capitolo 13

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Erano già iniziate le vacanze natalizie e mancava soltanto un giorno a natale.

Dopo la notte della festa non ho più sentito nessuno tranne Grace.

Con Shawn non ho più parlato di quello che è successo e non l'ho raccontato a nessuno. Ho paura che a lui non sia piaciuto oppure che abbia soltanto fatto una scommessa. Ho troppe domande nella mia testa ma nessuna risposta.

Quella mattina mi svegliai alle undici come sempre. Sistemai il letto e i vestiti che avevo buttato fuori la sera prima.

Accesi il telefono e vidi un messaggio di Grace.

-Scusa se ti ho svegliato ma ti devo parlare vieni al bar vicino alla scuola ci vediamo alle 11:40-

-Ok mi vesto e arrivo-

Misi dei jeans neri un maglione di lana gli stivali e il giubbotto. Corsi giù dalle scale quando incontrai mia madre.

"Kate dove stai andando?"

"Devo vedermi con Grace al bar vicino a scuola vengo subito"

"Ok ti voglio a casa prima delle dodici in quarto"

"Ciao mamma" presi le chiavi e uscì di casa.

C'era freddo come tutti gli inverni qua a Manhattan. Nevicava ogni giorno e quasi quasi non si riusciva a camminare.

Aspettai l'autobus che mi avrebbe portato a destinazione. Non ci volle tanto perché due secondi dopo era già davanti a me.

Arrivai verso le undici e quaranta  preciso. Appena entrai l'odore del caffè e delle brioche mi invase subito. Girai lo sguardo da tutte le parte quando trovai Grace seduta lontana dal bancone.

"Ciao Grace" mi diressi verso il tavolo e l'abbracciai.

"Ti volevo parlare. Ti ho già ordinato un cappuccino e una brioche"

"Grazie ma non dovevi. Comunque anche io devo parlarti"

Passarono dei minuti e nessuna delle due decise di prendere parola. Arrivarono pure i nostri ordini.

"Se vuoi inizio io. La sera della festa prima che mio fratello mi chiamasse Shawn mi ha portato sul tetto e....mi ha baciata" dissi con un sorriso sul volto.

Grace iniziò ad urlare e tutti la guardarono male. La zittì ma continuò a farmi delle domande.

"Ti è piaciuto? Chi lo ha dato per prima? È bravo? Oddio Kate sono troppo felice per te" risi e risposi alle sue domande.

"Ehm si, è stato lui a fare il primo passo e sì è molto bravo" dissi arrossendo.

"Ecco durante la festa è successo una cosa" disse torturando le mani. "Tuo fratello mi ha baciata"

"COSA?! Io appena vi ho visto vi ho sempre schippato"

Grace iniziò ad arrossire per la mia affermazione.

"Il bello è che quando ci siamo staccati ho vomitato. C e ma davvero e come se avessi detto hai baciato di merda White. Oddio e se adesso mi prenderà in giro?"

"Grace tranquilla. Ok fa ridere ma lui secondo me ti ama si vede" detto questo si alzò e mi abbracciò sussurrando un grazie.

Parlammo per un po' quando iniziò a squillanti il telefono.

-Pronto chi è?-
-Kate dove sei ? Mamma non si è  ancora accorta che non ci sei.-
-Adesso arrivo ciao-

"Scusa Grace devo andare altrimenti mia madre si arrabbia. Domani ti porto il regalo" detto questo l'abbracciai e me ne andai.

                                 ***

Erano le 2 di notte quando andai a dormire ma qualcosa me lo impedì. Sentì un rumore che proveniva dalla finestra.

Mi alzai dal letto e andai ad aprire le tapparelle quando vidi quegli occhi come il ghiaccio.

"Che ci fai qui alle due di notte?"gli chiesi facendolo entrare.

"Volevo vedere come stavi"disse passandosi una mano sui capelli per l'imbarazzo.

"Dai siediti"gli dissi sbadigliando.

"In verità sono qui per altro. Siccome è la notte di natale ti volevo dare questo" disse porgendomi una scatolina rossa. Appena l'aprì rimasi meravigliata. Era una collana con il ciondolo del sole fatto in argento.

"Shawn non dovevi davvero" dissi non smettendo di guardare la collana.

"Tranquilla è Natale. Dammelo così te lo metto" mi girai e portai  tutti i capelli su un lato.

"Comunque ti ho preso anche io una cosa" dissi andando verso l'armadio dove presi una scatola. Gliela porsi.

"Ho chiesto un parere a Jason perché non sapevo che comprarti" dissi arrossendo.

L'aprì delicatamente e al suo interno trovò una tuta estiva blu composta da pantaloncini e una canotta.

"È bellissima mi serviva pure. Grazie"disse e mi abbracciò.

"Vado altrimenti i miei si spaventeranno e tuo fratello mi potrebbe ammazzare se mi trova qui" risi all'ultima frase.

"Ciao a domani"

"A domani" se ne andò e io mi sdraiai sul mio letto dove caddi in un sonno profondo.

                                ***

Era la mattina di natale e mia mamma era già sveglia dalle 7 del mattino. Quest' anno tutta la mia famiglia si sarebbe riunita a casa nostra e mamma aveva già preparato tantissime pietanze.

Suonarono al campanello e andai ad aprire la porta.

"Ciao piccola Kate ma come sei grande" disse mia zia Marget.

"Zia non ci vediamo da 11 mesi non da anni"dissi abbracciandola.

Dietro di lei ci furono lo zio Jake e i miei due cugini Max e Jennifer.

"Kate come stai? Ci sei mancata molto" dissero i miei cugini abbracciandomi. Sono due gemelli più grandi di me.

Jason arrivò e salutò tutti poi si mise di fianco a me per aprire ai prossimi.

"Oh i miei piccoli nipoti come state?" Disse nostra nonna abbracciandoci insieme al nonno.

2 ore dopo eravamo già tutti a tavola. Papà ne aveva sistemati tre: uno per gli adulti,uno per noi adolescenti e uno per i bambini.

Poco dopo qualcuno suonò al campanello e così mi alzai per andare ad aprire. Aprì ma non c'era più nessuno solo una lettera con su scritto: leggila da sola.

Quando tutti se ne andarono verso l'una di notte, sì erano rimasti per tutta la giornata, me ne andai in camera dove aprì la misteriosa lettera. Trovai soltanto una pagina di un libro strappato. Il titolo era:la figlia di Apollo .

Lessi tutta la pagina quando la rabbia e la tristezza si impossessarono di me. Andai di sotto dove trovai ancora i miei genitori e mio fratello pulire il soggiorno.

"PERCHÉ NON ME LO AVETE DETTO?"dissi urlando con gli occhi pieni di lacrime.Mio fratello si avvicinò ma io mi spostai.

"Che cosa hai Kate?"disse mia madre con un tono dolce.

"So tutto la profezia, la figlia di Apollo ,Dioniso. QUANTE PERSONE LO SANNO?"

"Piccola ti posso spiegare"disse mio padre sconvolto da quello che avevo detto.

"QUANTE PERSONE LO SANNO ?"dissi prima di ricevere la risposta che mi spezzò il cuore.

"Tutti lo sanno. Tutta la scuola. Tutta la nostra famiglia. Solo tu non lo sapevi" disse Jason .

"C-cosa? Tutti e non lo avete detto alla diretta interessata?"

"Lo abbiamo fatto per il tuo bene" disse mia madre avvicinandosi.

"Per il mio bene? Si vede "dissi prima di correre in camera da letto e progettare la fuga che avrei fatto quella notte.

La Figlia di ApolloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora