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Era da troppo che le mie labbra non toccavano le sue.
Forse è arrivato il momento, forse è ora di farlo.
In realtà, è sempre stata ora, ma l'abbiamo sempre rimandato.
Ci guardiamo negli occhi.
La passione si raddoppia, iniziamo a baciarci con più foga e più velocemente.
I suoi baci si spostano poi sul mio collo, e piano piano scendono, scendono e scendono ancora. Arriva al mio seno, e, dopo avergli dato l'approvazione chiesta con gli occhi e con un "posso?" sottovoce, lentamente, prende con entrambe le mani le bretelle del mio vestito e le fa scivolare sulla mia pelle, finché non arriva a sfilarmelo.
Mette le mani sotto al mio reggiseno e inizia a giocherellare con i miei capezzoli, prima tastandoli, poi baciandoli e leccandoli.
"Non siamo alla pari però" gli dico io, fermandolo.
Gli sfilo la maglietta e lo faccio stendere sotto di me.
Parto a baciarlo dal collo, poi lentamente scendo sul petto.
Lo guardo e caccio fuori la lingua, che poi passo per tutti gli addominali più volte. Una andando su e una andando giù. Arrivata ai suoi pantaloni gli slaccio la cintura e gli sbottono i pantaloni.
Mi ferma.
"Di nuovo, non siamo alla pari." ripete lui, per poi spostarsi di nuovo sopra.
Lo guardo e rido.
Mi slaccia il reggiseno e lo appende al manubrio dell'auto.
Mi mordo il labbro. Mi guarda negli occhi, poi si sfrega le mani velocemente e mi sfila il vestito.
Torna a baciarmi i capezzoli per poi lasciare una scia di baci lungo la pancia, fino ad arrivare alle mie di mutandine.
Questa volta non si fermerà. Questa volta mi va bene che non siamo alla pari.
Mi guarda un paio di volte, poi con la velocità di un fulmine apre la portiera dell'auto, la chiude, entra di nuovo e sposta i sedili avanti, poi torna dietro.
Si china tra le mie gambe, ma lo fermo.
"insieme" gli propongo vagamente, ma lui mi capisce al volo. Si stende e mi fa poggiare sopra di lui, mentre io gli sfilo i pantaloni e Mattia mi sfila le mutandine.
Mentre lui usa la sua lingua con me, io uso la mia con lui.
È uno scambio reciproco, io sono a quattro zampe e lui è steso sotto di me.
Diciamo che è arrivato proprio il momento.
Entriamo nella fase intensiva insieme, e giuro di ever fatto tremare l'auto.
Io urlavo così tanto che mi sono dovuta fermare con la bocca e continuare con le mani. Lo sentivo ridacchiare dietro di me, ma non gli davo molta importanza.
Veniamo insieme.

Ci penso su prima di continuare. Potremmo farlo ora, in macchina. Potremmo andare fino in fondo adesso, non credo qualcuno sarebbe contro.
In macchina? È davvero in una macchina che lo voglio fare per la prima volta con Mattia? Nella sua auto? andando probabilmente a sbattere ovunque, sporcando i sedili e senza avere lo spazio necessario per muoverci? Non lo so. Non credo sia l'ideale. O almeno, non per una prima volta.
Lo vedo mentre si rimette la maglietta e si sistema i capelli.
È sexy anche mentre scuote la mano tra i capelli.
Mattia è il ragazzo più bello di questo pianeta, e provate a farmi cambiare idea.
Mi guarda, io sono ancora completamente nuda.
Mi affretto a recuperare il reggiseno dal manubrio dell'auto, mettendomi a ridere.
Non trovo le mutandine.
"Mattia" lo chiamo senza guardarlo, lui mi sta fissando.
"Dimmi" risponde, senza staccarmi gli occhi da dosso nemmeno per un secondo.
"Non trovo le mutandine" ammetto, lui sbarra gli occhi.
"Okay, ora le cerchiamo, aspetta solo un attimo." si allaccia la cintura e, prendendomi dalle spalle, mi fa stendere.
Mette una mano vicino alle tempie e sbarra gli occhi.
"Metti a fuoco. Scatta. Salva." dice, memorizzando i mio corpo.
Come se non mi potesse vedere nuda ogni volta.
Entrambi ci mettiamo a ridere e mentre lui cerca io mi infilo il vestito.
Dopo una ventina di minuti le trova sotto al sedile, me le restituisce e le metto.
Ci spostiamo nei sedili davanti e ci avviamo verso il campus.
"Ah e comunque" dice Mattia d'un tratto, rompendo il silenzio tombale che si era creato tra noi.
io lo guardo, aspettando che continui la frase.
"credo sia meglio lasciar stare questa storia del primo appuntamento, la prossima volta che ti porto fuori non posso comportarmi di nuovo così, penso che preferirei morire." conclude poi, guardando la strada.
Inizio a ridere.
"Concordo con te"

MATTIA'S POV
Non poter baciare Aurora per così tanto tempo è stato estenuante. Poi non poterla baciare vedendola con quel vestito, cazzo, l'avrei distrutto quel tavolo.
Si, avrei voluto alzarmi, buttare tutto quello che era sul tavolo e sbatterci lei sopra per poi scopare tanto da sfondarlo.
È sexy. È sempre sexy. Come cazzo faccio a trovarla sexy sempre? Anche quando ha quei pantaloni della tuta larghi con i felponi, riuscirebbe a farmelo venire duro anche con un burka.
Mi ricordo dell'altro giorno quando le avevo chiesto di uscire con me e non voleva.
perché ha esitato tanto? perché non poteva dirmi si e basta?
Ho voluto fare si che questo fosse un tipico primo appuntamento solo perché effettivamente è il mio primo appuntamento.
Non ho mai invitato una ragazza ad uscire, erano sempre state loro a presentarsi a casa mia, ma dopo un'ora erano via tutte quante.
E non perché se ne volessero andare, ma perché le mandavo via io.
Dopo essere venuto un paio di volte non le volevo più vedere, non mi interessava più di loro.
Ormai sono venuto più di paio di volte con Aurora, per di più nemmeno una dentro di lei, e nemmeno nei miei più remoti pensieri riesco a sopportare l'idea di lei lontana da me. E vale anche per me. Solo l'idea di me con qualsiasi altra ragazza mi disgusta.
Disgusta. Mi disgusta. A me. Io che in una settimana sono riuscito a farmi sedici ragazze.
E non perché io sia gay o altro, ma non voglio stare con nessuna che non sia lei.
Credo proprio di essere innamorato.
Si, sono innamorato.
Perdutamente innamorato, aggiungerei.
Devo chiamare sua madre per dirle che l'appuntamento c'è stato, e che è andato benissimo.
La guardo.
Mi brillano gli occhi.
Penso.
Ti amo.

Scusate l'attesa, ieri sera a quest'ora eravamo già a 194 e non ho postato, poi ho apportato delle modifiche al capitolo e beh, sto postando ora.
Spero vi piaccia :)
Aggiorno a 200 🌟🌟
(spam: seguitemi su insta love you all @auroralomast)

the one // mattia polibio wattys 2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora