capitolo 4

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Sono passati già due giorni dalla festa e tra tre i miei ritorneranno dall'assemblea e voglio sapere ogni cosa. A risvegliarmi è la mia sveglia che avevo puntato la sera prima.

Mi alzo dal letto e mi dirigo verso il bagno dove inizio a vestirmi. Appena esco senza rendermene conto vado a sbattere contro qualcosa o meglio dire contro qualcuno.

"Scusa, non ti avevo visto" dice Shawn andandosene in bagno lasciandomi lì ferma in corridoio. Non ci faccio caso e scendo le scale dove vedo Jason fare colazione.

"Ciao sorellina. Dormito bene? Quando finisci ti aspetto fuori" mi saluta ed esce dalla cucina.

"Sisi tranquillo" 

Dopo 10 minuti, finito di fare colazione, mi dirigo fuori di casa dove noto Jason aspettarmi siccome Shawn era già partito. Chiudo la porta e salgo sulla moto di mio fratello e dopo un po' partiamo.

"KATEEEE" urla Grace non appena arrivo a scuola.

"Ciao anche a te. Io sto bene tu?" dico prendendola in giro.

"Ha ha ha molto divertente ti devo far conoscere mia sorella e le sue amiche vieni" risponde trascinandomi per tutta la scuola.

"Eccola! Tasha vieni" urla verso un gruppo di ragazze e ne chiama una che credo sia sua sorella. Appena si avvicinano noto la grandissima somiglianza che c?è fra Grace e se non sbaglio Tasha.

"Piacere io sono Tasha la sorella di Grace. Tu dovresti essere Katlin giusto? Loro sono Ambra,Ashley e Charlie. Ragazze questa è l'amica di Grace ,Katlin" si presenta.

"Ciao, è un piacere conoscervi. Chiamatemi pure Kate" sorrido.
"Anche per noi" rispondono in coro.

La campanella inizia a suonare e siamo costrette a salutarci. Io e Grace iniziamo a correre per non arrivare in ritardo in classe e per non farci già sospendere. Appena entriamo noto che c'è un professore che non avevo visto da nessuna parte.

"Buongiorno ragazzi, io sono il signor Jackson e sarò il vostro insegnante di arti marziali e vi farò imparare ad utilizzare le armi" si presenta velocemente.

Mio fratello me ne ha parlato, aveva detto che nella scuola non si studiava soltanto ma si imparava anche a combattere. Non so a cosa mi servirà nella vita ma purtroppo sono obbligata a farlo.

"Allora adesso andremo in palestra. Ci stanno già aspettando alcuni miei alunni del quarto anno che vi aiuteranno nell'addestramento" 

Usciamo dalla classe e ci dirigiamo verso la palestra che non avevo ancora visto. Appena entriamo vedo che è davvero grande. Ad aspettarci noto con felicità che i ragazzi in questione sono mio fratello e i suoi amici.

"Ok ragazzi adesso vi darò un tutor e ogni giorno vi allenerete insieme. Allora iniziamo Sam con Lily, James con Ray..."

Dopo aver detto tutti i nomi dei ragazzi della nostra classe manchiamo solo io e Grace.

"Allora Jason con Grace e per ultimi Shawn con Katlin. Bene adesso occupate una postazione e iniziamo subito" ci ordina mentre sistema il percorso che dovremmo fare..

"Eee tu e Shawn insieme ad allenarvi. Prevedo baci e abbracci e molto di più " sussurra Grace al mio orecchio e noto che sul suo viso è nato un sorrisetto che farebbe capire a mezzo mondo di cosa stavamo parlando.

"Certo come no" le do uno schiaffetto sulla spalla per farla smettere.

"Ok ragazzi oggi voglio vedere come ve la cavate ad arrampicarvi e come saltate la corda e gli ostacoli. Vi spiegherò tutto tra poco. Decidete chi va per prima"

"Allora piccola, vuoi essere tu la prima?" sussurra qualcuno al mio orecchio. Mi giro e appena vedo chi è mi tranquillizzo un po'.

"Prima di tutto non chiamarmi più piccola e secondo non inizierò mai per prima" rispondo incrociando le braccia al petto.

"Allora ragazzi avete deciso chi inizia?" chiede il prof guardandoci.

"Prof inizia Kate" risponde Shawn guardandomi facendo un sorrisetto. 

"Ma io.." vengo interrotta dal prof che ha iniziato a spiegare. Maledetto Shawn.

"Ok Katlin, Jason e Shawn gireranno la corda e tu dovrai entrare e starci per 5 minuti poi uscirai e farai questo percorso ad ostacoli e se vuoi puoi arrampicarti fino a metà. Pronta?》spiega brevemente.

"Si" rispondo.

"Ok via"

Parto andando sotto la corda che gira e inizio a saltare per cinque minuti ed esco.
Corro verso il percorso ad ostacoli li salto tutti e corro di corsa verso la parete d'arrampicata e salgo fino a metà e il professore per fermarmi fischia facendomi con la mano un pollice in su.

"Complimenti per essere la tua prima volta di allenamento te la cavi molto bene" dice congratulandosi. Gli altri applaudono e alcuni sono rimasti a bocca aperta. Beh come darli torto sembro una che odia gli sport e che non ne abbia mai praticato uno.

"Prof ci credo che è brava ha fatto 5 anni di atletica" si lamenta Jason .

"Meglio per lei"

Finita l'ora ci andiamo a cambiare tutti, quando qualcuno mi afferra per il polso.

"Non credevo che fossi così brava. Lo ammetto volevo farti fare una brutta figura" dice Shawn sogghignando.

"Sei uno stronzo e comunque mi dispiace per te ma sono arrivata sempre prima nelle gare perciò per me è facile fare questi allenamenti ne facevo di peggiori"

"Diventeranno sempre più difficili perciò non pensare che sia tutto facile. Comunque domani dopo scuola ci alleniamo ok?" chiede.

"Ok allora domani alle 16?" 

"Meglio se domani dopo scuola ti vengo a prendere e andiamo a mangiare qualcosa fuori e poi ci andiamo ad allenare" risponde.

"Ok" lo saluto e me ne vado verso gli spogliatoi per cambiarmi.

                                                                                               ***

Appena la campanella suona tutti ci dirigiamo fuori e io inizio a correre per andare a casa siccome Jason era uscito prima.  Appena arrivo a casa, apro la porta e vedo mio fratello parlare con i nostri genitori. Erano molto impegnati a lavoro e c'erano rarissimi momenti in cui potevano chiamarci e uno di questi è ora.

Mi incammino verso di lui per salutarli ma sento un "non devi ancora raccontare tutta la verità a tua sorella" detto da mio padre a bassa voce.

"Dirmi cosa?" chiedo sorpresa.

"Ciao da quanto sei qui?" chiede a sua volta mio fratello agitato.

"Da quando papà ha detto -non devi raccontare tutta la verità a tua sorella- cosa mi state nascondendo?" dico arrabbiata e impazientita.

"Niente di importante tranquilla" dice mio padre.

"Non ci credo quando ritornerete a casa voglio delle spiegazioni. Ciao vado in camera"  li saluto e corro verso camera mia.Sono arrabbiata e delusa. 

Perché non mi dicono cosa sta succedendo? 

Cosa mi stavano nascondendo? 

Ma la domanda che stava impossessando la mia mente è: da quanto tempo mi stanno nascondendo il loro segreto?

La Figlia di ApolloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora