato sulla sua spalla.
E le nostre dita, leggere, sui tasti di un pianoforte.
E poi...
Altre promesse, sussurrate al suo orecchio.
I suoi occhi celesti che mi guardano, le nostre labbra fuse.
Le mie mani che abbandonano la tastiera, andando a sollecitare altri tasti.
I suoi sussurri, eccitazione pura.
"Andrea..."
E sta già ansimando.
E siamo già avvinghiati, e io non me ne capacito.

Ma quando i ricordi sono solo un turbinio è facile confondersi, credo.
La cosa non mi preoccupa.
Devo fare spazio per nuovi ricordi.
Nuove meravigliose teche di cristallo affolleranno la mia mente, mentre le sue labbra si avvicineranno alle mie.
E sussurrerò il suo nome, così familiare, altre centinaia di volte.

"Giovanni..."

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Okay, vado FIERISSIMA di questa roba.
Spero possa piacere anche a voi :3

Scusate l'assenza but la scuola è iniziata, il liceo per ora non è difficile quanto dicono.

Ma poi cioè una classe di 25 alunni, 22 maschi. Mi sparo.
Di cui tipo solo 2/3 sono fan degli Inoob, help me.

Eh vabbè, in qualche modo sopravviverò.

Asganaway!

Raccolta di oneshot CamperkillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora