CAPITOLO 2

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28 febbraio
7:15

<Katy esci dalla mia camera!>
Katy è una delle mie due sorellastre, la più piccola, ha 8 anni invece Kathlyn ha 11 anni.
Da quando sono nate in questa casa non c'è più pace, continuano ad invadere il mio spazio e ad usare le mie cose.
<Kathlyn quella è la mia spazzola, esci dal mio bagno!>
La mia camera è abbastanza grande, un letto ad una piazza e mezzo, molti quadri rappresentanti delle città, una scrivania bianca, una piccola libreria e un armadio grigio con uno specchio; inoltre ho il bagno privato, anche quello è abbastanza grande e molto semplice, c'è tutto l'occorrente.
Comunque direi che è arrivata l'ora di alzarsi e iniziare a prepararsi, scelgo di indossare una maglia a maniche corte rossa che arriva poco sopra l'ombelico, dei jeans, un giacchetto di pelle e le scarpe da ginnastica della Nike.
Poi dopo essermi sistemata i capelli scendo a fare colazione <Katy quella è la mia tazza.> quanto odio questa situazione, dopo aver finito di mangiare e dopo aver controllato le notifiche sul cellulare, vado in bagno a lavarmi i denti e truccarmi, dopodiché prendi lo zaino e vado a scuola <papà io vado, ciao!> saluto ed esco di casa.

Arrivo alla fermata dell'autobus e come sempre incontro Silvia, la mia migliore amica, una delle poche che è rimasta dopo le scuole medie.
<ei Roxy! Come va?> mi saluta con un bacio sulla guancia <bene bene. Veramente..stavo pensando ad una cosa..> non sono sicura di volerglielo dire, è una cosa a cui ho pensato molto e finalmente credo di essere sicura di farlo <a cosa hai pensato?> mi chiede incuriosita <ho pensato di voler andarmene.> rispondo <aspetta..cosa?> sembra un po' sorpresa <pensavo di andarmene dall'Italia, voglio andare a vivere con mia madre.> le sa bene che i miei genitori sono separati e sa cosa sto passando <va bene. Se è proprio quello che vuoi, io approvo haha.> non è triste perchè credo che sospettasse già che un giorno sarebbe successo questo, comunque continuerò a chiamarla e durante le vacanze verrò qui, ho già parlato di questo con mia madre e mi ha detto che sarebbe fantastico, inoltre vorrei rivedere mio fratello perchè con lui ho un ottimo rapporto.

8:30

Sono arrivata a scuola.
Salgo le scale e vado subito nella mia classe, che si trova all'ultimo piano.
Saluto tutti i mie compagni e le mie compagne di classe e mi siedo al mio banco, il mio vicino di banco si chiama Leonardo ed è il mio migliore amico, gli ho raccontato la faccenda che ho raccontato a Silvia prima e fortunatamente l'ha presa bene come Silvia, mi ha abbracciata e mi ha detto che se succedesse qualcosa posso contare su di lui.
Le prime tre ore sono passate, mancano solo la lezione di storia e di matematica, le due materie che odio di più.

13:30

Scuola finita finalmente.
Ho preso il bus e sono andata a casa.
<papà sono tornata!> avviso del mio ritorno e mi siedo a tavola per pranzare, dopo qualche minuto passa mio padre dal corridoio ed io cerco di attirare la sua attenzione <papà!> chiamandolo <dimmi tesoro.> dice posando il telefono in tasca <possiamo parlare un attimo? È importante.> lui fa un cenno e si siede di fronte a me <ho deciso di trasferirmi e andare a vivere con la mamma.> dico tutto d'un fiato, lui rimane in silenzio per qualche secondo fin quando non mi afferra la mano e mi dice <se tu sei sicura, allora va bene. Ma se con la mamma non ti sentirai bene e vorrai tornare a casa fallo subito.> risponde <certo, lo farò sicuramente.> dico per convincerlo <hai già parlato con la mamma?> mi chiede, faccio cenno di si e iniziamo a comprare il mio biglietto aereo.

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