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"La notte in cui non sono tornato" quelle parole rimbombano nella mia testa cercando di localizzare la linea temporale di quella notte. Subito ricordo.
Quello stesso giorno mi aveva confessato i suoi sentimenti.
I suoi grandi sentimenti. I sentimenti che non aveva mai provato. E quella stessa sera era andato a letto con la prima che gliela offriva.
Ha mentito. Ha mentito su questo, su cos'altro mentirà ancora? Su cos'altro avrà già mentito?
Mi ricordo di quando qualche giorno fa piangevo all'idea di noi due separati. Adesso non è più un'idea. Sto vedendo la scena con i miei occhi, in questo momento.
Continuo a non proferire parola.
Lo guardo negli occhi: è spaventato.
Non so che dire. Probabilmente se me ne avesse parlato subito le cose non sarebbero andate così.
Avremmo affrontato la faccenda sul nascere e poi non ne avremmo parlato più. Ma la sua mossa è stata da stupido. Nascondere tutto e far finta di niente. Ignorare completamente la questione e mentirmi, dicendo di amarmi, guardandomi dritto negli occhi.
Vorrei solo lasciarmi andare ad un pianto infinito.
Alla porta della nostra stanza si sono accerchiate più persone, che ci guardano come fossimo un film.
"Dopo avermi detto tutte quelle cose tu hai avuto il coraggio di scopare con lei. E adesso hai anche il coraggio di usarla come scusa. Mattia, sei patetico." gli dico, mentre cerco di trattenere le lacrime.
Mi si avvicina per l'ennesima volta, ma stavolta non lo spingo via.
"Non ne fare troppo una tragedia. Possiamo risolvere le cose" mi dice, mantenendo il mio mento e alzandomi il capo verso di lui. Lo guardo negli occhi. L'unica immagine che mi viene in mente è quella di lui con Cynthia, quella dove lo fanno sul suo letto e poi dormono insieme.
Mi faccio spazio tra la folla e trascino Mattia con me fino alla stanza di Cynthia.
"Dove l'avete fatto" chiedo, lui mi guarda con aria confusa. "Che?" chiede, io ripeto la stessa domanda, ma con molta più fermezza nella voce.
"Dai, dimmelo." insisto. Lui inizia a guardarsi intorno.
"Non lo so- non ricordo" dice dopo aver guardato i letti ad uno ad uno.
Non riesco a controllare la rabbia.
"Oh" dico prolungando di molto la vocale, cercando qualcosa che sia della ragazza su uno dei letti.
"Ma come non ti ricordi?" dico con un finto sorriso, lui fa spallucce guardando ancora.
Subito dopo, esclamo "Avete scopato porca troia, non ricordo nemmeno dove l'hai fatto?" lui indietreggia.
Eccolo, ecco il suo letto.
Intanto la folla si è spostata con noi.
"Questo è il letto di Cynthia" affermo, ammirando le sue cose sorridendo.
Sul letto ci sono dei vestiti, una trousse più grande e due più piccole e le lenzuola.
"Che peccato" dico, senza staccare gli occhi dalle sue cose.
Lei spunta dalla folla e mi chiede che significhi la mia ultima espressione.
"Guarda" dico, per poi prendere una delle trousse piccole per poi frantumarla a terra in mille pezzi, gettandola con più forza che ho.
L'espressione di Cynthia è indimenticabile. Sembra sia sul punto di piangere.
"Questo non è minimamente paragonabile a quello che è successo al mio cuore appena mi hai detto la verità." dico, guardandola fermamente negli occhi.
Poi guardo Mattia.
Spacco l'altra trousse piccola riducendola a pezzettini ancora più piccoli, poi vado davanti alla porta.
Non ci vedo più dalla rabbia. Sto iniziando a sentirmi in colpa per quello che ho appena fatto a Cynthia. Non so se quelle trousse avessero un legame d'affetto per lei, magari le ho appena distrutto un ricordo importante, o anche un regalo. Anche questo non paragonabile a ciò che lei ha distrutto di me.
"Levatevi" dico alla gente che blocca la porta, la quale poi mi lascia libero il passaggio.
Torno nella mia camera, chiudendomi la porta alle spalle questa volta. La porta viene aperta subito dopo da Mattia, che però poi la richiude.
"Non fare così ti prego, sento di stare per morire" mi confessa lui. Sono seduta sul letto. "Io sono già morta ormai." Sembra sul punto di piangere. Non voglio vederlo piangere. Non può piangere davanti a me. Inizierei a piangere anche io anche se sto trattenendo le lacrime già da un po' ormai. Inizierei a piangere e non smetterei più, e lo perdonerei.
Non posso perdonarlo. Non dopo questo. Non ora. Ho perso tutta la fiducia che avevo per lui, ormai per me è come se fosse un estraneo.
"Che avevi addosso? Questo?" dico, continuando a chiedere per ogni indumento che vedo appeso. Fortunatamente sono pochi, quindi dopo poco smetto.
Mi siedo sfinita sul letto.
"Smettila di fare così! Non stavamo insieme! Non ho nessuna colpa" strilla cercando di sovrastare la mia voce.
Gli porgo uno sguardo omicida.
"Nessuna colpa? VAFFANCULO" urlo ancora più forte, per poi continuare a gettare gli oggetti di Cynthia all'aria.
"Possiamo parlarne da persone civili?" mi chiede poi, sembra già stufo.
"Ne hai avuta l'occasione per le ultime settimane che abbiamo passato insieme" gli urlo ancora contro, lui scuote la testa e sbuffa.
Sono basita, lui crede anche di avere ragione, e che il mio comportamento sia esagerato e immotivato.
Lui crede di non aver fatto nulla di male, solo perché è abituato a fottere tutto quello che ha, quindi non se ne rende conto.
È abituato a spezzare i cuori delle ragazze, e io questo lo sapevo. Ciò mi porta a pensare che la più stupida della situazione sia io, alla fine. Cynthia non ha fatto nulla di male. è andata con il mio ragazzo ancor prima che lo diventasse. Lei era venuta qui a chiedergli se me ne avesse mai parlato, da quel che ho capito, e poi ha fatto quello che avrebbe dovuto fare Mattia già da tempo: dire la verità.
"Aurora" si inginocchia mentre mi chiama.
Lo guardo.
Mette le mani modi preghiera, mentre mi implora di dimenticare questa faccenda.
Le lacrime iniziano a scendere, ma fortunatamente non a fiumi come immaginavo, bensì a goccioline.
"Ti amo" mi dice. Lo guardo. Sente veramente le parole che ha appena detto. Anche io lo amo. Immensamente.
Ma non posso cedere ora. Mi limito a sorridergli e a fargli capire che provo lo stesso. Si avvicina al mio viso e lentamente posa le labbra sulle mie, per poi unire le nostre lingue in quello che sarà il nostro ultimo bacio. Entrambi lo sappiamo. Probabilmente l'ultimo atto di amore che farò con Mattia, o anche con qualsiasi altra persona.
Si sta tornando troppo per le lunghe. Lo spingo via da me appena sento il suo telefono squillare.
È suo padre, gli sta dicendo di andare nel parcheggio dove lo sta aspettando.
"Io devo-" mi dice con l'espressione più triste che abbia mai visto. "Vai" affermo, senza guardarlo. Sa anche lui che una volta varcata la soglia della porta tra me e lui sarà finita una volta per tutte, quindi non sarà così doloroso doverglielo dire a parole.
"Appena uscirai da quella porta, tra me e te sarà finita. Per sempre." affermo, guardandolo.
"Potrei restare qui in questa stanza per l'eternità" risponde. Scuoto la testa. "Vattene" affermo.
È più forte di me. Mi ha spezzato il cuore.
"Non ti dimenticherò mai, Aurora. Sei e sarai sempre l'unica per me" dice, per poi uscire.
Non appena la porta si chiude la cenere del mio cuore che era rimasta vola fuori dalla finestra. Non c'è più niente.
Non ho mai provato tanto dolore in vita mia.
Fuori la porta non c'è più nessuno.
Trattengo le lacrime. Non voglio piangere, infatti non piangerò.
Esco in cerca di Jaden. Ho bisogno di affogare il dolore, perché se inizio a piangere probabilmente non la finirei più.
Giù vicino al parcheggio lo vedo parlare con dei suoi amici. Io e Jaden ci conosciamo appena, non saremmo neanche conoscenti se non avessimo fatto un progetto insieme l'anno scorso.
"Mi serve" gli dico fermamente, lui si gira verso di me stranito.
"Che stai dicendo" mi chiede, senza capire la serietà della mia richiesta.
Mi guardo intorno e lo vedo. Sta per entrare nell'auto di suo padre, ma si ferma a guardarmi. Vedo che apre la bocca e mormora qualcosa.
Torno a guardare Jaden. "La più forte che hai. Qualsiasi cosa tu abbia. Ho solo bisogno di-" lo guardo di nuovo.
"dimenticare"

MATTIA'S POV
Non ho mai odiato me stesso quanto sto facendo ora. È come se qualcuno avesse preso il mio cuore tra le mani, l'avesse stretto e poi strappato dal mio torace, per poi calpestarlo e distruggerlo, lasciando me pieno di sangue addosso, incapace di muovermi, con l'unico scopo di morire lentamente.
La guardo, si è appena fermata davanti ad un ragazzo che riesco ad identificare come Jaden. Non ha pianto, lo vedo da qui. La osservo. Mi vede.
"Aurora?" mi chiede mio padre, interiormente chiedendosi anche il perché io fossi rimasto in piedi con lo sportello dell'auto aperto invece di entrare.
La mia l'ha portata via quando è venuto qualche giorno fa, sapendo sarebbe servita a mia madre questa stessa mattina.
"Lei non verrà" affermo, mentre il mio cuore subisce un altro brutto colpo.
Mio padre ridacchia.
"L'unica eh?" mi prende in giro per la telefonata. I miei occhi si riempiono di lacrime. Rido, mi giro verso mio padre e tiro sù col naso. "Già" confermo, entrando in macchina e sedendomi sulla poltrona davanti.
Non le stacco gli occhi di dosso.
"L'unica."

AURORA'S POV
Trascino Jaden su in camera.
"Dammi della coca. Metanfetamina. Ce l'hai?" gli domando parlando velocemente, lui non mi segue.
Mi guarda, sembra piuttosto preoccupato.
"Aurora" mi chiama, quindi smetto di parlare e lo guardo.
"Cos'è successo" mi chiede. Mi sento cadere. Proprio come prima, di svenire a terra. Ora però lo faccio sul serio. Cado e atterro sulle ginocchia, ma lasciandomi andare appoggio i gomiti sul pavimento e inizio a piangere come non ho mai pianto in vita mia.
Lui si inginocchia e mi avvolge tra le sue braccia cercando una spiegazione a questo comportamento.
"Io e Mattia" mugugno tra i vari singhiozzi. "noi ci siamo lasciati"
Mi abbraccia e mi stringe a sé, ma lo spingo via.
"Non posso" gli dico con le mani che mi coprono gli occhi per i fiumi di lacrime che sgorgano.
Lui mi guarda con aria sconvolta, come se lo avessi accusato di qualcosa di assurdo.
"non ho secondi fini. Sono tuo amico, Aurora. E per come stai ora, non potrei mai." mi dice, tranquillizzandomi.
Lo guardo. Il mio cuore non riuscirà a reggere tutto questo dolore.
È stata una cazzata. Possiamo risolvere tutto. Dobbiamo risolvere tutto. Mattia e io siamo fatti per stare insieme. È stato tutto un grande malinteso. Sono pronta a dimenticare tutto e a impegnarmi a ritrovare la fiducia in lui.
Penso di chiamarlo, ma Jaden mi ferma.
Lentamente gli spiego tutto.
"Aspetta domani. Quando forse ti sarai calmata e parlerai a mente lucida." mi suggerisce. Guardo il pavimento dove ora sono seduta.
"Come faccio a calmarmi" dico, abbozzando una finta risata per ironizzare il fatto che non starò meglio finché non starò con lui.
"Perché ci sarò io, e ti aiuterò." lo guardo negli occhi e lo stringo forte a me.
Niente sarà più come prima adesso. Niente. Spero che Mattia mi vorrà perdonare e dimenticare tutto.
Per me lui è tutto. Vita, verità, amore, amicizia, felicità, tristezza, divertimento, spensieratezza, depressione, morte. Non ci potrebbe essere nessuno al di fuori di lui. Io lo amo infinitamente, è insostituibile.
Lui è l'unico.

scritto: 03 Maggio 2020
questa è la fine.
DELLA PRIMA PARTE.
ho già iniziato il sequel da un pezzo, però lo pubblico solo se vi va di leggerlo.
e vorrei fare delle piccole premesse, se quest'idea andrà in porto lo pubblicherò il prima possibile, e certamente non aspetterò così tanto per aggiornare HAHAHHAAH
le premesse sono:
i protagonisti non saranno più solo Aurora e Mattia;
preferisco DU GRAN LUNGA il sequel a questo, l'ho sviluppato meglio, i capitoli sono più lunghi, la storia va più con calma (sono al 13esimo capitolo al momento)
vi prego NON VI ARRABBIATE, la storia sarà più infondata e particolare, e appunto, le cose non saranno così accellerate.
ci saranno contenuti espliciti come qui, quindi se non vi piace leggere certe cose già sapete <3
tengo TANTISSIMO a questa storia, e ho in mente più o meno già tutto il percorso che farà.
VI AMO TANTISSIMO E GRAZIE DI TUTTO, spero mi facciate sapere al più presto se siete d'accordo con l'idea del sequel perché NON VEDO L'ORA DI PUBBLICARLO
NON MI UCCIDETE PER LA FINE DI QUESTO LIBRO
ancora una volta, vi amo tantissimo, grazie di tutto <3

the one // mattia polibio wattys 2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora