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Vado alla festa con Addison e Alejandro, mi sento un po' il terzo incomodo della situazione però.
Li vedo scambiarsi occhiatine fugaci ad intervalli di pochi minuti.
Fatto sta che in pochissimo arriviamo alla festa e appena arrivata mi fiondo su una bottiglia, poi su un'altra.
Questa volta mi calmo, non mi voglio ubriacare.
Vedo Mattia, è con quella ragazza di cui mi ha parlato, Cynthia, e non fa altro che strusciarsi addosso a lei.
E questo come mi fa sentire? Non lo capisco.
Perché non lo capisco?
I sentimenti dovrebbero essere più facili di così, e poi che sto facendo?
sto complicando la mia vita per cosa?
per un ragazzo?
per i miei sentimenti?
ma quali sentimenti?
non riesco nemmeno a capire di quali si tratta, che cosa smuovono in me e cosa dovrei fare di conseguenza.
Le mie emozioni diventano confuse solo quando sono con lui però, non capisco più niente e ho degli sbalzi d'umore molto frequenti.
Ed è per questo che da di matto, perché non capisce: prima sono arrabbiata, poi affettuosa, poi triste, poi gentile, poi nervosa e poi arrabbiata, ancora e ancora.
Lo biasimo per quello che sta facendo.
Anzi, non lo biasimo.
Se fossi veramente io la ragazza che gli ronza nella mente tutto il tempo allora non starebbe con lei ora.
Vorrei andare da lui per dargli uno schiaffo, ma anche per scusarmi per il comportamento dell'altro giorno. Mio Dio, devo decidermi.

Non capisco più niente, e finisco a giocare ad Obbligo o verità insieme ad Addison e Alejandro.
Iniziamo tranquillamente, lo scalpore si alza quando, dopo essere stata obbligata a baciare il ragazzo che le piace, Addison si fionda su Alejandro.
Lui si vede ricambiare immediatamente, infatti inizia a stringerle la vita e a mantenerle i fianchi, spingendola sempre di più a sé.

Dopo poco, si alzano e, scusandosi con me, vanno in una camera al piano superiore.

Continuando a giocare vengono fatti diversi obblighi stupidi, ma alcuni anche interessanti.
È quando a giocare si aggiungono anche Mattia e Cynthia che le cose iniziano a complicarsi.
Vengo obbligata a baciare un amico di Chase, Josh: biondino, alto, carino, ma anche fidanzato.
Non ci mettiamo la lingua almeno.
Mattia viene obbligato a togliersi la maglia, e anche Cynthia, che viene obbligata anche a bere, più e più volte.
Tutto è divertente fin quando non vengo obbligata a giocare a sette minuti in paradiso con Mattia.
La cosa che meno serviva in questo momento.
Entriamo nello sgabuzzino e inizia il countdown: saranno i sette minuti più lunghi della mia vita.
Ci guardiamo negli occhi senza dirci niente per un po', ma data la vicinanza per colpa della stanza molto stretta iniziamo a parlare.
"Non hai più niente da dirmi?" gli chiedo, cercando di rompere il ghiaccio nella maniera più sbagliata possibile.
Lui mi guarda e ride.
"E cos'altro dovrei dirti?" aspetta prima di continuare la frase.
"Ti ho già detto tutto quello che avevo da dire e sono stato lasciato senza risposta troppe volte. Mi sono stancato" conclude. Lo guardo negli occhi. Cosa provo per te?
Cosa provo per questo idiota?
So che mi manca. Mi manca molto.
preso il coraggio in mano riesco ad abbozzare un sorriso.
"Mi manchi anche tu. Non capisco niente quando sono con te" essendo letteralmente attaccati riesco a sentire il suo cuore, e metto una mano sul suo petto.
Mi sorride.
"Non capisci niente?" mi chiede come di conferma.
"Cosa provo per te, Mattia?" gli chiedo quasi come avesse la risposta tra le sue mani, e potesse darmela con una semplice carezza.
"Non so cosa provi per me, ma anche per me è tutto in confusione quando ci sei di mezzo tu" mi dice, poi mi cinge la vita e mi spinge con la schiena verso di lui.
"Non capisco cosa provo. Ho avuto un'idea precisa di te per anni e anni, e nelle ultime settimane hai sconvolto tutto. Tutto. Ti ho sempre odiato, eri insopportabile, non potevo nemmeno guardarti, capisci cosa significa? Anni di tormento. Per arrivare a cosa? A trovarmi in uno sgabuzzino con te in una situazione strana a causa di quello che mi hai detto pochi giorni fa: cioè che ti piaccio, che non pensi ad altro che a me, quando fino al mese scorso quando mi vedevi non facevi altro che prendermi in giro e rompere in una maniera assolutamente naturale ai tuoi occhi. E non ti stancavi, mai. E non ti sei stancato." caccio tutto fuori e appena finito, inspiro a pieni polmoni. Ho parlato tanto.
Mattia schiude la bocca per dire qualcosa, quando aprono lo sgabuzzino.
Questi sette minuti sono sembrati anni.
Ci giriamo entrambi verso Chase, che ha aperto la porta.
Esco un po' scazzata, e mentre Mattia mi rincorre per parlarmi, scappo in pista e inizio a ballare.

Ben presto i miei fianchi vengono mantenuti dalle mani di qualcuno che non avevo mai visto, ma che non mi preoccupa affatto.
È più alto di me, ha i capelli molto scuri e ricci, il naso leggermente a becco, ed è molto, molto attraente.
Continuiamo a muoverci e a ballare insieme.
Mi muovo di conseguenza a lui, oppure viceversa.
Mi gira e ci guardiamo negli occhi.
È più grande di me, forse di uno o due anni.
"Aurora" dico, a lui però non sembra importare molto, sposta le sue mani sul mio sedere e mi spinge con forza verso di lui. Più che verso di lui verso la sua erezione, che sento spingere sotto il mio vestito.
provo ad allontanarmi da lui, ma non c'è verso di togliermelo da dosso.
Ha gli occhi rossi ed è palesemente ubriaco, e mi fa ancora più paura.
Lo spingo via ma con una mossa mi avvicina di nuovo a lui.
Chiudo gli occhi per pochi secondi quando sento la sua presa diminuire. Apro di nuovo gli occhi e vedo Mattia davanti a me che prova a spingerlo.
"Coglione del cazzo" gli urla Mattia gettandolo via da me. Nel suo sguardo vedo rabbia e disprezzo.
Non sto capendo niente, fatto sta che dopo pochissimo il ragazzo si fionda su Mattia e gli molla un pugno.
Lui si tampona le labbra con le dita controllando se gli sta uscendo del sangue.
Guarda il suo dito e nota delle goccioline rosse.
Scuote la mano per farle cadere, poi si gira verso il ragazzo, aspetta pochi secondi.
Lo fissa dritto negli occhi con uno sguardo tagliente.
Poi, velocemente, gli sferra un pugno in pieno viso, poi un altro in pancia, facendolo piegare dal dolore, per poi farlo cadere a terra.
Dopo Mattia guarda quello che ha appena fatto con fierezza e poi afferma: "Così impari, stronzo"

Il prossimo capitolo sarà cruciale, quindi non vi darò un numero minimo di stelline per postare, ma vi chiedo questo: sorprendetemi.
Comunque vi volevo anche ringraziare dell'hype che state dando a questa storia, mi avete fatto tornare ad amare wattpad come lo amavo nel 2017, per di più sono quasi 5 giorni che manteniamo il 47esimo posto nella classifica #fanfiction.
È un emozione unica per me, e tutto questo grazie a voi.
Vi amo ragazzi❤️

the one // mattia polibio wattys 2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora