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Con una fretta disumana prendo la coperta per coprirmi,  mi metto la sua felpa, mentre lui si rimette i pantaloni.
Mattia e Kairi sono sulla soglia della porta, e scoppiano a ridere.
"Che succede qua?" chiede Mattia, guardandoci in quelle condizioni.
Non smette di ridere, ma sembra anche piuttosto nervoso.
Mi fa quasi paura.
Le cose si calmano, Alejandro recupera anche la sua canotta e la indossa.
"Forse è meglio se ci vediamo più tardi" dico io, volendo mettere fine a questo strazio.
Lui annuisce, si avvicina a me e mi lascia un bacio sulla guancia, per poi uscire insieme a Kairi.
Mattia continua a ridere.
"cazzo ridi" dico io, quasi come domanda retorica.
"Lo sai di essere incoerente, vero?" mi chiede retoricamente senza smettere di ridere.
Non ha poi tutti i torti.
"Mio Dio Mattia, che ti importa" sbuffo.
Sono stufa del suo giudizio.
"Che mi importa?" alza un po' troppo la voce per i miei gusti, per poi uscire e rientrare nella stanza, fermandosi sulla soglia.
"TI AVEVO DETTO IN STANZA NO" mi fa il verso strillando, facendomi pensare alla disavventura della settimana prima, per poi fare dei versi e dei movimenti che secondo lui definiscono una femminuccia.
Inizia a girare in tondo mettendo le mani in una posizione intenzionale per ricordare delle ali e, puntualmente, a mandarle su e giù, facendomi inevitabilmente scoppiare a ridere.
Gli do dei colpetti sul petto per fargli capire di smettere.
"Va bene, va bene, ho capito" dice, fermandosi, e sedendosi sul letto.
"Hai ragione, mi sono comportata da incoerente" ammetto, prendendo tutto il mio orgoglio e mettendolo da parte.
Lui annuisce. "Mi fa piacere che tu l'abbia capito"
Alzo un sopracciglio.
"Non esagerare Mattia, non siamo amici" dico io, incrociando le braccia, per poi ridacchiare leggermente.
Lui si tira indietro, alza le sopracciglia e sbarra gli occhi.
Poi manda in giù per un secondo i lati delle labbra, in segno di stupore e delusione contemporaneamente.
"Noi due non siamo amici? E da quando mi chiami Mattia?" spiega la sua espressione.
l'ho chiamato Mattia pochissime volte, e tutte queste ero qui.
Forse Mattia inizia ad andarmi a genio, ma non riesco a percepire niente sul piano amicizia.
Lo vedo pensare, quando ad un tratto cambia idea.
"Anzi, sai una cosa? Noi non siamo amici. Non saremo mai amici" mi rattrista un po' quell'affermazione, forse l'ho ferito dicendo che non siamo amici? Ma vedendo la sua espressione indifferente mi passa tutto.
L'ha detto lui: non siamo amici. Ciò significa che non dobbiamo fingere di esserlo.

Il giovedì è il venerdì vanno avanti regolarmente, a parte quando dico a Addison di quello che è successo con Alejandro, dato che quasi spaccava una finestra per l'entusiasmo.
Dopo aver passato la serata in camera di chase insieme agli altri, torno nella mia stanza, e mi stupisco nel vedere che Mattia non c'è.

MATTIA'S POV
È già il terzo giro del campus che faccio in compagnia di questa tizia, Cynthia.
È assillante, non smette un minuto di parlare, e per di più non si rende conto che non la sto ascoltando?
Ma che cazzo ci faccio con questa, quando so benissimo con chi vorrei stare. Con Aurora.
Probabilmente mi sto costringendo ad allontanarmi da lei, per quello che c'è tra lei e Alejandro.
Non riesco nemmeno a capire quello che provo per lei, non riesco a spiegare quello che provo quando sto con lei.
Ci sono volte in cui vorrei starle più vicino, volte in cui vorrei stringerla, volte in cui vorrei scoparla e volte in cui vorrei che chiudesse quella cazzo di bocca, proprio quello che vorrei facesse adesso Cynthia.
Che nome del cazzo Cynthia.
Vorrei solo farmela, magari senza guardarla nemmeno.
Mi sto impegnando anche troppo per questa, tanto che dopo un po' mi stanco e me ne torno in camera.
Prova a baciarmi nel saluto, ma mi scanso.
Chissà quanti cazzi avrà succhiato con quella bocca, no homo.

Entro in stanza e vedo Aurora su letto, tremolante.
Mi viene spontanea una risatina.
Mi stendo accanto a lei e le metto addosso la coperta che ha portato Ale qualche ora fa.
Mi rode un po' il fatto che stava per andare con Alejandro oggi, ma il fatto che io sia sempre del tempismo giusto è fantastico.
Se solo fossi rimasto dietro la porta per un altro paio di minuti magari l'avrei sentita gemere, cosa che mi fa imbestialire e eccitare allo stesso tempo.
La guardo mentre si gira verso di me nel sonno, appoggiandosi a me.
Mette le sue mani sul mio petto e infila una delle sue gambe tra le mie.
Ho paura che si possa svegliare e questo momento possa finire.
Le accarezzo il viso. È bellissima. I suoi capelli sono folti e scuri, i suoi occhi sono grandi e marroni, ha le ciglia folte e le sopracciglia fatte, poi il suo naso, piccolo e all'insù, e un paio di labbra carnose, che in questo momento vorrei mordere. O metterle da qualche parte un poi più giù.
Non riesco proprio a capire cosa provo per lei, ma spero sia solo attrazione fisica.
Credo lo sia. Perché se non lo è, sono veramente fottuto. Sono una merda nelle relazioni, e non potrei sopportare la vista di Aurora triste.
La guardo, potrei guardarla per tutta la notte.

AURORA'S POV
sono sveglia, ma non voglio interrompere questo momento. Non credo che sarei in grado di spiegargli perché, da sveglia, mi ero avvicinata ancora di più a lui.
Spero non se ne sia accorto.

MATTIA'S POV
È sveglia.
È sveglia e sta facendo finta di niente.
Lo fa per non dover affrontare un discorso su quello che sta succedendo o semplicemente perché non vuole che tutto questo non finisca? Io vorrei non finisca mai.
La stringo ancora di più a me, potrebbe essere la mia unica occasione per farlo, e non ho intenzione di farmela scappare.
Voglio provare a fare una cosa, ma non potrei mai farla senza che lei ne sia consapevole.
"So che sei sveglia" dico abbozzando un sorriso, prendendo tutto il mio coraggio, con la paura di rovinare tutto.
Alza lo sguardo verso di me, ora è tutta rossa in viso e ha un'espressione esplicitamente imbarazzata, anche se cerca di sorridere.
"Mattia.." vuole spiegarmi, giustificarsi, ma io la fermo mettendole un dito sulle labbra in segno di silenzio, e appena lo faccio, vedo che lo sguardo di Aurora si perde.
Sono lì, con l'occasione di baciarla, ma decido di non farlo.
Cazzo, mi sto rincoglionendo veramente.
"Non dirò niente" le dico sussurrando.
Sposto la mano dalle sue labbra al suo viso, accarezzandola.
Le lascio un dolce bacio sulla fronte.
Sulla fronte? Sono proprio un cazzone.
"dormi, piccola" le sussurro mentre ci troviamo faccia a faccia. Lei sorride e si mette una delle sue mani sulla mia nuca, poi chiude gli occhi.
"Potrei stare qui con te per sempre"
Il mio cuore ha perso un battito.

aggiorno a 40 stelline 🌟🌟

the one // mattia polibio wattys 2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora