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Restiamo ancora un po' abbracciati sul letto finché non veniamo interrotti dall'entrata inaspettata dei ragazzi.
Si aggiungono al nostro abbraccio senza esitare un millisecondo, prendendoci alla sprovvista saltandoci addosso.
Rido e mi scrollo Kairi di dosso, facendolo cadere a terra.
Lo guardo con le mani davanti alla bocca, non era il mio intento, ma non posso fare a meno di scoppiare a ridere, come gli altri.
"Scusami" dico ridendo, mentre gli porgo una mano per aiutarlo ad alzarsi.
La afferra e si siede accanto a me incrociando le braccia.
"Nah. Questa non te la perdono" dice, per poi essere assalito da Mattia che lo scuote mantenendogli le spalle, facendogli quasi perdere conoscenza.
Appena lo lascia libero Kairi si porta le mani alle tempie, poi si mantiene la testa. "Tutto okay?" chiede Alvaro, quasi preoccupato.
Kairi resta zitto per qualche minuto.
Iniziamo a fissarlo, aspettando con ansia una risposta.
Ad un tratto strilla, facendo sussultare tutti.
Subito dopo inizia a ridere.
"Tu sei impazzito" dice Alejandro, mentre ridiamo.

Restiamo in stanza a cazzeggiare fino all'ora di cena, quando tutti  insieme raggiungiamo la sala mensa.
Andando a sederci al nostro tavolo noto Nick e Addison seduti abbracciati, e la raggiungo per chiedere cosa succede.
"che mi sono persa?" chiedo ironicamente.
Appena mi vede si alza e mi abbraccia, quasi come se volesse scappare.
"Aurora" esclama, stringendomi forte a sè.
Sono confusa.
Mi porta in un angolo e inizia a parlare.
"Allora, per farla breve: Nick ha detto a Chase di avere una cotta per me, Chase l'ha detto a Charli e Charli l'ha detto a me, e ora che lo so ci sto provando con lui perché è carino e simpatico e non vedo perché no.. ma lui sta andando un po' troppo di corsa e per come sono andate le cose l'ultima volta vorrei andare più lentamente con lui, ma non so come farglielo capire" spiega tutto d'un fiato, facendomi capire a stento ciò che ha appena detto.
Aggrotto le sopracciglia. E con questo?
"Ho bisogno che qualcuno parli con lui" mi dice, lasciando ad intendere di voler che quel qualcuno debba essere io.
"Ho bisogno che tu parli con lui" precisa dopo qualche secondo di silenzio.
Penso. Mi guarda aspettando la mia risposta con ansia.
"Non credo sia una buona idea" dico poi, incrociando le braccia.
"Perché?" mi chiede, implorandomi.
"Abbiamo visto com'è andata l'ultima volta, e poi io non ho molta confidenza con Nick" le spiego, forse mi sarei potuta risparmiare la prima parte.
Ricordarle com'è andata a finire con Alejandro non è stata una buona idea. Fortunatamente non dà peso alla cosa, dandomi spazio di finire il discorso.
"Credo ci debba parlare tu" le dico, e lei mi guarda come se avessi detto la più grande sciocchezza del mondo.
"Impazzita" fa per andarsene ma la blocco.
"Sul serio! Dovresti" le dico, lei mi guarda inclinando il capo.
"Tu dici?" mi chiede, le rispondo annuendo.
Ci pensa su qualche minuto.
"dopo gli parlerò. Ti faccio sapere come va" dice, per poi tornare a sedersi.
Non mi sembra molto convinta di ciò, ma decido di fidarmi di lei.

Torno al tavolo dai ragazzi e ceniamo tra risate e scherzi, come sempre.
Io e Mattia ci fissiamo per qualche minuto mentre stiamo ridendo, e la cosa mi fa battere più forte il cuore.
Tornando in camera ci gettiamo sul letto e iniziamo subito a baciarci.
Gli levo i vestiti e sfila i miei, prendendo un preservativo dal cassetto del mobile e mettendoselo subito dopo.
Lo guardo. Mi guarda.
"Senti.." dice, abbassando la testa e puntando gli indici l'uno contro l'altro dando l'idea di essere timido o imbarazzato.
"volevo chiederti una cosa.." continua, ma so già dove vuole arrivare, quindi lo blocco.
"Si" gli rispondo, lui alza il capo e mi guarda.
"Davvero?" non ci crede, e chiede una conferma.
Annuisco.
Poi mi stendo.
Vuole stare lui sopra per una volta, non posso non concedergliela.
Mi guarda e intanto io mi stendo.
Si avvicina mettendosi sopra di me e facendosi spazio tra le mie gambe.
Subito mi penetra e inizia a spingere: una, due, tre spinte consecutive una più veloce dell'altra.
Mantiene il ritmo e devo dire che me lo sto godendo quanto quando sono sopra.
Non posso fare a meno che afferrargli la nuca e baciare tutto il suo collo.
Gli lascio diversi succhiotti, ma lui sembra esserne contento.
Dopo essere venuti entrambi lui mi fa girare velocemente, quasi non me ne accorgevo.
Inizia a far camminare le sue dita lungo la mia schiena, per poi baciarla e succhiare lungo un percorso che sembra quasi preciso.
Prima va diritto dal basso verso l'alto, poi obliquo dall'alto verso il basso, dal basso verso l'alto e poi di nuovo diritto, ma questa volta dall'alto verso il basso.
Si stacca dopo aver finito la sequenza, e resta zitto, per poi sentire un "ah" di sollievo provenire da dietro di me.
Prende il suo cellulare dal comodino e scatta una foto, poi me la mostra.
Ha fatto dei succhiotti a forma di M gigante dietro la mia schiena. Bye bye costumi da bagno.
"Questa foto: o la cancelli, o non la fai vedere a nessuno." gli dico però, e lui annuisce.
"La terrò per me, piccola" dice, baciandomi ancora.
Sorrido, spero realmente che la tenga per sè.
Se quella foto venisse pubblicata finirei in un mare di guai. E io onestamente preferirei passare.
Ci mettiamo seduti vicini sul letto, e mentre ci guardiamo, di punto in bianco, decido di leccargli il viso.
Lui scuote la testa aggrottando le sopracciglia.
"Cosa?" ride. Rido anche io.
Mi lecca anche lui.
Per ribattere, lo rifaccio.
Lui continua, e così faccio anche io, finché dal viso passiamo alle lingue altrui.
Ci mettiamo a giocherellare con le nostre lingue, finché non mi alzo per andare davanti allo specchio.
Mi giro il più possibile per vedere i succhiotti di Mattia dietro la mia schiena, e ci riesco anche.
"Mio Dio, e questo come lo spiego?" mi chiedo tra me e me, ma il mio ragazzo mi raggiunge e inizia a lineare la sua M con le dita.
"Non dovrai, bisogna essere solo un po' discreti." dice, per poi riprendere il suo cellulare.
Facciamo di nuovo la cosa lingua-lingua e apre snapchat.
Mi appoggio a lui e gli poso una mano sul petto.
La sua mano libera la usa per coprirmi il seno, poi ci scatta una foto.
"Ti copro lo stesso, nessuno ti deve vedere a parte me." dice, per poi farsi una foto dove puntava il dito contro la telecamera, ne fa uno sticker e lo aggiunge alla foto di prima. Lo posiziona nel mio punto V, per coprirmi, e poi gli chiedo di fare la stessa cosa con me.
Mi scatta la foto, ne fa uno sticker e lo posiziono nel suo punto.. beh, critico.
Ci mettiamo a ridere guardando la foto, e lui la mette come sfondo.
"No, se vuoi mettere una nostra foto come sfondo va bene, ma una decente dove siamo vestiti" gli dico, lui annuisce dicendo che forse ho ragione.
Si gira pochi minuti e fa qualcosa con il telefono, ma non riesco a vedere cosa.
Insisto diverse volte nel vedere cosa ha fatto, e dopo un po' mi consegna il telefono.
Ha cambiato lo sfondo e ha messo una mia foto.
Lo guardo e gli sorrido.
"Romanticone" gli dico, prendendolo un po' in giro.
Lui ridacchia scuotendo la testa.
"però solo con te"

the one // mattia polibio wattys 2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora