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AURORA'S POV
Non riesco a pensare a niente se non all'altra notte.
Non avevo mai dormito così bene in vita mia.
E poi perché gli avevo detto che sarei rimasta con lui per tutta la vita? Perché? Lo stavo pensando. E avrei dovuto tenere la bocca chiusa, anche se Mattia mi ha fatta sentire meglio con quel bacio.
Un dolce bacio, che mi ha provocato un brivido lungo la schiena.
È questo l'effetto che mi fa Mattia? L'effetto contrario a quello che mi ha sempre fatto?
L'effetto di lui su di me è tranquillità, felicità, divertimento, mentre un paio di mesi fa era l'esatto contrario: nervosismo, tristezza, rabbia.
Non può succedere davvero.
Ma no, non provo niente per lui. Solo un sentimento platonico.
Almeno credo.
Il mio risveglio è uno dei migliori di sempre.
apro gli occhi e noto Mattia che mi guarda sorridendo.
"Buongiorno" mi dice, probabilmente era già sveglio da un po'. "Buongiorno" ripeto io, stiracchiandomi tutta.
Le mie mani sono sulla sua nuca, quindi non esito a stringerlo.
Dovrò anche ringraziarlo in qualche modo, e dato che non sono capace di farlo a parole, lascio che il mio cuore batta contro il suo.
Trattiene il respiro all'inizio, ma poi li lascia andare e mi stringe anche lui.
Ci stacchiamo, e guardandoci mi viene in mente Alejandro.
È strano, ma penso a quanto io sia scorretta.
Poco più di dodici ore fa stavo per andarci a letto e ora sono nel letto con il suo migliore amico.
Aveva ragione quando mi disse che che prima o poi Mattia mi sarebbe piaciuto.
No, Mattia non mi piace, non può piacermi.
Mi va a genio.
Mio Dio, c'è voluto così poco per farmelo piacere.
Cazzo.
Per farmelo andare a genio.
"Vai a fare la doccia?" mi chiede, quando mi allontano ancora di più, mi limito ad annuire.
Sembriamo quasi una coppia, dov'è finito tutto quell'odio reciproco che c'era fino a due settimane fa?
Mi avvio alla porta, ma mi fermo.
"Mattia" lo chiamo. Probabilmente mi pentirò di quello che sto per dire.
Lui si gira verso di me.
"Qual e il numero della stanza di Alejandro?" si, ora sono pentita.
Il suo viso si fa un po' più cupo.
"Trecento venticinque" dice, poi lo ringrazio ed esco.

Dopo essermi fatta una doccia veloce mi precipito nella stanza di Alejandro, trovandolo fortunatamente sveglio mentre Kairi e Alvaro ancora dormono.
Mi chiedo perché Mattia non sia andato in stanza con loro.
Alejandro si gira verso di me, gli chiedo sottovoce di uscire per parlare. Si mette una maglietta e velocemente esce.

Ci sediamo sulle scale dell'edificio, ora che c'è l'ho davanti non riesco a parlare.
"Riguardo a quello che è successo ieri.." provo a spiegare, ma non riesco a finire la frase che trovo le labbra di Alejandro sulle mie, di nuovo.
Mi stringe a se mantenendomi i fianchi, io gli infilo una mano tra i capelli.
"Potremmo riprendere da dove abbiamo lasciato" dice lui, facendomi riprendere coscienza.
Lo allontano da me, e gli dico di fermarsi.

"Non voglio che succeda di nuovo." gli spiego, ora ha un'espressione accigliata. Sarebbe tutto più facile se non fosse così dannatamente bello.
"Vorrei solo essere più corretta, e una relazione tra noi due non lo sarebbe" sembra capire, forse sa verso chi non sarebbe corretta?
Mi abbraccia e mentre lo fa, annusa i miei capelli.
"Devo." mi dice, io capisco al volo, e subito dopo mi bacia. Un bacio molto più dolce di quelli precedenti, più sincero.
Ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi: non potrò resistere ancora per molto, vorrei saltargli addosso, e credo sia lo stesso per lui.
Si lecca le labbra, e dopo poco ci baciamo di nuovo.
E ancora, ancora e ancora. Non riesco più a fermarmi, non voglio più farlo.
Ma devo.
Lo allontano e con un semplice "Ciao, Alejandro" me ne vado. Non eravamo pronti ad affrontare questa situazione, né io, né lui.

Torno in camera e vedo Mattia sul letto steso, si è cambiato.
"Tutto bene?" gli chiedo, sedendomi accanto a lui.
Annuisce, poi posa il cellulare e mi guarda.
"Perche quella cosa su Alejandro?" mi chiede, probabilmente stava aspettando già da un po' questa domanda.
"Dovevo parlargli, per mettere in chiaro delle cose" rispondo, cercando di evitare i particolari.
"Quali cose?"
"Cose"
Sto davvero nascondendo un bacio a Mattia? Che ci ha anche visti ieri? È ridicolo.

"Oh, andiamo"
cedo. "Volevo parlargli per chiudere quello che c'è tra di noi" il bruno aspetta un continuo.
"ma non ci sono riuscita" concludo.

"Perché vuoi chiudere con lui?"
"Sarei scorretta."
"Verso chi?"
aspetto un po' prima di rispondere.
Avrà capito che si tratta di lui?
Che voglio chiudere con Alejandro perché vorrei che le notti con Mattia non finissero mai?
"Verso Ale"
Lui alza un sopracciglio, si passa una mano tra i capelli e poi sbuffa.
"Capisco. Sai che sono in una situazione simile? Il problema è che ho paura di ferire quella a cui non importa niente di me, più che l'altra" mi spiega di lui e questa ragazza, Cynthia, che non gli si scrolla da dosso.
Mi racconta che ieri sera era con lei, ed era per questo che non era in camera. Sento dentro me un mix di rabbia, tristezza e nervosismo.
Non sarò mica gelosa?
Era con lei anche alla festa.
Mi spiega di volersela solo fare.
Mi innervosisco per il maschilismo, per il suo modo di trattare le ragazze come oggetti, e se ne accorge, ma provando odio verso questa ragazza non sarei coerente.
"Comunque, non credo ci proverò ancora, anzi, sono sicuro" conclude poi.
Ci guardiamo negli occhi.
"E perché?" gli chiedo, lui ridacchia.
Ogni volta che lo fa è perché gli sto facendo una domanda a cui dovrei già sapere la risposta.
"C'è un'altra ragazza nella mia testa, che non assomiglia per niente a qualunque altra ragazza. È allegra, dolce, simpatica, divertente, ma anche severa, aspra, stronza, intelligente, brillante.
Non ho mai visto una ragazza bella come lei, ma con lei prevaleva sempre il mio orgoglio: la stuzzicavo, la prendevo in giro, mi facevo odiare, così che pensasse a me.
Sono già due settimane che mento a me stesso sul fatto che io sia completamente cotto di lei, ma non riuscivo ad ammetterlo. Lei è sempre nella mia testa.
Cammina per la mia mente e la fa a pezzi saltandoci sopra con le sue Air force one. Cammina, sfila, balla, si stende, la brucia: è sempre lì.
Se facessi un giro nella mia testa troverei un mondo composto da lei. Non posso farne più a meno. E lo dovevi sapere." mi da una risposta molto più lunga e molto più dettagliata di quella che aspettavo, ma sono contenta della sua onestà, e di come abbia espresso i concetti in maniera da farmi capire realmente cosa stesse dicendo.
"Perché dovevo saperlo?" gli chiedo, lui ridacchia di nuovo abbassando lo sguardo, interrompendo uno sguardo che andava avanti già da un bel po'.
Torna a guardarmi negli occhi, poi sorride.
Alza un braccio e posa la sua mano sul mio viso, accarezzandolo delicatamente.
Mattia prende la mia mano e la posa sul suo petto.
Sento il suo cuore battere all'impazzata.
"Perché sei tu la ragazza"

e dopo questa raga...
dato che ieri sera in poche ore abbiamo raggiunto anche più delle stelline che vi avevo chiesto non sono riuscita ad aggiornare non avendo il telefono.
Aggiorno a 90 stelline, spero ci mettiate un po' di più così riesco a scrivere HAHAHAHHAHA

the one // mattia polibio wattys 2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora