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Passiamo il lunedì seguendo i corsi sin dalla mattina presto.
Io e Mattia ci scambiamo occhiatine fugaci durante tutte le lezioni, e non possiamo fare a meno di sorridere.
Mattia ha comprato uno specchio per la nostra camera, uno di quelli da terra, che ormai non faccio altro che usare.
Una volta arrivati al pomeriggio andiamo a fare un giro per il campus con i ragazzi. Non puoi mai stancarti quando sei con loro: non si può fare a meno di ridere per ogni cosa che fanno.
A Kairi, Alejandro e Alvaro si aggiunge anche Robert, un tipo tranquillo.
È bruttino, molto alto e con i ricci.
Lo conosco da anni, frequentando la mia stessa scuola.
Da quando siamo arrivati al campus non l'avevo visto molte volte, ma Kairi mi ha spiegato che non sono stati insieme perché avevano litigato, ma proprio quella stessa mattina Robert era andato a scusarsi.

Facciamo diversi giri, e camminando verso il bar noto due visi familiari.
Uno dei due è quello di Quinton, mentre l'altro è quello della ragazza che ci provava sempre con Mattia, non credo di ricordare bene il suo nome.
Li vedo camminare entrambi verso di me e mi giro verso Mattia a guardarlo.
Aggrottiamo le sopracciglia, chiedendoci entrambi cosa possano volere da noi.
"Ciao" ci salutano, con un tono ironicamente amichevole.
Ricambiamo il saluto.
"Quindi è ufficiale: state insieme" chiede Quinton, lasciando ad intuire dove voglia arrivare.
Io e Mattia ci guardiamo.
Annuisco, mentre poi la ragazza si avvicina a lui.
"Quindi ti sei dimenticato di me?" chiede lei, mentre assume un'espressione triste.
Gli afferra la giacca e fa per tirarlo a sé, ma Mattia si tira ancora più indietro.
"Oh andiamo.." insiste lei, provandoci di nuovo.
"Leva le mani dalla mia giacca" afferma Mattia, serio. Non la guarda neanche: tiene lo sguardo fisso su quello che ha davanti.
"Ah si? Ora devo toglierti le mani dalla giacca?" dice, in tono provocatorio, come a lasciar intendere che prima lui volesse il contrario. Ride.
"Va bene, ti accontento" alza le braccia al cielo, poi si allontana da lui.
Si avvicina di nuovo al mio ex, abbracciandolo, e restano a fissarci.
"Che cosa volete? Andatevene" dico io, stanca della situazione. La ragazza sbarra gli occhi e viene verso di me.
"Non decidi tu, tesoro" risponde, decisa a voler iniziare una discussione tra me e lei.
Alzo le sopracciglia.
"Siete qui per fare cosa? Per rompere il cazzo?"
"Tesoro" mimo le virgolette con le dita
"gira i tacchi." concludo, lei sembra infastidita, e anche tanto.
Apre la bocca per replicare ma Quinton la ferma.
"Cynthia, basta" ah, ecco il suo nome.
Le prende il polso e se ne vanno.
"Oh" mormora Kairi, appena sono abbastanza lontani da non sentirci.
"That hurts" (quello fa male) ridiamo.

La sera, tornati in camera io e Mattia ci gettiamo sul letto.
Come sempre, mi blocca tra le sue braccia mettendosi sopra di me.
"Ti ho già detto che ti amo?" mi chiede lui, con un sorriso che da sollievo alla mia anima.
Annuisco.
"Si. E io te l'ho detto invece?" gli chiedo, inclinando la testa.
Lui alza il capo ed esprime una le sopracciglia, facendo finta di pensare, poi si gira verso di me e scuote la testa.
"No, non credo" risponde. Io apro la bocca e gli tiro una mia maglietta poggiata sul letto accanto a me.
Lui si becca il colpo e si mette a ridere, io faccio lo stesso mentre continuo a colpirlo.
"Ah no? Sei sicuro?" gli chiedo facendolo passare sotto di me. Mette le mani a X per proteggersi "Basta! Ti prego"
implora scherzoso, quindi la smetto.
Lo guardo negli occhi.
"Ti amo" inizio, per poi stringerlo a me fortissimo, e rotolare un po' sui letti.
"Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo" lo ripeto tantissime volte velocemente, mentre intanto continuiamo a rotolare.
Ci fermiamo e ci guardiamo di nuovo.
"Ti amo" affermo.
"Anche io, e non so spiegarti quanto."

Dopo poco veniamo interrotti dai ragazzi che entrano in camera.
"Si può?" chiede Kairi, entrando e vedendoci in quella posizione.
"Certo" dico io, staccando la mia fronte da quella di Mattia per pochi secondi.
Alejandro e Alvaro si gettano dalla mia parte del letto, mentre Kairi e Robert da quella di Mattia.
Si aggiungono anche loro al nostro abbraccio, facendo diventare tutto più divertente.
"Una coppia allargata" dice Alejandro scherzoso, tutti ridiamo.
"Loro sono i nostri figli" dice poi Mattia.
Mi giro verso di lui con gli occhi sbarrati.
Cosa cazzo-
I ragazzi lo guardano con la mi stessa espressione.
"..scherzavo" aggiunge, facendo mettere l'argomento da parte.
Ci guardiamo tra di noi e torniamo a ridere.
Guardiamo un film tutti e sei insieme dall'ipad di Alejandro. Cosa che, involontariamente, mi porta alla mente quel pomeriggio con lui.
E se Mattia non ci avesse interrotti? Probabilmente ora staremmo insieme.
O forse no? Io e Alejandro? Una coppia? Non credo saremmo mai potuti esserlo.
Fortunatamente ora che ho Mattia non avrò mai dubbi su chi sia la mia anima gemella.

Inevitabilmente però, durante il film io e Alejandro ci scambiamo diverse occhiatine di intesa.
E i ragazzi lo notano, soprattutto Mattia.
Una volta finito il film restano per qualche minuto di più, poi tornano ognuno nella propria stanza lasciamo me e il mio ragazzo di nuovo da soli.
Il mio ragazzo. Non mi abituerò mai a dirlo.
"È stato tanto strano vedere il film con Alejandro?" mi chiede, facendo trasparire il fatto che sia incazzato dalla sua voce. Mi giro verso di lui e lo guardo: ha le braccia incrociate e lo sguardo perso.
"Lo sai che non c'è niente tra noi. L'Ipad e la situazione ci hanno portato a mente quello che c'era stato e che non ci sarà più." gli rispondo, e già lo vedo calmarsi.
"E ti dispiace? Perché volendo potete stare insieme" si inventa, senza guardarmi.
Lo raggiungo e mi siedo su di lui.
Gli tengo le mani ai lati del viso, accarezzandolo.
"No che non mi dispiace. Nemmeno un po'." gli dico, e finalmente alza gli occhi su di me.
Ci guardiamo negli occhi.
Mi sorride: non riesce a stare arrabbiato con me.
"Perché Alejandro non sei tu. Nessuno è te al di fuori di te. Sei l'unico per me. L'unico e il solo."

mi dispiace dovervi ringraziare per i 100k con questo capitolo che fa schifo, ma devo
VI ADORO! 100k? È un sogno che si realizza.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE. INFINITAMENTE.

the one // mattia polibio wattys 2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora