C'EST LA VIE [tik tok] COMPLETATA

CAPITOLO 27

12 giugno
9:00 am

<ei dove vai?> mi chiede Payton vedendomi prendere le chiavi di casa <vado in palestra.> rispondo, lui mi guarda male <senza la sacca?> chiede <non vado a fare palestra.> rispondo uscendo.
Sto andando in palestra perchè so che a quest'ora Josh è lì, e io devo parlarti ora.

Sono arrivata, lo vedo attraverso il vetro, sta facendo pesi insieme ad altri ragazzi, entro molto arrabbiata e vado nella sala degli attrezzi, esattamente di fronte a lui <sei un pezzo di merda!> dico ad alta voce tirandogli uno schiaffo molto forte, i suoi amici ci guardano sorpresi e lui sembra confuso ma sulla faccia ha un sorrisetto beffardo <che cazzo ti ridi?!> gli dico con le braccia incrociate <l'hai scoperto vero?> mi chiede ridendo, ancora non capisco perchè ride <si, ho scoperto che sei uno stronzo. Tu volevi che ci lasciassimo per questo hai fatto finta di voler restare mio amico, e che amico!> dico ancora più arrabbiata, <scusa se sono innamorato di te e non voglio vederti con un altro. Tu non capisci..> dice per difendersi ma non me ne frega niente di lui <io ho capito benissimo. Credevo che saremmo rimasti amici lo stesso ma mi sbagliavo..> dico andandomene triste.

<Roxanne per favore ascoltami!> Josh mi ha raggiunto fino fuori dalla palestra <NO!> rispondo girandomi verso di lui piangendo, <sei uno stronzo! Non ti voglio più vedere!> dico iniziando ad andarmene ma lui mi blocca prendendomi da un braccio <per favore. Scusa.> dice <scusa? Se tu mi ami davvero allora dovresti accettare il fatto di vedermi felice insieme ad un altro ragazzo.> dico lasciando scorrere le lacrime e spingendolo indietro con la poca forza che ho, essendo triste non riesco a spingerlo tanto forte <tu, tu sei davvero felice con lui?> mi chiede <si.> rispondo asciugandomi le lacrime, lui mi abbraccia e mi da un bacio sulla testa <allora va bene. Ti lascerò stare. Io voglio davvero essere tuo amico.> dice guardandomi <anche io.> dico.

9:45 am

Sto tornando a casa a piedi.
"Ei tesoro. Volevo avvisarti che domani abbiamo l'aereo per l'Italia." by mamma
Fantastico e io non ho ancora un vestito adatto.
"Ei, volevo chiederti di indossare un vestito per il matrimonio che ti proporrò io, l'ho già comprato e voglio che tu lo indossi per favore." by papà
Benissimo problema risolto.
"Certo, lo farò." by me

13 giugno
8:45 am
*driin*

Spengo la sveglia e guardo le ultime notifiche sul telefono: ~JoshRichards: Roxy, vorrei poter ricominciare da amici. Spero tu sia d'accordo.~
~AddisonRae: mi dispiace non poterti accompagnare in aeroporto ma sono occupata con mio padre, scusa. Sappi comunque che mi mancherai tantissimo. xo xo~

Sto per scendere in cucina ma noto che Payton non aveva messo la sveglia e quindi non si è svegliato, perciò entro in camera sua e mi butto sopra di lui sul letto <svegliati fratellino.> dico scombinandogli i capelli <ho detto che non vengo. Lasciami dormire.> dice facendo un verso da persona che vuole essere lasciata stare, <eh no caro, tu vieni eccome. Ora alzati.> dico accendendo la luce <mmh. Uffa..> risponde.

*din don*

Vado ad aprire la porta <Quinton? Che ci fai qui?> chiedo <pensavi che ti avrei lasciata andare via senza salutare? Eh no bellissima.> dice baciandomi, finalmente posso andare a fare colazione quando all'improvviso suonano di nuovo il campanello, vado ad aprire ed ecco che spunta Avani con un sacchetto di Starbucks in mano <tieni la colazione. Sono o non sono l'amica migliore del mondo eh?> dice sorridendo e accomodandosi sul divano insieme a Quinton <si, lo sei.> dico ridendo.
Mentre Quinton e Avani parlano seduti sul divano, io che mangio e mio fratello che si sta ancora vestendo, suonano di nuovo il campanello, in questa casa non c'è un attimo di pace!
<oh.. ehm, ciao Riley.> dico <ciao. Sono qui per Payton.> dice entrando in casa e andando al piano di sopra come se niente fosse, mica è casa sua questa!
<sono tornata!> dice mamma entrando in casa e vedendo casa sua affollata, Avani e Quinton sul divano, io in cucina a mangiare e Payton e Riley che scendono finalmente le scale, <ehm, perchè tutti qui? Va bè non importa.> commenta sempre lei <dove sei stata?> chiedo <oh, è una sorpresa. La vedrete quando torneremo dall'Italia.> dice, io odio sapere che c'è una sorpresa ma non poterla vedere subito.