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Io e Addison ci siamo viste pochissimo in questi giorni, io stando con Mattia in camera, lei stando con Alejandro in pubblico.
La loro non mi sembra una vera relazione, cioè, all'inizio lo era, potrei scommetterci, ma ormai sembra tutta una farsa, una messa in scena.
"Come va con Ale?" le chiedo, e la sua espressione da sorridente diventa più cupa, più seria.
Subito torna a sorridere.
"Bene, non potrebbe andare meglio di così." mente in modo così palese, che mi basta un'occhiata storta per farle vuotare il sacco.
Abbassa lo sguardo.
"È strano, all'inizio era sempre tutto un sei bellissima, sei unica, voglio solo te, mentre ora è solo un mi piaci, ma non ho voglia di impegnarmi, non sei l'unica, penso anche ad altre. Non è più lo stesso, e stiamo insieme solo da una settimana. Non so cosa sia successo, ma negli ultimi giorni ha sempre la testa altrove. Non riusciamo più a stare da soli che la sua mente inizia a vagare, poi in pubblico riesce a fare scena." mi spiega Addy, facendomi capire che il problema che pensavo essere lei, in realtà è Alejandro.
Penso un po' prima di rispondere, ma non trovo nessuna scusa che giustifichi i suoi comportamenti.
"Magari potrei parlargli" le dico, non credo abbia dei problemi a confidarsi con me.
Lei mi guarda di nuovo, mi sorride.
"Si, sarebbe un'idea." mi dice, dopodiché stiamo a parlare per un'altra mezz'ora.

Entro in camera di Alejandro trovandolo steso sul letto con le braccia dietro la testa a pensare, non c'è nessuno, quindi ne approfitto.
"Alejandro" lo chiamo, di scatto si gira, come se non si fosse accorto della mia presenza.
Velocemente si alza e viene da me.
"Aurora" ripete, poi lo guardo negli occhi.
"Siediti, vorrei parlare con te." gli dico, e ci andiamo a sedere di nuovo sul suo letto.
"Che sta succedendo con Addison?" chiedo, e anche lui alla domanda cambia espressione. Sbuffa e rotea gli occhi.
"Non lo so, okay?" mi dice, ma non è sincero. Crede che io non lo capisca, e invece si.
Lo guardo negli occhi e lui fa lo stesso.
"Lo sai." affermo, lui si mette una mano sulla fronte.
"Si, lo so." conferma, poi si alza e inizia a fare avanti e indietro, come se questa fosse una questione di stato.
"Ale, calmati." gli dico, ma sembra non sentirmi.
Dopo qualche minuto di silenzio torna a guardarmi.

"Stavo cercando di aggiustare la situazione da solo, perché Addy mi piace tanto" inizia poi si calma e fa un respiro profondo.
"ma mi piaci tu. Molto più di quanto mi piaccia Addison. Non è colpa mia, non lo faccio di proposito." mi spiega, lasciandomi perplessa.
"Come faccio a piacerti io se ti piace Addison?" gli chiedo, non so se stia dicendo la verità o meno, ma non credo avrebbe mentito su una cosa come questa.
Alejandro sembra quasi nel panico.
"Non lo so, non lo so!" esclama, poi ci guardiamo negli occhi.
"Devi capirlo, così la farai soffrire." gli spiego, mentre cerco di calmarlo.
Si siede di nuovo vicino a me e mentre guardo di fronte a me, gira la mia testa verso la sua e mi bacia.
Lo mando via.
"Alejandro! Sei impazzito!" esclamo alzandomi, lui sembra sconvolto dalla mia reazione.
"Scusa! Credevo ci saresti stata." mi spiega come per giustificarsi.
Non posso fare altro che pensare a Mattia e Addison. Questo bacio era inutile, poteva non esistere e semplificare la vita di tutti. Ora Addy soffrirà, e non riesco ad immaginare la reazione di Mattia quando glielo dirò.
"Non mi puoi mettere nei tuoi casini e scombussolarmi la vita Ale, stai con la mia migliore amica, cazzo!" esclamo uscendo dalla sua stanza, essendo seguita a ruota da lui.
"Aurora! Aspetta- scusa!" cerca di farmi tornare da lui, ma non c'è niente da fare.
Mi aveva detto quello che provava, perché ha dovuto baciarmi?
Non so nemmeno come sentirmi, ma la prima cosa che faccio è andare in camera e buttarmi sul letto.
Mattia è qui, e appena mi vede mi stringe a se e mi bacia.
Ho paura di dirglielo.
Non voglio dirglielo.
Potrebbe rovinare tutto.
Non siamo nemmeno una coppia, ma ho una paura spaventosa di quello che potrebbe succedere dopo la scoperta di quello che è appena successo con Alejandro.
Non voglio tenerglielo nascosto, ma credo sia la cosa migliore da fare.
"Hey piccola, che hai? Sembri tesa" mi chiede, per poi spostarsi dietro di me e farmi mettere tra le sue gambe.
Mi giro verso di lui e gli accarezzo il viso.
"Niente. Tutto va bene se ci sei tu." gli dico, nel tono più melenso che ho mai usato parlando con lui.
Qualche volta devo ricordargli quanto io veramente tenga a lui.
Lui ridacchia e mi accarezza.
"Ci sarò sempre." conferma, baciandomi.
È stato sempre un punto fisso nella mia vita, sin dalla tenera età.
Anche quando non lo volevo, lui c'era sempre. Su questo non ci piove.
Mentre penso a questo, i sensi di colpa mi divorano.
Non riesco a tenerlo dentro. Ho paura che se glielo dice Alejandro le cose potrebbero peggiorare.

"Mattì" lo chiamo, lui avvicina il viso al mio.
"Ti devo dire una cosa" il mio cuore inizia a battere più velocemente e lui cambia espressione.
Sta lì senza dire niente ma a guardarmi, aspettando che io parli.
"Ho parlato con Addison e le ho chiesto di lei e Alejandro." sente il suo nome e sbarra gli occhi.
"Mi ha chiesto di andargli a parlare per chiedergli il perché di suoi comportamenti strani, e lui mi ha risposto che è perché gli piaccio io." spiego, poi mi fermo e respiro, cercando di diminuire l'affanno che si sta creando.
aspetto qualche momento.
"e mi ha baciata." concludo.
Lui si alza, ha lo sguardo perso nel vuoto.
"Ma l'ho mandato via subito, poi sono venuta da te." mi affretto ad aggiungere.
Mi alzo e cerco di attirare il suo sguardo.
Mi guarda negli occhi.

"Tranquilla. Non ce l'ho con te." mi spiega, poi alza le
maniche della sua maglietta ed esce fuori dalla stanza.
"Ale lo sa, l'ha sempre saputo. L'ha fatto lo stesso." aggiunge, poi si dirige verso la sua stanza.
Apre la porta e davanti si trova Kairi, lo scansa e va dritto verso Alejandro.
Lo prende per il colletto della maglietta e lo sbatte al muro.
È il suo migliore amico, l'ha deluso, per questo è così incazzato.
Corro da lui e cerco di calmarlo.
"Hai sempre saputo, perché l'hai fatto?" gli chiede retoricamente, mentre lo sguardo di Alejandro diventa sempre più spaventato.
"Fino a prova contraria tra voi non c'è mai stato niente, perché non avrei dovuto?" lo sfida, ed è lì che Mattia fa per tirargli un pugno, ma mi metto nella sua traiettoria.
"Basta. Ti prego." lo imploro, lui mi guarda e abbassa il pugno.
"Cosa cazzo ne sai tu" si arrabbia e lo lascia, Alejandro sembra pronto a combattere per il suo onore, sapendo benissimo che Mattia lo distruggerebbe in pochissimi secondi.
"Sei tu quello che ci ha sorpresi un paio di volte, o sbaglio?" Alejandro è proprio stupido, è un coglione del cazzo.
Mattia si avvicina di nuovo pronto a spezzarlo in due, ma lo allontano da lui e, prendendo la sua testa nelle mie mani, la poggio sulla mia.
Si dimena per altri pochi secondi, poi si calma.
"Eppure non ti ho mai chiesto niente.." conclude Mattia, lasciando intendere che avesse chiesto ad Alejandro di lasciarmi stare.
Mi mette un braccio sul fianco e insieme usciamo dalla stanza.
Gran parte del piano si è riunita davanti alla porta proprio per vedere quello che succedeva, compresa Addy, che ha sentito tutto.
"Levatevi cazzo" sbraita Mattia, mentre li spinge.

"Tu sei la mia ragazza, okay? La mia. La mia e di nessun altro. Non permetterò a nessuno di portarti via da me."

Scusate per aver fatto Addy e Ale così, aggiusterò ❤️
aggiorno a 160 🌟🌟

the one // mattia polibio wattys 2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora