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Non so cosa pensare.
So solo che il viso di Mattia ormai è pieno di sangue, evidentemente il ragazzo di prima gli aveva fatto sanguinare anche il naso.
Vado da lui e, anche se non mi va giù il fatto che abbia praticamente distrutto il tipo di prima, gli devo un favore, e poi sono preoccupata per lui.
"Mattia! Stai bene?" si passa una mano sul  viso e facendo finta di non star sanguinando, dice: "Io si, tu piuttosto?"
Lo guardo alzando un sopracciglio.
Gli prendo la mano e mi faccio dare le chiavi delle macchina.
"Dove stiamo andando?" mi chiede seguendomi, io mi giro verso di lui "al campus, devo aiutarti" arriviamo all'auto e mi metto al volante.
So guidare bene, e lui lo sa, quindi a parte alcune storie sul fatto di voler guidare lui, non dice niente.

Accelero e in pochi minuti siamo arrivati.
Faccio stendere Mattia sul letto e gli faccio alzare la testa.
Cerco nei cassetti un kit farmaceutico o qualcosa del genere, e non trovando niente gli dico di tapparsi il naso e di aspettarmi lì, senza muoversi.
Vado al primo piano e chiedo una busta di piselli ghiacciata, un pacco di fazzoletti e del disinfettante.
Prendo tutto il più velocemente possibile e una volta tornata in camera mi fiondo su Mattia.
Gli metto la busta sul naso e preparo dei fazzoletti per cercare di chiudere il fiume di sangue.
"Il disinfettante te lo metto sulla bocca appena il naso smette di sanguinare." gli dico, lui mi sorride.
Resto a guardarlo con la scusa di volergli controllare la temperatura un po', magari so cosa provo per lui.
Penso di saperlo, effettivamente.

Il sangue smette di scendere e tampono la zona con i fazzoletti.
Metto un dito sul suo labbro inferiore e lo tiro giù, per vedere fin dove si spinge il taglio che ora ha.
Sto troppo tempo a guardargli le labbra, e se ne accorge.

"Perché fai questo per me?" mi chiede, poi lo guardo negli occhi.
Penso un po' alla risposta da dargli prima di parlare.
"Ti devo un favore, hai fermato quel ragazzo, Dio solo sa cosa sarebbe successo se non l'avessi fatto" sono sincera quando lo dico, ma non del tutto, e come sempre, lui lo intuisce.
"Sicura che sia solo per questo?" mi chiede, accennando il suo sorrisino beffardo, contagiando e uno anche a me.
"Si, sono sicura" no, non è così.
Prendo il disinfettante e con un dischetto ti cotone glielo tampono sul labbro inferiore.
"Ah!" geme Mattia per il dolore del disinfettante, poi si trattiene stringendo i denti.
Si vede un evidente miglioramento già dopo pochi secondi.
"Ti fa male se ti tocco?" gli chiedo pigiando attentamente sul labbro, lui scuote la testa.
"E se ti baciassi?" gli chiedo, facendomi fraintendere.
Immediatamente alza le sopracciglia e spalanca gli occhi.
"No, mi hai fraintesa" mi sbrigo a dargli una risposta non fraintendibile come quella di prima, ma vengo preceduta da lui.
"Sapevo che ti stavi trattenendo, dai baciami" scherza lui, facendo perfino le labbra a cuoricino e chiudendo gli occhi, strappandomi una risata.
"Non fare lo scemo, intendo, normalmente se uno ha un taglio sul labbro gli fa male quando un altro lo bacia" gli spiego meglio, lui ride.
Restiamo a guardarci negli occhi per qualche minuto, quando poi ricevo una risposta.
"Comunque non credo mi faresti male"

Resto a tamponargli il labbro per una decina di minuti, e non che lui ne avesse bisogno, ma non ce la facevo alzarmi e lasciarlo lì da solo, o ad andare da qualsiasi altra parte e rompere il contatto visivo con lui.
Non me ne sono nemmeno accorta, ma Mattia mi sta accarezzando la schiena già da un po' ormai.
Ripenso a quello che è successo poco più di un'ora fa.
"Quel tipo.." inizio, lui alza le sopracciglia per farmi capire che mi sta ascoltando, e io invece rompo il contatto abbassando lo sguardo.
".. perché gli hai fatto così male? Non ti aveva fatto niente" Mattia sembra sconvolto dalla mia domanda, quasi come incredulo del fatto che io glielo abbia chiesto sul serio.
"Non posso sopportare la vista di un ragazzo qualsiasi che si avvicina a te, figurati quella di uno che ti stava per scopare contro la tua volontà" senza mezzi termini, eh Mattia?
Lo guardo e fingo una risata, ero terrorizzata quando ho pensato a cosa sarebbe successo dopo.
"Comunque grazie" ammetto, lui mi guarda e mi sorride.
Ci guardiamo negli occhi di nuovo.

"Ripeto: perché fai questo per me?" mi chiede di nuovo, sapendo che ora sono in grado di dargli una risposta completa.
Ci penso su per più tempo stavolta, e decido di dire la verità.
"Ci tengo a te, Mattia. È difficile da ammettere, ma è così" i suoi occhi brillano e si mette seduto davanti a me.
"E quella storia che non sapevi cosa provavi per me?" ride, io lo guardo.
"È vera. magari tengo a te da amico, non devo per forza avere interesse nei tuoi confronti" gli spiego, lui si alza in piedi davanti a me.
"Io invece credo che tu sappia benissimo quello che provi" mi alzo in piedi davanti a lui, e lo fisso negli occhi.
"No." rispondo fredda, poi mi metto davanti alla porta e lui si sposta sul muro difronte.
Ci fissiamo per qualche minuto, mentre entrambi teniamo le braccia incrociate.

"Perché menti a te stessa? Sai anche tu che vuoi stare con me." dice Mattia.
Non riesco a togliergli gli occhi di dosso, ma una volta realizzato quello che ha detto non riesco a contenermi più.
La sua arroganza e la sua convinzione che io voglia stare con lui
"Io? Io?! Io dovrei voler stare con te ? Perché? Stare con un maschilista, egoista, egocentrico e puttaniere come te? Sprecherei solo il mio tempo. Sarei solo un'altra aggiunta alla lista, una delle tue troiette come tutte le altre, un altro puntino sulla tua lista, perché uno come te ce la deve avere per forza una lista. E poi quasi sei di famiglia, come potrei stare con te? Come? Potrei, perché so che quando non ci sei elemosino la tua presenza e quando ci sei vorrei non finisse mai.
Vorrei stare con te tutti i momenti della giornata. Forse provo qualcosa per te anche io, e forse lo so da tanto e forse hai ragione: sto solo mentendo a me stessa. Ma niente e nessuno ti da il diritto di pretendere da me quello che non so se posso darti. Non voglio farti soffrire e non voglio che tu faccia soffrire me." sbraito per tutta la parte iniziale del discorso, ma verso la fine mi calmo, prendendo coscienza solo dopo di ciò che ho appena detto.
Ci guardiamo negli occhi, il suo sguardo resta fermo su di me, finché non inizia a venire velocemente da me.
Mi inchioda con il suo corpo alla porta, e siamo pericolosamente vicini. In pochissimi secondi, senza riuscire più a trattenerci entrambi, le sue labbra si posano sulle mie, schiudendosi in un meraviglioso bacio.

vi volevo ringraziare per tutto l'hype che state dando alla storia.
#1 in teenfiction, #8 in fanfiction, e tutto ciò in così poco.
Infatti avevo deciso di farvi aspettare molto per questo capitolo, ma poi ho cambiato idea.
raga veramente ho sclerato tantissimo, vi ringrazio siete fantastici!
Vi amo🥺❤️
Aggiorno a 140 🌟🌟

the one // mattia polibio wattys 2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora